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Marina ha una malattia terminale e, il primo settembre, realizzerà il suo sogno di sposarsi con sé stessa. Il suo gesto ha un nome: sologamia, ossia la pratica di sposare sé stessi.

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  dall'account  fb  di   alfemminile.com   leggo  questa  storia  interessante   Marina ha una malattia terminale e, il primo settembre, realizzerà il suo sogno di sposarsi con sé stessa. Il suo gesto ha un nome: sologamia, ossia la pratica di sposare sé stessi. Esiste persino un sito web (Sologamy.org) in cui si può ottenere un certificato di matrimonio con sé stessi. Non ha ancora valore giuridico, ma in compenso la cerimonia, la celebrazione e un bel party (anche per farsi coprire di regali) non sono vietati. Anzi - come ci insegna Carrie Bradshaw in un episodio di Sex and the City. Secondo i giornali stranieri – nel 2023 è crescente il numero di persone, principalmente donne, che celebrano il matrimonio con loro stesse. La sologamia occidentale esiste dai primi anni Novanta, grazie a una donna americana, tale Linda Barker, che si è sposata con tanto di sette damigelle e quasi ottanta ospiti. Ma non mancano esempi nel Regno Unito, in Australia e in Giappone, dove a Kyoto – stand