Ma non è stato un fallimento perché sono riuscito a non vedere la partita e mi sono visto su Rai 3 la seconda puntata di “Sei Pezzi Facili” progetto dedicato e composto dalle 6 pièce teatrali del regista e sceneggiatore Mattia Torre. Un omaggio realizzato da amici, compagni di avventure di cinema, fiction e teatro, sotto la direzione artistica del “premio Oscar” Paolo Sorrentino. Dopo Valerio Mastandrea, è toccato a Geppi Cucciari con un monologo che racconta un mese di vita di una donna, attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. Ecco, a seguire, la trama di “Perfetta” per “Sei pezzi facili”.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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27.11.22
[ 8 giorno senza mondiali ] l'arma potente della fantasia sopperisce al non vedere le partite
Che arma potente è la fantasia .Infatti è a causa d'essa che dopo 8 giorni che non vedo le partite del mondiale Qatariota ho il mio unico cedimento al proposito di boicottare \ non seguire i mondiali del Qatar 2022 .Difficilmente alla fantasia ed allo sport vero che abbiamo vissuto da ragazzini ( una fortuna essere nato a metà strada tra impegno politico e riflusso , tra cultura ed incultura , tra trash e business -- vedi il di Giampaolo Cassitta -- su Aldo Biscardi cioè tra gli anni 70 ed anni 80 ) non quello attuale che ha messo in nome dello sterco del diavolo del denaro ha messo in second piano i diritti umani e ha barattato la sede \ il paese ospitante dell'edizione 2022.
La causa , scusate il divagamento , è stata la serie a puntate della storie puntate , siamo alla seconda , di Fridonia's world cup ( copertina a sinistra ) di topolino. Una bella storia calcistica questa dei paperi che dimostra che il vero calcio non è quello della FIFA , come dimostra anche la vignetta di Silvia Ziche che apre questo numero e che trovate sotto al centro .
Al telaio contro la guerra Guernica per il Man dalle tessitrici di Sarule dello studio Pratha La designer Laura Lai: «I simboli di Picasso, studiati e resi con la lana»
Mentre cercavo qualcosa con cui distrarmi e rimanere fedele ai mio proposito di boicotaggio anti mondiali ho letto sulla nuova Sardegna d'oggi di questa bellissima iniziativa a cura di Graziella Carta:
«Una sapienza da
salvare che parla
ancora come
un’arte moderna» .
Infatti Essa insieme ad altre tessitrici ( di Alberta Pinna, Lucia Piredda, Lucia Todde, Gonaria Todde e Rosaria Ladu ) hanno creato Sei grandi tessuti che raffigurano Guernica di Picasso ora in esposizione al museo Man di Nuoro .
dall'articolo del giornale
Un lavoro minuzioso,
un’arte antichissima e una
creatività attuale si sono incontrate, per urlare ancora
contro la sopraffazione, nelle tessiture per “Picasso e
Guernica. Contro tutte le
guerre”, mostra al Man (a cura di Michele Tavola) visitabile fino al 19 febbraio prossimo.
Un’esposizione imperdibile che propone il reportage fotografico di Dora Maar sulla
creazione dello storico dipinto di Picasso oltre una notevole collezione di incisioni del
maestro spagnolo e di documenti dell’epoca. Il rapporto
con il territorio che propone
il Man – e una chiamata
all’impegno pacifista – è l’animazione dell’artista nuorese
Manuelle Mureddu e i sei tessuti dello studio Pratha di Sarule dedicati a Guernica.
«Tutto nasce da un’intuizione di Chiara Gatti, direttrice
del Man» spiega Graziella
Carta, imprenditrice nuorese innamorata dell’arte e impegnata nel recupero della
straordinaria tradizione del
telaio sardo. «Chiara ci ha conosciute in occasione del
Nuovo Bahaus europeo
2022. Evento che aveva selezionato il nostro lavoro e che,
citando la storica scuola di
design, ha come obiettivo i
valori della bellezza, sostenibilità e inclusività – racconta
Carta –. Così è nato il progetto della nostra designer».
Entra in campo un altro
eclettico talento: Laura Lai,
designer, artista, ingegnere,
cantante e compositrice musicale – partita dall’Italia per
intraprendere la sua carriera
creativa a Londra, per quasi
dieci anni – attualmente lavora a Singapore. «Per Guernica tutto è nato dall’analisi
dell’opera, i punti essenziali
e la simbologia – spiega Laura Lai – così è nata la selezione delle sei immagini che si
vedono riproposte al Man,
analizzando le gradazioni di
grigio e estrapolando gli elementi più rappresentativi.
Ho riprodotto l’opera al computer, una griglia per le tessitrici, (ad ogni quadratino corrispondono un certo numero di fili). Colorando ogni
quadratino nella giusta tonalità di grigio si è ottenuta una
rappresentazione fedele
all’originale. Una palette di
colori naturali, con qualche
piccola aggiunta di sfumature di nero per poter rimanere
fedele a Picasso. La stampa
che ne consegue è su misure
originali, in modo da poter
agevolare il lavoro delle tessitrici ed assicurare una risultato ottimale anche quando il
design di alcune opere, come
questa, risulta alquanto complesso per la riproduzione al
telaio». Al telaio, verticale,
senza spola, ma solo ordito e
trama, le mani esperte di Alberta Pinna, Lucia Piredda,
Lucia Todde, Gonaria Todde, Rosaria Ladu. «Un progetto sul capolavoro di Picasso –
conclude Graziella Carta –
ma anche delle opere che parlano di noi, perfino nei profumi delle erbe tintorie, nella
consistenza della lana. Una
cosa tutta nostra che nessuno può imitare. Perché sono
convinta che sia l’unicità
dell’arte la cosa più preziosa».
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