avendo subito 30 anni fa un trapianto i cornea e forse dovrei subirlo anche all'altro occhio , essendo il chetarono bioculare capisco benissimo l'urgenza d'arrivo degli organi da trapiantare . Sono molto concento che usi per uso pacifico la tecnologia
vedendo il video sotto mi è ritornato alla mente quest articolo senmpre di repubblica
https://torino.repubblica.it/cronaca/2021/07/19/news/trapianti_il_piemonte_trasporera_gli_organi_con_i_droni_via_alla_sperimentazione-310858810/
https://torino.repubblica.it/cronaca/2021/07/19/news/trapianti_il_piemonte_trasporera_gli_organi_con_i_droni_via_alla_sperimentazione-310858810/
ln Piemonte trasporterà con i droni gli organi destinati ai trapianti e il sangue dei donatori. Il progetto, che partirà con il rene, è frutto della collaborazione tra Centro Regionale Trapianti, Fondazione D.O.T., Città della Salute, Politecnico di Torino, Università di Torino ed Enac. L'obiettivo è avviare sperimentazioni per l'utilizzo di droni nella medicina di trapianti, ovvero per il trasporto di materiale biologico e degli organi, finalizzato a renderne più veloce ed efficace il trasferimento tra strutture ospedaliere piemontesi, preservando l'ottima qualità e conservazione dei materiali, e riducendo tempi e costi di trasporto.
"prima" mondiale è avvenuta nel maggio di due anni fa in Maryland, negli Usa, dove un drone dell'università ha volato per 5 chilometri dall’ospedale in cui è stato espiantato l'organo, nello specifico un rene da trapiantare a una donna di 44 anni, all’ospedale universitario. Era equipaggiato con videocamere, sensori Gps e sistemi di sicurezza volti ad evitare possibili incidenti. Aveva anche un paracadute da utilizzare in caso di emergenza. Prima di partire in volo è stato testato con il trasporto di materiale medico. "Nella medicina dei trapianti - spiega il coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte, Antonio Amoroso - il trasporto del materiale biologico e degli organi del donatore riveste un aspetto importante. A ogni donazione, all'incirca 150 ogni anno in Piemonte e 1700 n Italia, occorre che i campioni di sangue del donatore siano consegnati nel più breve tempo possibile ai laboratori di riferimento. Sperimentare nuove soluzioni di trasporto è una sfida che intraprendiamo per aumentare la sicurezza e la qualità dei trapianti". "La nostra azienda sanitaria - rimarca il direttore generale della Città della Salute, Giovanni La Valle - è la prima in Italia per numero di trapianti e varietà di programmi. Ogni settore della Medicina deve continuare a innovare. Ben vengano dunque collaborazioni con partner così accreditati per sperimentare nuove soluzioni di trasporto, oggi applicate ai trapianti, ma che potranno avere in futuro sviluppi in altri ambiti". "In questo progetto - sottolinea Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino - potremo dare un contributo importante in termini di know-how e di competenze dei nostri ricercatori, oltre a ribadire i valori della solidarietà e dell'importanza delle donazioni, alla base dell'impegno in questo campo". "Il progetto Indoor - conclude Stefano Geuna, rettore dell'Università di Torino - è un esempio eccellente di come la tecnologia applicata al campo della medicina costituisca un settore fondamentale per lo sviluppo".
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quanti ricordi quando la tecnologia non era coso diffusa d'adesso che sta per arrivare a sostituire la manualità e l'intuito .
Da un lato è un bene per calclare l'uso di energia e di comnsumi ma vuoi mettere il gusto che c'era ad imparare sbagliando