bentornati con la nostra rassegna settimanale di storie, notizie e opinioni
IL caso successo in Cina è il frutto della degenerazione della Gravidanza per altri o Utero in afitto come la si voglia chiamare . Ma soprattutto atto di arroganza ed prepotenza maschile , leggi patriarcato
La figlia non gli dà un nipote e lui lo fa concepire a una madre surrogata
Voleva a tutti i costi un nipote ma la sua unica figlia gli aveva annunciato di non volersi sposare e nemmeno avere gravidanze: così l’uomo all’insaputa della famiglia ha fatto concepire una bambina da una madre surrogata e si è presentato a casa. E’ successo in Cina dove a far scoppiare il caso è la moglie del protagonista la quale ora vuole divorziare. La donna di 53 anni, di cognome Guo, ha detto che quando è tornata dal lavoro un giorno di settembre 2022, ha visto una donna sconosciuta in casa con in braccio un neonato. E’ stata la ragazza a dire che la bambina era sua e del marito e che lei era la nuova domestica.
Un nipote-figlio con la maternità surrogata illegale
Guo sotto shock ha poi appreso il folle piano organizzato dal marito: il bambino era nato tramite maternità surrogata dopo che suo marito aveva pagato un’agenzia. Guo e suo marito, che vivono a Yiyang, nella provincia di Hunan, nella Cina centrale, hanno una figlia di 29 anni, che ha detto loro di non vuole né sposare né avere figli. “Mio marito ha detto: ‘La tua scelta significa che non sarò mai nonno. Che senso ha avuto crescerti?”, ha detto Guo.
Ruba i documenti della moglie, a sua insaputa diventa madre
L’uomo ha anche annunciato di essere pronto a rifarlo. Dato che la bambina era venuta al mondo bella e sana, potrebbe tornare all’istituto di maternità surrogata per chiedere un maschio. Una affermazione che ha mandato su tutte le furie la moglie che è intenzionata a chiedere il divorzio. Il marito le ha rubato la carta d’identità per richiedere il certificato di nascita del bambino in cui si afferma che lui è suo padre e Guo è sua madre.
La figlia di Guo ha detto che suo padre non è assolutamente in grado di allevare la bambina da solo. È preoccupata che una volta che i suoi genitori divorzieranno, lei avrà l’obbligo legale di allevare il bambino. Un episodio agghiacciante tenuto anche conto che la maternità surrogata è illegale in Cina. Nel 2023, le autorità hanno emesso una direttiva per reprimere l’attività
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Il nuovo codice della strada
Mercoledì scorso la Camera dei deputati ha dato il via libera al nuovo codice della strada. In fase di scrittura da mesi, le modifiche sono state fortemente volute dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Il testo, che passa ora in esame al Senato, contiene una delega al governo per la scrittura del nuovo codice, oltre a disposizioni da votare in sede parlamentare. La versione approvata dai deputati è stata fortemente contestata da esperti, attivisti e Comuni. Infatti, il nuovo codice ha come obiettivo quello di incrementare la sicurezza sulle strade, e fin qui va bene ma lo fa principalmente inasprendo le pene, ostacolando la mobilità attiva e senza agire sulla velocità dei veicoli a motore, la principale causa insime all'uso scriteriato al volante di cellulari , delle vittime della strada, che diventa più difficile da limitare e controllare. per approfondire
Cosa cambia col nuovo codice della strada
Perché il nuovo codice della strada è contestato
Come funziona l’alcolock, il sistema per impedire la guida in stato di ebbrezza
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Una città per anziani è una città per tutti?
Il tema della sicurezza stradale è strettamente legato a quello dell’aspettativa di vita. Basti pensare che la scarsa sicurezza delle strade italiane costituisce la prima causa di morte nella fascia tra 15 e 29 anni. Un dato che, assieme ad altri, evidenzia la necessità di ripensare il tessuto urbano e il funzionamento delle città. Secondo numerosi esperti, cartina tornasole del benessere dei cittadini sono gli anziani, primi a soffrire quando le cose funzionano male e primi a trarre beneficio quando le cose funzionano bene. Come cambiare, dunque, i centri urbani ? Un suggerimento: «A misura di anziano».
«Una città per anziani è una città per tutti»
Una città per anziani è una città per tutti?
Il tema della sicurezza stradale è strettamente legato a quello dell’aspettativa di vita. Basti pensare che la scarsa sicurezza delle strade italiane costituisce la prima causa di morte nella fascia tra 15 e 29 anni. Un dato che, assieme ad altri, evidenzia la necessità di ripensare il tessuto urbano e il funzionamento delle città. Secondo numerosi esperti, cartina tornasole del benessere dei cittadini sono gli anziani, primi a soffrire quando le cose funzionano male e primi a trarre beneficio quando le cose funzionano bene. Come cambiare, dunque, i centri urbani ? Un suggerimento: «A misura di anziano».
«Una città per anziani è una città per tutti»
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Le quote di stranieri nelle classi invocate da Salvini ci sono già
Salvini non è solo responsabile dell’impulso per la riforma del codice della strada, ma anche per aver pronunciato una frase che nelle ultime ore ha fatto parecchio discutere. Sull’onda delle polemiche per la scuola di Pioltello, che ha deciso di chiudere per il giorno finale del Ramadan, il ministro ha invocato a gran voce un limite alla percentuale di alunni stranieri nelle classi. Limite che però esiste già.Infatti
Scuola, il «tetto» agli alunni stranieri esiste già ed è nato per favorire l'integrazione. Ecco come funziona
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Pur essendo antisionista non sono d'accordo . va bene condannare la politica dello stato d'israele ma non l'intero popolo e la sua cultura in quanto l'ebraismo non è solo sionismo
La Normale di Pisa contro il bando di collaborazione accademica con Israele
Nel frattempo, anche la Normale di Pisa si è aggiunta all’Università di Torino nel rigettare il bando Maeci Italia-Israele. L’ateneo ha comunicato che la decisione del Senato accademico è stata presa alla luce della risoluzione Onu. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, infatti, per la prima volta, ha approvato una risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza, dove ormai la popolazione vive da settimane senza acqua potabile, cibo e servizi essenziali a causa dell’assedio messo in atto da Israele.
Anche la Normale di Pisa chiede lo stop al bando con Israele. Le critiche dal ministero: «Gli atenei non possono schierarsi o entrare in guerra»
L'Onu chiede il cessate il fuoco a Gaza per la prima volta, Usa si astengono. La reazione di Netanyahu contro Washington
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Il mondo accademico ha problemi con ChatGPT
Guardando a un lato più prettamente accademico, il mondo dell’Università si trova a fare i conti in maniera sempre più concreta con l’intelligenza artificiale generativa, e in particolare con i modelli di linguaggio in grado di generare testi a volte indistinguibili da quelli scritti dagli esseri umani, che spesso non sono esenti da violazioni di copyright, plagi e inesattezze. A scoppiare, questa settimana, è stato il caso della Svezia, dove nel 2023, i casi di sospetto plagio dovuti all’AI sono stati 223. Infatti in
Svezia, 82 studenti sospesi per aver usato l'intelligenza artificiale durante gli esami: «Proibirla è assurdo, servono regole»
Intelligenza artificiale che viene utilizzata anche nella scrittura di articoli accademici pubblicati su prestigiose riviste scientifiche. L’AI è una tecnologia utile per i ricercatori in moltissime maniere, ma spesso le riviste richiedono che il suo uso venga dichiarato esplicitamente. Così non hanno fatto alcuni studiosi cinesi, dimenticandosi di smussare una parte di testo che tradiva un netto copia e incolla che non ci si aspetterebbe di trovare su una rinomata rivista scientifica. Al di là della svista, la vicenda sembra mettere in luce un altro fenomeno: la costante pressione a cui i ricercatori sono sottoposti per fare sì che pubblichino il maggior numero possibile di articoli, ad inevitabile detrimento della qualità e dell’accuratezza di questi ultimi. Ma o soo nelle università ecco L'articolo dei ricercatori cinesi scritto con ChatGPT. Beffata la rivista scientifica: «Dobbiamo capire cos'è successo»
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Arrivano le videolezioni di Spotify
Nel mondo dell’istruzione, intanto, è pronto a lanciarsi anche Spotify. Il gigante dello streaming musicale, infatti, dopomi podcast è in procinto di aggiungere una nuova sezione alle categorie presenti sulla piattaforma. Quella dei videocorsi.Quindi Non solo musica, su Spotify arrivano le video-lezioni: dove e come funzionerà
Arrivano le videolezioni di Spotify
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