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14.12.21

smontare il sovranismo ? semplicissimo prendendoli alla lettera . il caso di Antonio Silvio Calò, 60 anni, professore di Storia e Filosofia, nel 2015, insieme alla moglie Nicoletta, ha deciso di compiere un atto rivoluzionario: ha accolto nella propria casa di Treviso sei ragazzi richiedenti asilo africani.


Quante volte lo abbiamo sentito dire: “ Perché non te li prendi a casa tua? ”
Antonio lo ha fatto davvero, dando loro una casa, un lavoro, un futuro. proprio per questo, in tutti questi anni è stato insultato, minacciato dai neofascisti   di forza  nuova  e  dalla    lega .
Quest  ultimi , hanno circondato l’abitazione con sei bandiere dell’indipendenza veneta, gli hanno augurato che stuprassero la moglie e la figlia . Ma  lui    non  se n'è  curato  è andato avanti per la sua strada. E, alla fine, ha vinto la sua scommessa. “Oggi i miei figli lavorano tutti, pagano le tasse e alcuni hanno deciso di sposarsi - ha detto di recente - Se ci sono riuscito io che sono un insegnante, può farlo a maggior ragione lo Stato. Se si vuole, si può fare!".
Quelli come Antonio e Nicoletta fanno paura perché, con le loro azioni, smontano anni di retorica razzista e sovranista, dimostrano che l’accoglienza non solo si può fare ma funziona se  si  vuole  .



E questa è la loro meravigliosa famiglia.

 concludo citando   quest  articolo  di VANITY FIRE del 21 NOVEMBRE 2021
Migranti, Antonio Calò: «L'accoglienza si può fare»
Il professor Antonio Silvio Calò ha accolto sei ragazzi africani in casa sua. «Io, mia moglie e i nostri quattro figli siamo gente comune. Se l’abbiamo fatto noi, può ben farlo lo Stato, i comuni» dice. Il Parlamento europeo lo ha eletto Cittadino europeo 2018 e il Presidente della Repubblica lo ha premiato come Ufficiale al merito. Ha raccontato la sua storia in un libro
DI CHIARA PIZZIMENTI
Migranti Antonio Calò L'accoglienza si può fare
«Se non si vuole non si potrà mai, lo abbiamo dimostrato noi facendolo. È chiaro che manca la volontà politica». Il professor Antonio Calò non è tipo da mezze misure e da mezze parole. Quello che ha dimostrato insieme alla sua famiglia è che l’accoglienza può essere realtà. Nella sua casa in
provincia di Treviso, insieme alla moglie e ai quattro figli ha ospitato sei giovani profughi arrivati dall’Africa. Questa esperienza è diventata un libro: Si può fare. L’accoglienza diffusa in Europa, edito da Nuova Dimensione, scritto da Antonio Silvio Calò insieme a Silke Wallenburg, giornalista, in versione italiana e inglese. È una forma di accoglienza che il professore definisce diffusa e che, a suo parere si potrebbe fare in tutta Europa. «La nostra esperienza è diventata un progetto europeo, Embracin, fatto in sei città compresa Padova: ogni comune con 5000 abitanti può accogliere sei persone e così a salire in base al numero di abitanti. Contando che in Europa ci sono 500 milioni di abitanti, applicando questo sistema l’invasione non c’è più». Quando il professore è andato la prima volta in prefettura a chiedere di ospitare un gruppo di rifugiati è stato guardato come se fosse pazzo. «All’inizio siamo stati visti come disgraziati, persone pericolose. Siamo stati minacciati. La gente non ci salutava più», spiega Calò che insegna storia e filosofia, «quando però la comunità si è avvicinata, ha capito che erano sei ragazzi». Non ha mai temuto il fallimento perché sentiva di stare creando una famiglia nuova. «Non abbiamo avuto difficoltà interne, non ci siamo scannati come si attendeva qualcuno. I timori che molti esprimevano per mia moglie e mia figlia non avevano alcun fondamento. Mia moglie ha sei guardie del corpo. Per loro la madre è sacra». Aggiunge con un pizzico di orgoglio di essere stato al matrimonio di uno dei ragazzi. «Siamo stati presentati ai genitori della sposa. Ci ha detto che darà il mio nome o quello di mia moglie al futuro figlio o figlia. Questo ragazzo è andato via da casa. Ha fatto otto mesi di galera in Libia, ha fatto la traversata, è arrivato qua con nulla. Adesso ha un lavoro a tempo indeterminato, una moglie, una casa, un’auto e un’autonomia». Il professor Calò parla di accoglienza in Europa, ma anche di prevenzione in Africa, con progetti a lungo termine. «È possibile fare una programmazione, ma solo con un processo di reale decolonizzazione. Accoglienza e prevenzione devono andare avanti in parallelo. La parola chiave è accompagnare. L’accoglienza non può essere una cosa di comodo per colmare il nostro deficit demografico».

11.12.21

un portale satirico il comune di bugliano prende in giuro i buonisti e i farisei ipocriti del presepe e delle recite di natale ed loro ci credono e si scannano



 leggi anche   


https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2018/12/a-rovinare-il-natale-oltre-capitalismo.html
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/12/come-sopravvivere-ale-festivita.html

https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2018/01/di-nuovo-auguri.html

https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/12/iniiza-ad-ammorbarsi-laria-sianmo.html


 Anche  quest'anno,  anche  se  con meno  virulenza  (   forse  è ancora  presto visto che  mancano  a  natale om forse      anche     i  sovranisti    e  populisti   \  bufalisti  si  concentrano   sul covid  e  sulle sue  sue  varianti )   ,   come  gli anni precedenti  ,  iniziano    le  bufale  \ fake news  (  vedere  sopra    alcuni  miei precedenti  post  in  cito  \    riporto  quelle  natalizie  più comuni )    e  le prese  in giro   come     quella   del gruppo satirico comune di bugliano    



 se    se  leggendo    tale  nerws  



Michiedo    ma che fine ha fatto lo spirito critico che ci permetteva di distinguere le burle e le prese per il ... sedere . che aveva caratterizzato l'ambiente culturale e comico italiano fra il 1948 \1994 ? avete mandato tutti il cervello all'ammasso o in cassa integrazione se rendete per vere simili prese in giro in questo  caso   ai buonisti d'accatto che    rifiutano  di  fare  presepi  e    e recite  di natale  ,  per  non offendere  i credenti mussulmani  )  e   i   nazionalisti \  sovranisti     e farisei   (  cioè gli ipocriti difensori  della  religione   cattolica e   dei suoi  simboli  )  . Ma  soprattutto   mi  sorprende (  anche  se  non più di  tanto  )    che   un  famoso  portale    che deve  combattere   le  fake  news      false  notizie      metta  (   anche  se    ogni tanto   ammette  che  è  satira   )  un  sito  ironico  tra  i  siti bufalisti    \  di  fake news   .  Ma  soprattutto      i cosi hater  \  odiatori    e  non lo  prendano sul  serio   Infatti  

  corriere  della sera  10 dicembre 2021 | 18:27

[.... ]
Apriti cielo: dall’area sovranista e reazionaria del web è partito un fuoco di fila (di invettive, non di cannoni) che si è allargato a macchia d’olio. Proprio quello che gli autori della pagina satirica si aspettavano o auspicavano. Missione compiuta. Ma ci sono volute ore per ricomporre l’equivoco. E la “notizia” è stata commentata anche da insospettabili frequentatori del web, come il giornalista sportivo Riccardo Cucchi pronto a stigmatizzare e ironizzare su quanti erano caduti nella giocosa trappola. E via con i meme con Mattarella, Giorgia Meloni, il leghista Borghi, tanto per rincarare la dose. Premio alla sintesi e all’ironia a Pippo Civati: “Parlateci di Bugliano”. Ogni riferimento a Bibbiano è tutt’altro che casuale.

  e  proprio  a tale proposito consiglio la   prima pietra  il film  di  Corrado  Guzzanti 


  politicamente e scorretto  che non risparmia     le  categorie  prima citate 




26.7.19

Ma è possibile che ogni interpretazione diversa di una cosa venga considerata FAKE NEWS . il caso della proposta poi ritirata contenuta nel decreto sicurezza bis in discussione alla Camera dei deputati firmata anche dal coordinatore per la Sardegna Eugenio Zoffili .

Iniziamo   analizzando il significato del    il termine
Il termine inglese fake news (letteralmente in italiano notizie false)[1] indica articoli redatti con informazioni inventate, ingannevoli o distorte[2], resi pubblici con il deliberato intento di disinformare attraverso i mezzi di informazione. Tradizionalmente a veicolare le fake news sono i grandi media, ovvero le televisioni e le più importanti testate giornalistiche[3][4][5]. Tuttavia con l'avvento di Internet, soprattutto con la condivisione dei media sociali[6], è aumentata grandemente anche la diffusione di notizie false.

  continua  qui  https://it.wikipedia.org/wiki/Fake_news






Ora  come giustamente dice https://tg24.sky.it/mondo/2017/03/28/faq-fake-news-post-verita.htmlFake news” è un’espressione inglese traducibile in italiano con “notizie false”. La si utilizza per indicare quelle fonti che “inventano del tutto le informazioni, disseminano contenuti ingannevoli, distorcono in maniera esagerata le notizie vere”. Questa definizione è di Melissa Zimdars, docente di comunicazione al Merrimack College, e promotrice del progetto OpenSources, nato per mappare in maniera collaborativa le “fonti false, ingannevoli, clickbait o satiriche”.
Negli ultimi mesi l’espressione “fake news” è stata utilizzata per indicare fenomeni molto diversi tra loro. Tanto che c’è chi ha proposto di abbandonare del tutto questa espressione, perché ormai svuotata di significato. Donald Trump, ad esempio, l’ha utilizzata in diverse occasioni per attaccare testate rispettate come il New York Times e il Washington Post. Anche in Italia il blog di Beppe Grillo usa questa espressione in riferimento ad alcuni quotidiani.


Ed  è  quello che  è  successo a me   commentando     questa  proposta  poi   vista  la mala parata  e   la  figuraccia     ritirata  e  non inserita  nel decreto sicurezza    bis  


nuova  sardegna   del 25 luglio 2019


LEGGI ANCHE:



Zoffili: "Carnevale cancellato? Una fake news"
Il coordinatore della Sardegna della Lega: "L'odg non cancella questi eventi. Ma la sinistra non si preoccupi: è in quaresima di voti"Via
le maschere ma anche scialli e mucadores dei costumi della tradizione: l'obiettivo è garantire sicurezza e fare in modo che tutti i partecipanti agli eventi pubblici siano immediatamente identificabili e riconoscibili. Con questa motivazione 9 deputati della Lega, primo firmatario il coordinatore in Sardegna Eugenio Zoffili, chiedono al governo di vietare o limitare "l'utilizzo di indumenti o accessori di qualsiasi tipo, compresi quelli di origine etnica o culturale, che comportino in tutto o in parte l'occultamento del volto".



La Lega in Parlamento: stop a maschere, scialli e mucadores che celano il volto
E' già polemica sulla proposta contenuta nel decreto sicurezza bis in discussione alla Camera dei deputati firmata anche dal coordinatore per la Sardegna Eugenio Zoffili
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                                 Mamuthones di Mamoiada







La proposta è inserita nel decreto sicrezza bis attualmente in discussione alla Camera. A segnalare indignata il caso sui social è la deputata Pd Romina Mura: "Guardate cosa propone Zoffili, il coordinatore leghista in Sardegna".
La Dem evidenzia come tutte le manifestazioni della tradizione e del folclore, per esempio il Carnevale e le sfilate della Cavalcata, di Sant'Efisio e del Redentore, verrebbero snaturate se la proposta dovesse essere accolta.


Appena  l'ho posta   su https://www.facebook.com/groups/lavocedeisardi/  n'èm  nata  una  brea  ehm  litigio    , come potete notare  dalla discussione  qua  sotto  in quanto alcuni ripetendo nonostante i  documenti ufficiali    acriticamente  e passivamente il mantra leghista  e sovranista    sono  



ecco l'intera  discussione    a  voi ogni parere in merito 


A    voi  ogni  interpretazione in merito  e  scegliervi la parte .

P.s
 vista  la mala parata    la proposta   è stata  ritirata  


emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...