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polemiche celebrative Trentennale stragi, il figlio del presidente Giordano che condannò i boss del maxi processo attacca: "Mio padre ignorato"

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A Repubblica denuncia: "Nel 2017 non è stato invitato, ma poi sono arrivate le scuse". E attacca: "La Fondazione Falcone gli ha mancato di rispetto" 24 MAGGIO 2022 ALLE 11:52  "Che il primo 23 maggio senza Alfonso Giordano non venga neanche ricordato, io non lo posso perdonare a nessuno”. C’è amarezza, se non rabbia nelle parole di Stefano Giordano, il figlio del giudice Alfonso, negli anni Ottanta l’unico magistrato ad accettare di presiedere la Corte d’assise del Maxiprocesso. Di fatto, l’uomo che ha messo la firma sulla condanna della Cupola di Cosa Nostra. Se n’è andato nel luglio scorso, a 91 anni “e io non riesco a capire come sia possibile che nessuno lo abbia ricordato né a me, né alla mia famiglia interessa a partecipare a fiere e passerelle, ma il lavoro di mio padre doveva essere ricordato” dice il figlio a Repubblica. Anche lui veste la toga, ma da avvocato che fra i suoi clienti annovera anche l’ex numero due del Sisde, Bruno Contrada. “Caro Papà,

Ha fatto tappa a ‪#‎Bari‬ la "Quarto Savona Quindici", l'auto di scorta di Giovanni Falcone sulla quale lavoravano gli agenti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, che persero la vita nella strage di Capaci 23.5.1992

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"E la memoria ritorna alla stagione delle stragi, 23 maggio cinque lacrime rigano il mio volto...";  Colpo su Colpo  - 400colpi per  saperne di più https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Capaci   http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/cosa-sono-stati-capaci-ore-17-56-minuti-48-secondi-23-maggio-39272.htm La carcassa accartocciata è all'interno di una teca. Di intatto è rimasta soltanto una ruota. Ha fatto tappa a Bari la 'Quarto Savona Quindici', l'auto di scorta di Giovanni Falcone *(sulla quale lavoravano gli agenti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, che persero la vita nella strage di Capaci. A inaugurare la giornata nell'oratorio del Redentore, al quartiere Libertà di Bari, è stato il sindaco Antonio Decaro. Sono passati 24 anni da quell'attentato, quelli della mia generazione  sono cresciuti con le immagini viste  più o meno in diretta  (  come  nel mio caso   )  tv o  ai  telegiornali  nei giorni successivi