
Secondo https://lecce.corriere.it/notizie/cultura-e-tempo-libero/ 30 aprile 2024
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È nato a Mesagne il Piccolo cinema Ken Loach, il primo a essere completamente gestito da ragazze e ragazzi dagli 11 ai 18 anni. Così, in un contesto in cui è lo streaming a fare da padrone e le sale cinematografiche hanno un sapore sempre più novecentesco, in provincia di Brindisi si riparte dai più giovani.
Il Piccolo cinema Ken Loach è dedicato al grande cineasta inglese, che, tra l'altro, è membro del comitato d’onore del Messapica Film Festival, sempre a Mesagne e organizzato dagli stessi fondatori del nuovo cinema, Floriana Pinto e Simone Amendola, ideatori dell’associazione culturale Blue Desk. La sala appena inaugurata, infatti, è il risultato di uno dei progetti di formazione al linguaggio audiovisivo che Blue Desk propone da 15 anni in tutta Italia. Il Piccolo cinema Ken Loach è frutto del Meff School Lab, programma educativo del Messapica Film Festival per l’alfabetizzazione al linguaggio cinematografico nelle scuole, già finanziato nella scorsa edizione del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la scuola attraverso il bando indirizzato ai progetti di rilevanza territoriale.
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Insomma, i ragazzi, dopo aver studiato «la grammatica del cinema», sono diventati loro i gestori della struttura, dalla cura della sala alla scelta della programmazione. E il primo appuntamento ha già registrato il sold out. « Per la città di Mesagne è un grande passo – spiega Floriana Pinto sempre sul corriere -. I ragazzi stessi sottolineano che non si tratta di una sala cinematografica commerciale, ma di un cinema che ricorda i cineclub, in cui la gente si ritrova anche per rivedere film che hanno fatto la storia del cinema. E tutte le proiezioni saranno gratuite ».
Così, teenager ripropongono un modello di cinema inclusivo: «Questa condivisione collettiva non è scontata - continua -. Questa modalità ricrea l’origine del cinema, cioè il culto di guardare i film insieme». Sono proprio gli adolescenti a essere protagonisti e a trascinare coetanei e adulti nella sala in piazza Commestibili, per una nuova proposta culturale e aggregativa che non conosce limiti di età.
E, nel frattempo, gestori e cittadini hanno invitato Ken Loach alla sesta edizione del Meff in programma dal 22 al 28 luglio, per ricreare simbolicamente il taglio del nastro del piccolo cinema a lui dedicato: «Abbiamo inviato al regista un video in cui mandiamo anche un messaggio di speranza, ricreando una grande tavolata come lui fa nel suo ultimo film, che porta il messaggio: “Se mangiamo insieme restiamo uniti” - conclude -. Non a caso, la sala è dedicata a Ken Loach perché ci si ispira ai valori del suo cinema, dall’uguaglianza all’attenzione ai più deboli».

Forse una vittoria sfuggita dal punto di vista strettamente agonistico, ma una enorme soddisfazione morale per il direttore tecnico della Virtus Matteo Martinelli: «Mi sono congratulato di cuore con tutti i nostri allenatori — dice — perché quella scena, da sola, racchiude valori che da 40 anni la nostra società cerca di trasmettere agli atleti e al mondo a cui apparteniamo. Un ringraziamento, naturalmente, che intendo estendere ai genitori di Gioele».