Nei giorni scorsi un liceo di Brindisi è stato messo sotto accusa dalla stampa perché l'insegnante di lettere ha scelto di leggere insieme ai suoi studenti il libro di Vannacci. Il fatto è stato presentato un modo estremamente distorto come se la docente fosse impazzita e avesse deciso di sostituire I promessi sposi con Il mondo al contrario del generalissimo. La notizia, sebbene la sua assurdità avrebbe dovuto suggerire prudenza, ha fatto il giro dei social con tanto di critiche alla scuola e alla miseria in cui sta precipitando. Non era vero niente. Quello proposto dalla docente è invece solo una lettura critica del testo di Vannacci, orientata ad esercitare i ragazzi a smascherare le distorsioni ideologiche. Niente dunque per cui strapparsi le vesti e gridare allo scandalo.Nel fetore pestilenziale della stampa italiana la vaga possibilità che una docente esaltata e fascistoide avesse deciso di dare una lettura edificante e costruttiva di Vannacci doveva essere sfruttata. In particolare quelli del Corriere non potevano farsi sfuggire l'occasione di attaccare la scuola pubblica. Del resto si trattava di un liceo del sud, abitato "notoriamente da zoticoni e da docenti sottosviluppati che infestano tutte le scuole della penisola e che hanno il coraggio di mettere in discussione il primato del milanesissimo Manzoni". L'avessero poi veramente letto Manzoni...
Ecco quindi che Mentre noi disquisiamo del ciuffo di Giambruno, e santifichiamo la meloni in una scuola di Francavilla Fontana (Brindisi), ci sono come segnalato siua dal post prima riportato sia dalo screebnshot riportasto a sinistra una preside e un’insegnante di lettere che hanno inserito il libro del generale Vannacci tra i testi scolastici da far leggere ai ragazzi e su cui discutere, perché - spiega la dirigente scolastica - “è un’occasione di crescita e sviluppa il pensiero critico”.La sola idea che in una scuola di qualunque ordine e grado possa entrare una tale centrifuga di immondizia volgare, intollerante, omofoba, sessista e pure sgrammaticata, è semplicemente offensiva e oscena.
Uno schiaffo alle migliaia di insegnanti italiani che, ogni giorno, non insegnano solo matematica o italiano,ecc ma il valore dell’empatia, del rispetto e della cultura.
Ovvero l’esatto opposto di ciò che quel cumulo di carta e inchiostro ( impropriamente chiamato libro ) rappresenta.
La Scuola ha il dovere di elevarsi al di sopra della pochezza del popolino che ha prodotto e sovvenzionato un simile scempio. Invece di abbassarsi al suo livello.Incredibile la pochezza culturale alla quale siamo arrivati . Con tutta la storia e.la.cultura di questa ITALIA.si fa studiare il libro di vannacci? uno che fomenta odio e razzismo?.povera scuola. Oltre i pro e gli antiVannacci
Deve essere un liceo privato.
Quelli pubblici hanno i testi nazionali , e questa insegnante, che non ha superato gli esami abilitanti per insegnare in Scuole pubbliche, esprime la pochezza del suo cerrvello culturale.
in rete ci sono anche gli ottimisti
Sono un inguaribile ottimista. Forse è per fare capire ai ragazzi la pericolosità dei luoghi comuni che imprigionano il cervello e il pensiero. Se così non fosse la preside andrebbe cacciata.