Il piccolo Giovanni da Modica che, prima di morire a sette anni, chiede ai genitori di lasciare i suoi risparmi all'ospedale, non è figura patetica. È seria, tremendamente seria. Dramma. Le manca l'elusività, la sovrastruttura.
I bambini rifuggono dagli aggettivi. Sono nomi,
franchezza allo stato puro. Giovannino, nelle poche immagini che restano
di lui, va diritto al cuore e ci resta. È la sua
stessa bontà a non lasciar scampo. Riconduce alla nudezza del primo
uomo, frantumando ogni ipocrisia. Da quello sguardo verremo giudicati.
Sguardo rigoroso, assoluto. Ma, ancor prossimo a Dio, anche
misericordioso. Ci salverà per grazia, non per nostro merito. E solo
allora, nell'attimo supremo del dolore e della contrizione, apriremo gli
occhi. Solo allora capiremo il senso dell'esistere.
© Daniela Tuscano
© Daniela Tuscano