leggo questa notizia che riporto ne post d'oggi e confermo in parte quanto già detto ne precedente post : e poi i miei mi dicono di non pubblicare cose miei sui social Ecco un uso razionale della rete senza esserne dipendenti , cosa a cui nessuno ( sottoscritto compreso ) riesce ad essere immune , nonostante non sia millenians , ma delle generazioni precedenti cioè a cavallo tra gli anni 70 e 80 . Una buona news ed iniziativa che testimonia come si possa usare la rete ormai sempre più necessaria per far circolare idee ed iniziative ed non essere tagliati fuori dal mondo in maniera razionale e non compulsiva o solo per insultare e scaricare gli acidi dello stomaco verso chi la pensa o pratica iniziative diverse ( o che noi non abbiamo il coraggio di fare ) dalle nostre . La storia da me ripresa è presa da https://focus-psicologia.it/2019/01/28
Nascono i “locali del pensare”: niente cellulari, tv, video solo scambi relazionali
E’ stata proposta in rete l’idea di creare i “locali della consapevolezza”, luoghi per pensare, sentire i propri bisogni emotivi ed entrare in relazione con le altre persone.Questa proposta nasce dal bisogno di ricreare bar, caffè, ristoranti tipici del ‘900. Locali in cui erano privilegiati gli incontri relazionali, lo scambio di idee, il confronto tra appassionati di arte.Tutto questo in quel periodo contribuì alla creazione e nascita di nuove correnti di pensiero, nuove scoperte, nuovi movimenti artistici e culturali. Una vera e propria evoluzione sociale.
Locali pubblici frequentati da persone realmente in relazione, momenti per parlare, riflettere, sentirsi, ascoltare, far circolare idee. Questo è quello che ci si aspetta da questa proposta progettuale.
Per ottenere il riconoscimento dei “luoghi della consapevolezza” è indispensabile che ci sia un’assenza di smartphone, computer, tv, musica ad alto volume, niente video…Tutto il necessario si riduce ad uno spazio minimo che consenta di socializzare: tavolo, sedie, cuscini, confort utili alla comunicazione frontale tra 2 o più persone. Obbiettivo principale insomma è la circolazione libera di idee piuttosto che il numero di like da ottenere nei social network.
Ecco qui li link di chi ha creato questa meravigliosa iniziativa, per avere maggiori informazioni ed andarli a trovare. Cliccate qui!