da la Repubblica edizione di Milano
Avevano trascorso tutta la vita insieme, a casa e sul lavoro, e se ne sono andati a poche ore di distanza l’uno dall’altra, proprio in concomitanza con un momento di grande gioia per l’intera famiglia: Luigi Bina, 90enne di Nerviano (nell’hinterland milanese), è morto lunedì 4 settembre subito dopo il matrimonio della figlia Annamaria e la moglie Angela Benecchi, di 84 anni, l’ha seguito il giorno dopo.
Entrambi erano molto noti in città per aver gestito un negozio di calzature nel paese. La coppia lascia quattro figli: oltre ad Annamaria (a sua volta conosciuta per la sua attività di insegnante alla scuola primaria), i fratelli Marco, Paolo e Carlo.
“Nerviano è più povera con la perdita di un altro pezzo della propria storia. Angela e Luigi erano esempi di gentilezza, educazione e rispetto unici – commenta l’ex sindaco Massimo Cozzi – Non servono parole in questi casi, ora sono ancora uniti in paradiso”.
Entrambi erano ammalati da tempo e la signora Angela se n’è andata mentre i figli stavano organizzando il funerale del marito: così hanno ricevuto insieme anche l’ultimo saluto delle tante persone che volevano loro bene, giovedì 7 settembre nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano.
Molto attivo in parrocchia, Luigi Bina era stato catechista e faceva parte del coro. In passato era stato anche presidente dell’associazione di volontariato Collage, che collabora con i missionari per sostenere le popolazioni bisognose di Costa d’Avorio, Burundi, India e di altri Paesi africani, sudamericani e asiatici.
L’associazione ha reso omaggio a “Luigi, amante della musica classica” con un video postato su Facebook e la frase: “La vita non ci restituisce le persone perdute, le parole che non abbiamo detto e le emozioni che non abbiamo vissuto. Nulla torna indietro, ma tutte le cose più belle di questa vita le teniamo chiuse dentro i ricordi che porteremo dentro di noi, in quel piccolo posto speciale chiamato cuore”.
I volontari di Collage parlano di Luigi Bina come di “un padre, un fratello maggiore e un amico. Sentiremo la tua mancanza, ma ci piace pensare che hai preso per mano la tua amata Angela, per varcare insieme la soglia della speranza”.
I coniugi Bina “erano una coppia dolcissima. Ricordo ancora quando la mattina venivano insieme al bar a fare colazione” è il messaggio affettuoso di un’abitante di Nerviano, mentre un’altra sottolinea che “non hanno voluto separarsi nemmeno per compiere l’ultimo viaggio”.
In tanti parlano di “una storia d’amore preziosa da conservare nella memoria” perché “un’altra generazione come la loro non nascerà più”.