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30.6.25

Lamborghini nel posto disabili: lo criticano sui social, lui risponde e zittisce tutti


L'articolo Lamborghini nel posto disabili: lo criticano sui social, lui risponde e zittisce tutti preso dal portale  msn.it   proviene da Autoappassionati.it




Un post indignato contro un’auto di lusso parcheggiata in uno stallo per disabili ha acceso il web. Ma la risposta del proprietario ha capovolto la storia, dando a tutti una lezione di civiltà.
Una Lamborghini Huracan parcheggiata in un posto riservato ai disabili, in un parcheggio pubblico nel Regno Unito, ha scatenato una bufera di commenti indignati sui social. “Chi ha una supercar si sente autorizzato a fare ciò che vuole”, scriveva un utente su Facebook. Ma la verità, come spesso accade, era ben diversa da quanto si pensasse. E a ribaltare completamente la narrazione è stato proprio il proprietario della vettura.
Il post virale e il pregiudizio immediato
La foto della supercar – vistosa, nera, ribassata, con cerchi scuri e pinze freno rosse – è apparsa nel gruppo locale Spotted Torquay, accompagnata da una didascalia sarcastica:
“Hai una Lamborghini? Allora puoi parcheggiare dove ti pare, anche se togli un posto a chi ne ha davvero bisogno.”
La reazione è stata immediata: oltre mille commenti, la maggior parte accusatori. Qualcuno suggeriva che una multa non avrebbe comunque inciso su chi può permettersi un’auto da oltre 200.000 euro. Altri insinuavano che il parcheggio fosse stato scelto solo per evitare graffi o sportellate.
Una risposta silenziosa, ma potente
A rimettere ordine ci ha pensato lo stesso proprietario, che ha risposto con un’immagine che vale più di mille parole: una foto in posa accanto alla sua Lamborghini, con il contrassegno disabili ben visibile e – soprattutto – le sue due gambe prostetiche.
Il commento? Ironico ma elegante:



Lamborghini-Huracan-Disabled-Parking-Space-2

“Una foto per tutti i miei fan.” La reazione del gruppo non si è fatta attendere: l’amministratore si è pubblicamente scusato per il pregiudizio, spiegando anche che, su molte supercar, i contrassegni disabili tendono a scivolare o restare nascosti sul cruscotto inclinato.
Disabilità invisibili e giudizi affrettati
L’episodio ha aperto un dibattito molto più ampio: tanti altri utenti, anch’essi disabili, hanno raccontato esperienze simili, in cui sono stati ingiustamente accusati di usare impropriamente posti riservati.
Perché la disabilità non è sempre visibile. E proprio chi ne soffre – anche se guida una citycar o una hypercar – spesso deve affrontare lo stigma e il sospetto solo perché non corrisponde allo stereotipo del “disabile tipo”.
Il rispetto parte dallo sguardo
In fondo, questa vicenda insegna qualcosa che va oltre un parcheggio: non si può giudicare una persona dal veicolo che guida. Né si dovrebbe dare per scontato che chi vive con una disabilità debba rinunciare a bellezza, performance o piacere di guida.
Sulla strada e nella vita, serve rispetto, prima ancora del diritto. Anche (e soprattutto) quando ciò che vediamo non corrisponde a ciò che ci aspettiamo.

22.6.17


Buja: Non può comprare la Lamborghini: la costruisce con il compensato . dopo cinque anni di lavoro William Covasso ha realizzato a casa la propria auto di lusso. Dalla passione per la falegnameria alla realizzazione di un prototipo con pannelli di legno . Realizzando

da  http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2017/06/22/
Il sogno di William si avvera: chiamato dalla Lamborghini .
Il 43enne invitato nella sede della casa automobilistica. Aveva realizzato una riproduzione dell’auto in compensato
                                            di Piero Cargnelutti




BUJA. Dalla Lamborghini realizzata in compensato con le proprie mani, alla possibilità di visitare la sede centrale della nota casa produttrice dell’auto di lusso. Un sogno si avvera per William Covasso, 43 anni di Buja, che negli ultimi cinque anni ha realizzato nel casolare della sua casa in località di Tomba una Lamborghini in formato originale.

"Vi racconto come ho costruito la Lamborghini con il legno"C’è chi può permettersi la Lamborghini, e chi invece se la costruisce da solo. La storia è quella di William Covasso, 43 anni, residente a Buja, che, seguendo la sua passione, tanto per le automobili di lusso che per la lavorazione del legno, è riuscito a realizzare con le sue mani (in cinque anni di lavoro) una Lamborghini, utilizzando pannelli di compensato. (Foto Petrussi - Videoproduzioni, intervista di Piero Cargnelutti)
La sua storia, raccontata sulle pagine del Messaggero Veneto del 08 giugno 2017, è giunta alle orecchie della casa madre a Sant’Agata Bolognese che ha preso contatti con William, e lo ha invitato a visitare lo stabilimento a settembre, oltre che a condividere un pranzo con i lavoratori dell’azienda. E, ovviamente, per fare un giro su una Lamborghini vera: «È un’emozione grande per me – dice William Covasso – e ancora ora non me ne capacito facilmente anche perché io ho fatto tutto quello per semplice passione. Poi, finire sulle pagine dei giornali ed entrare in contatto con la ditta che realizza la mia auto preferita, è qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Sono state notti di entusiasmo per me nelle ultime settimane». La Lamborghini ha contattato l’assessore comunale Silvia Pezzetta a cui William avevo voluto far vedere la sua opera: «Ho sentito personalmente – spiega l’assessore Pezzetta – Mario Vecchi, rappresentante dei rapporti istituzionali della Lamborghini, che ha fatto l’invito a William. Credo sia una bella soddisfazione per lui, che è anche un buon esempio dell’ingegno e delle capacità che ci sono sul nostro territorio». Nei contatti che ci sono stati nelle ultime settimane, pare che la Lamborghini abbia richiesto anche le foto laterali del modello realizzato da William e sia intenzionata a far visita a Tomba per vederla con i propri occhi. Non è dunque detto che anche l’opera di William Covasso entri in futuro a far parte del celebre museo che la Lamborghini ha avviato sempre a Sant’Agata Bolognese: «A quello non ci ho pensato ancora – dice William – anche perché ci sono voluti cinque anni a realizzarla. Ma ci penserò: se verranno dalla Lamborghini sono pronto a fargli vedere quello che ho fatto». Certamente, per la nota casa madre bolognese quell’opera testimonia la passione che il bujese William Covasso ha per la celebre Lamborghini, ma i suoi referenti saranno ancora più sorpresi quando verranno a Buja e scopriranno che quel modello è stato realizzato con pochi mezzi tecnici da un autodidatta del legno.

Procuratrice Ancona, 'non tutti i casi di violenza sono uguali'

© Provided by ANSA (ANSA) - ANCONA, 04 DIC - "Questa storia lascia l'amaro in bocca, non si possono trattare tutti i casi di violen...