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18.4.07

Senza titolo 1767

Amici  anche  un alocco che  s'intende  di  un po'  di fotografia capisce  che le foto di berlusconi sono : 1) una trovata  pubblicitaria  per  far parlare di se  e  gettare fumo negli occhi sapendo che ormai il gossip è diventato  a tutti gli effetti  parte integrante  dell'informazione televisiva e cartacea  e manovrare sotto silenzio mediatico  per acquistare telecom o ricoprirne un ruolo  molto forte. 2)  evitare che si parli dei suoi processi  ., farrsi passare  ( come  sembra ci stia  riuscendo : <<  ( ... ) Riccardo Villari, della Margherita, era stato il primo a difendere la privacy di Berlusconi e a esortare un intervento dell'Authority: ''Alla luce delle undici pagine dedicate da un settimanale a Berlusconi ritratto nella sua abitazione privata con alcune ragazze, mi chiedo cosa abbia intenzione di fare il Garante della Privacy e se sia intenzionato ad adottare dei provvedimenti". Detto fatto, perché è stata immediatamente avviata una attività istruttoria.I deputati Roberto Giacchetti, della Margherita, e Franco Ceccuzzi, dei Ds, invocano un intervento di Bertinotti. "Dopo la pubblicazione di alcune foto di un deputato riprese nella sua abitazione privata, è auspicabile una presa di posizione del presidente della Camera dei deputati affinche' sia garantito il rispetto della privacy a tutti i deputati, che ne hanno diritto allo stesso modo di tutti i cittadini italiani, secondo quanto previsto dalla legge"  ( da tgcom del 18\4\2007 ) >>
Le foto scandalo di Berlusconi mi puzzano di pacco  e di fregatura  ( e di scoop  costruiti ad arte )  lontano un miglio. Infatti se ufficialmente sono state scattate a chilometri di distanza, basta  guardale bene  e chiunque  anche uno " cieco come una talpa "   capirebbe che queste sono prese a distanza abbastanza ravvicinata.
Infatti sono fin troppo nitide, troppo dettagliate, troppo luminose per essere scattate da lontano.
Senza contare che manca clamorosamente l'elemento più significativo  e cartatteristico  di foto scattate  in lontananza : l'aspetto " piatto " che contraddistingue tutte le foto scattate con zoom.
Ergo, il Cavaliere sapeva benissimo di essere fotografato !! Altro che scatti a sua insaputa....... come  vuole  farci credere .  ma  ci faccia il piacere  e la smetta  di fare la vittima  Non bastano piangistei  esasperati di Carraro  e  della Melandri  e company  per  l'esclusione dell'Italia dagli  Europei   del 2012  .
Di cosa ha paura  di un'altra strigliata  da parte dela  moglie  o del divorzio che metterebbe  in evidenza   di come il suo impero  finanziaro  sia  costruito  da prestanome  e scatole cinesi  ? una bufala  sfuggitagli di mano ?





2.9.06

Senza titolo 1424

Finalmente  qualcuno che dice  no . Non più di qualche anno fa avrebbe ancora provocato qualche moto di indignazione. Poi ci fu il diluvio: alla pubblicità, tranne rari casi, le canzoni le hanno date tutti, i Rolling Stones, Madonna, perfino il vecchio scorbutico Bob Dylan che, spiazzando tutti, mise a disposizione della catena di lingerie Victoria's secret non solo la sua musica ma anche la sua screpolata e poco femminile faccia. In Italia lo stesso: Zucchero, Lucio Dalla, Baglioni, Giorgia, Ennio Morricone, e per ultimo Vasco Rossi, il quale però alla terza richiesta di una canzone per la campagna Fiat, ha detto no . La decisione di Vasco Rossi «Mai più le mie canzoni per gli spot» «Ho sbagliato. Non voglio vendere più i miei sogni che sono anche quelli dei miei fans»


   corriere dela sera  ( 
www.corriere.it )

1  settembre  2006

ROMA

Vasco Rossi dice basta all'utilizzo delle sue canzoni per gli spot pubblicitari.Stavolta infatti il Blasco ha deciso di non concedere 'Ti prendo e ti porto via' per il nuovo spot della Fiat perchè intende preservare il suo repertorio «dal rischio di un uso eccessivo negli intervalli pubblicitari». A renderlo noto è il suo entourage.


Pentito delle scelte fatte in merito finora e con tutta l'intenzione di non «vendere» quelli che lui definisce «i miei sogni che sono poi anche quelli dei miei fans» dichiara oggi: «Ho sbagliato. Ma, come sempre mi è accaduto nella vita, dovevo prima provare sulla mia pelle per capirlo. Quando un'azienda come la Fiat, qualche mese fa, si è rivolta a me per inserire 'Senza parole' nello spot di lancio della nuova Punto, gliel' ho concessa volentieri...beh, era la Fiat! Alla seconda richiesta, invece, (Rewind) ero già molto più dubbioso. Ora che mi si ripresenta l'occasione con 'Ti prendo e ti porto via' ho deciso di dire di no, non voglio più che una mia canzone venga legata a uno spot».
«È un fatto personale - specifica Vasco Rossi - non ho nulla contro la pubblicità nè giudico chi la fa. Ma per quel che riguarda me, adesso sento primaria la necessità di proteggere le mie canzoni da un'esposizione che ritengo esagerata in pubblicità. Errare è umano, perseverare sarebbe diabolico come recita un vecchio e saggio proverbio. E io ho scelto, per quanto sta nelle mie possibilità, di non vendere i miei sogni, che sono poi anche quelli dei miei fans».

 sempre   dal corriere ma stavolta  del  2 settembre  2006

l cantante dice addio alla promozione Fiat. L' azienda: scelta che rispettiamo. Da Ligabue a Zucchero, gli altri casi
«Basta con gli spot», Vasco ritira la sua canzone
Il cantautore: esposizione esagerata in pubblicità, non vendo più i miei sognitv & musica

ROMA - «Non voglio più che una mia canzone venga legata a uno spot», Vasco Rossi ha detto basta e ha rifiutato di dare la sua «Ti prendo e ti porto via» al nuovo filmato della Fiat a cui aveva già «prestato», un anno fa, «Senza parole» e poi, lo scorso aprile, «Rewind». «Ho sbagliato», spiega adesso il rocker. Ma il suo non è un pentimento tardivo: «Come sempre mi è accaduto nella vita, dovevo prima provare sulla mia pelle per capirlo». E lui, che già in passato aveva prestato la sua musica per altri spot, aggiunge: «È un fatto personale, non ho nulla contro la pubblicità né giudico chi la fa. Ma per quel che riguarda me, adesso, sento primaria la necessità di proteggere le mie canzoni da un' esposizione che ritengo esagerata in pubblicità. Errare è umano, perseverare sarebbe diabolico recita un vecchio e saggio proverbio... E io ho scelto, per quanto sta nelle mie possibilità, di non vendere i miei sogni, che sono poi anche quelli dei miei fan». Garbata la risposta che arriva dall' azienda di Torino: «Quella di Vasco Rossi è una scelta artistica che noi rispettiamo». E, infatti, è già pronto il nuovo spot, in onda da domani. La colonna sonora sarà «l' inno non ufficiale» della nazionale italiana ai mondiali di calcio, quel «po-po- ro-po-po-po» cantato in coro dai tifosi e rubato a «Seven Nation Army», la canzone dei White Stripes. «Abbiamo puntato sulla celebrazione dell' Italia e dei suoi successi, in Europa e nel mondo - sottolinea Giovanni Perosino, responsabile marketing communication della Fiat -. Ci sembrava che la musica dei White Stripes fosse coerente con quest' idea». Insomma, il matrimonio si è rotto, ma senza polemiche. Ed è sparito da radio e tv anche lo spot Omnitel legato a «Happy Hour» di Ligabue, tormentone dell' estate. Ma in questo caso, per la prima volta, il rocker aveva concesso soltanto un brano e per un periodo molto limitato (due mesi): un' operazione di marketing, fatta per raggiungere gli adolescenti, in concomitanza con il tour negli stadi del Liga. «Prestare» una canzone per una pubblicità è un rito al quale in pochi si sottraggono. Persino l' ombroso Bob Dylan ha dato (fra le polemiche) la sua voce e la sua immagine a un filmato che pubblicizzava lingerie. L' inafferrabile Mina nel 2001 ha scelto di farsi rivedere in tv, dopo 23 anni di assenza, nel film (breve) di una marca di telefonini. La voce di Madonna è servita per lanciare un profumo. Le canzoni di Zucchero, Giorgia, Enrico Ruggeri hanno accompagnato le immagini di omogenizzati, macchine, calze autoreggenti. Spesso è una scelta che ai giovani porta fortuna. Come al pianista Giovanni Allevi: la sua musica è stata preferita ai brani di Springsteen e Santana dal regista Spike Lee per «mostrare» la nuova Bmw. «Il progetto ha fatto il giro del mondo - racconta Allevi -. Dopo quello spot ci sono state sei ristampe dello spartito del mio album. A me è sembrato di aver vinto le Olimpiadi». Il cantante emiliano ha prestato la sua «Happy Hour» per lo spot a puntate della Vodafone con Laura Chiatti (in alto). Ma solo per due mesi

ora  su indymedia  forum  il pubblico si divide  sulla  sua  scelta   : 1) Ma fottiti Blasco....sei finito!!!! E' troppo tardi ormai, coglione!!  ; 2) anto di cappello invece dopo che mostri sacri della musica hanno venduto alla pubblicità tutto il vendibile lui dopo due canzoni dice basta   Io sono  un po' scettico   e allo stesso tempo fiducioso  .
Scettico = perchè  sta  andando di moda  e fa vendere di più  dopo  l'ultimo  cd  di caparezza  andarfe contro  il sitema e contro corrente  .
Fiducioso  = perchè  vasco mi sembra  coerente con gli editoriali scritti  su XL  (  mensile del gruppo  repubblica  )  e  con il suo andare  sempre contro corrente  e  sperimenbtare sempre  nuovii persorsi  . E quindi se V ha  fattto tale scelta   deve averlo fatto perchè  ha sentito il rigurgirto che  viene dai fans  club .Comunque  chi vivrà vedrà cioè sara il tempo   dire  se  sarà stato coerente  o meno   con questa scelta   che speriamo sia seguita  da altri  cantanti italiani  come il Liga  che hanno ceduto le loro canzoni alla  macchina  degli spot 


per saperne di più

http://www.vascorossi.net/
dove  fra le news potete trovare , più precisamente  qui   la versione integrale del comunicato stampa








emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...