Leggo sull'unione sarda del 15\9\2019 questa interessante storia . E cercando sul web e sui social m'accorgo che è qualcosa di più delle storie aneddotiche che spesso riporto per evadere dalle brutte news e dalle storture del mondo e dalle nostre miserie .
E poi c'è anche la curiosità visto che è la prima dopo Mario Pischedda ovviamente Video poetry * italiana di cui sento parlare
Ed che vinto , come sempre , dalla mia proverbiale curiosità , ho chiesto all'autrice non aspettandomi niente ( visto che molte volte che alcuno\e con una scusa o l'altra rimandano a maggio mai o non rispondono oppure glissano su certe domande neppure perchè per usare una poesia : Quando fai troppe cose strane, poi se fai qualcosa di normale, è strano.Quindi la normalità diventa strana ) che mi avrebbe fatti piacere se gli andava per la sezione \ tag le storie del nostro blog .
Ecco le domande
presentanti se ti va
Quando mi chiedono di presentarmi entro nel
panico. Non so bene cosa dire prima, cosa è importante e cosa è trascurabile.
Quindi, poi, mi riduco sempre a dire l’essenziale:
“Mi chiamo Ramona Oliviero, ho 39
anni e vivo a Sestu da quando ne avevo due. Sono sposata, ho due figli
adolescenti e sono disoccupata”
Questo è ciò che mi viene in mente
al primo colpo. Poi però, se sono in compagnia di qualcuno che mi conosce, mi
becco il rimprovero “Ma perché non racconti anche quello che fai davvero?”
Non so, mi sembra sempre più carino
che lo dicano gli altri, ma stavolta farò un’eccezione:
È dal 2012 che scrivo poesie in rima
in maniera continua. Ho cominciato per puro divertimento, con le dediche agli
amici e ai miei familiari, mi piaceva l’idea di sorprendere.
Come la maggior parte delle persone
che amano scrivere, anche io ho ricordo di aver avuto questa indole fin da
piccola, ma l’ho sempre considerata normale e comune, perciò comunque ritenuta
poco rilevante, nonostante l’evidenza del fatto che, in certi periodi, fosse
più di un semplice passatempo, ma un’inevitabile necessità. Questo per arrivare
a dire che ho trascorso un lunghissimo periodo in cui ho totalmente ignorato e
mai considerato di immergermi seriamente in questa attività.
Con il pensiero “Tanto non ci perdo
nulla” ho partecipato a dei concorsi
letterari nazionali con le poesie e in
alcune occasioni ha ricevuto dei riconoscimenti e pubblicazioni nelle raccolte
dedicate ai finalisti. Non ho però mai insistito più di tanto, come se in
realtà dentro me, sapevo che in fondo di un riconoscimento da appendere al
muro, mi importava ben poco. Ho sempre ritenuto più soddisfacente il
divertimento che avrei regalato, a chi ha il piacere di leggere.Sono appassionata, di giochi di parole, di paradossi letterari, mi piace scovare i significati alternativi e nascosti nelle parole e nelle frasi.Amo l'enigmistica. Ne rimango affascinata perché non la comprendo appieno, per questo mi incuriosisce da morire capire come si creano i rebus e gli indovinelli.
autodidatta oppure dopo la laurea o il diploma ha frequentato corsi per scrittura creativa o poetica ?
Non ho frequentato nessun corso di scrittura, sono autodidatta quindi, anche se conto di frequentare dei corsi, perfezionare le mie capacità.
come sei passata dalla poesia scritta alla poesia video ?
Sono passata dalla poesia scritta ai video perchè ritengo che, nei social, l'ascolto è più immediato e semplice. In molti, infatti, mi hanno confermato, che ascoltando, hanno recepito meglio i messaggi delle mie poesie.
ti ha influenzato anche l'oralità visto qui da noi in sardegna ( come penso nel sud e nella toscana ) è ancora la poesia orale e degli improvvisatori ?
L'oralità ha un potere maggiore rispetto alla lettura. Ritengo che per la poesia, funzioni un po' come per le canzoni: quando leggi il testo di una canzone, infatti, molto spesso non riesce trasmettere quando poi trasmetta l'ascolto del brano.
ti definisci più cyber poety o video poetry ? oppure sei un cane sciolto ?
mi reputo una poetessa cyber per via della virtualità del contatto che instauro, comunque sempre consapevole che questa, nella vita, debba accompagnarsi a contatti veri e propri .
hai mai pensato di metterle in musica o darle a qualche gruppo o cantante di hip hop \ rap ?
A volte ho pensato che alcune delle poesie scritte potessero in realtà, diventare delle canzoni. Ma non ho mai coinvolto nessun cantante Rap. Nella maggioranza dei casi, chi fa rap, canta ciò che scrive lui stesso e non interpreta brani scritti da altri.
usi di più il cuore o la mente ?oppure entrambi cioè cuore e mente per non essere d'essente ?
Uso sicuramente più la mente che il cuore. La ricerca delle parole, e la scelta in base al ritmo che possono dare sono fondamentali, rispettando comunque sempre la regola del "tutto deve avere un senso" (Meglio ancora se ha un doppio senso) Il cuore ha una parte fondamentale nella trasmissione dell'emozione, ma ritengo che questa debba essere sempre solo lievemente percepita, per lasciare più spazio possibile all'emozione di chi legge.
argomenti più usati nelle tue poesie ?
Gli argomenti: posso spaziare dal voler lanciare un messaggio, alla descrizione di una persona o di una determinata caratteristica di alcune persone. L'ironia ha la meglio sempre
pubblico o privato ?
Pubblico
Progetti per il futuro ?
Ho partecipato per due anni a un
concorso per autori di testi di canzoni, ottenendo dei risultati molto
soddisfacenti. Ora, mentre aspetto l’esito dell’ultima edizione, parteciperò a
tre giorni di formazione alla CET di Mogol, in Umbria dove avrò l’occasione di
avere tra gli insegnanti anche Francesco Gazzè (autore delle canzoni di Max, il
fratello, e di altri molto noti)
Ora leggendo e riordinando il brogliaccio con le sue risposte per vedere cos'altro chiederle e cercando , visto che l'intervista mi arricchito messo ancora più curiosità sulla sua attività , ho trovato sul suo facebook ( a cui rimando se volete conoscere le sue poesie e non solo visto la sua poliedricità della sua arte ) ho trovato questo video
ed mi ha portato a chiederle ad intervista conclusa : << guardando questo video tuo mi è venuta in mente per caso questa canzone : dovevo fare del cinema di Guccini che ne pensi c'è qualcosa di simile nei tuoi video ? >>
E le con sagacia di un filosofo mi ha risposto : << Sono pienamente d'accordo con Guccini e con il suo testo. Facciamo tutti del cinema. Hitchcock diceva : "il cinema è la vita senza le parti noiose" ma io rispondo: "la vita è soprattutto "le parti noiose" che è una filosofia ben raccontata dal vecchio cinema neorealista Italiano >>. Ad intervista finita e facendo due chiacchere in chat ho appreso che ha : << Sempre nel 2012, su Videolina vidi
un servizio dove Filippo Martinez (Regista e commediografo sardo) presenta il
suo progetto: una nuova facoltà universitaria: l’università di Aristan,
(Facoltà di scienze della felicità – teoria e tecniche di salvezza
dell’umanità). Mi iscrissi senza pensarci più di tanto.
Un corso di laurea molto
particolare, perché questo titolo non è spendibile in nessun campo lavorativo,
mi ha regalato comunque una formazione artistica e culturale che si è rivelata
indispensabile per alimentare il mio lato creativo. Grazie ai 4 anni trascorsi
ad Aristan, ho approfondito conoscenze filosofiche, di recitazione, lo studio
dell’utilizzo della parola, l’arte del cinema e della musica.>> Una ragazza , amante delle arti e non una semplice fruitrice che : << Faccio parte di un’associazione
culturale: il C.I.F. (centro italiano femminile) dove porto avanti diverse attività
sociali, in particolare mi sono occupata, assieme ad altre socie,
dell’organizzazione e promozione di concorsi letterari, (poesie e racconti) per
le scuole, presentazione libri, promozione di attività di lettura di gruppo e
tanto altro.>>
*Video poetry ( La poesia video ) è la poesia in forma video. Essa è anche nota come videopoesia, poesia video-visiva, poetronica, video di poesia, poesia multimediale o Cin-poesia a seconda della lunghezza e del contenuto del lavoro video e delle tecniche impiegate nella sua creazione. qui inglese https://en.wikipedia.org/wiki/Video_poetry ma con buoni rmandi bibliografici in italiano