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1.11.22

il cretino ed il filosofo

 Cr devi andare  oltre  all'evidenza   delle  cose  e dei fatti  perchè niente  è quello che sembra   

realmente 

FI  certo  c'è  un fondo di  verità   in quello  che dici . Ma senza  esagerare  . Perchè  come dice (  anche  il video sotto  )   non è  che  a  forza   di staccarsi dalla  realtà     finiamo    andare tra le nuvole  ?



 


Cr  quindi  secondo te  la risposta  a tale  domanda  sta ....

  FI  esatto la  risposta sta nel mezzo   cioè nel usare l'andare oltre   la realtà quando   i  fatti\  gli eventi   bìnon sono  chiarissimi  ed oscuri  .  

Cr  Ma  come fare  a capirlo  

Fi  ..... 

Cr 😲

Fi Bisogna fare attenzione a non andare troppo nelle nuvole... perchè molto  spesso  evadere troppo dalla realtà è pericoloso, perché si rischia di sfociare nel complottismo. Allo stesso modo però ragionare solo per semplificazioni lo è altrettanto. Il vero problema è che non siamo più capaci di confrontarci senza pregiudizi e senza insultare chi ha posizioni diverse dalle nostre, e così le posizioni si polarizzano e si radicalizzano, sfociando in un complottismo contro semplificazione. 

Cr  Ok  ti saluto  caro  con i piedi per  terra 

Fi   😂😥🙄


alla  prossima  polemica . 


 l'ho richiamato  perchè  oltre  ala risata  , m'era  venuto  in mente    una  risposta più  articolata  . Ma   aveva già svoltato l'angolo  .   pazienza  .  gli la  lascio qui  , cosi   rispondo  a chi  , basansosi su  una parodia  ( che dei contatti di un gruppo di fans della trasmissione tv mai dire goal sul Ng ( newsgroups la preistoria dei social ) it.fan.tv.mai-dire-gol)  che  mi fecero  quasi 30 anni fa  ed  ancora  continua a  circolare  sul  web  , mi vedono sol come  un complottista  .  In realtà io   dopo anni   e  ani  ho trovato un equilibrio tra    fughe  \ evasioni  e  ritorni  , fra   piedi  per terra  e  testa   \ piedi fra le nuvole  , tra   dubbio e  certezza   , ma  fra  bufale  ( anche  se  ogni tanto   ne prendo   pure  io )  e  verità . tra informazione  e  contro informazione  .  Per  fornmazione    strorico politica  (  querra  gfredda  ,   strategia  dela tgensione  , anni  di  piombo  )  e  culturale  (  passione  per   i  gialli ed  i polizieschoi  , le s torie  di  topolino  ,  spionaggio  ,  complotti ,mistero  ) . Tutto ciò  unito alla  mia  voglia d'uscire  da i due  blocchi culturali  ed ideologici   ( fascismo e  comunismo ) che hanno caraterizzato  la  mia  infanzoia ed  adolescienza   cerco sempre  verità alternative a quelle  ufficilalio  di comodo  .  Ma  a differenza dei   complottisti  ed  complottismi  ,   quando  vedo che   una  tesi o una  contro  analisi  di un fatto \  evento    non regge ala logica   ed  sfocia   nell'assurdo più totale   (  ma  chi  lo paga ,  non ce  lo dicono  , ecc  )      e  soprattutto  nella mancanza  di rispetto  delle  persone coinvolte (  esempio  ci sono siti  e  d  persone che  dicono i  che   i morti del bataclan  non  sono  veroi  e  che    sono finti e   che le  vittime  sono  ancora  vive  nascoste  da quel che parte   o micamion   con le bare   dei morti del coivid   è un falso     ecc  )   non continuo   e rientro  a terra  



5.3.17

arte non alienata la foto di Boubah Barry studente della Guinea e Cisgiordania, l'ultima provocazione di Banksy: un albergo con vista sul muro


Un segno di libertà per alcuni, per altri il simbolo di una deriva intollerabile. La fotografia che ha scatenato il dibattito social tra conservatori e liberal è stata scattata da uno studente della Guinea, Boubah Barry, e ritrae una draq queen in minigonna seduta accanto a una donna con il volto coperto dal niqab nel metrò di New York. Sul suo profilo Instagram il giovane ha scritto: ''Questa è l'immagine della libertà. Signor Presidente, non abbiamo nessun problema con la diversità e riconosciamo la libertà del credo religioso. E' scritto nella Costituzione. Credo che dovrebbe leggerla qualche volta''. Anche la draq queen ritratta nell'immagine, Gilda Wabbit, ha subito condiviso lo scatto sui social network dove però in breve tempo sono comparsi commenti diametralmente opposti a quelli del giovane che per primo l'aveva pubblicata. ''Questo è il futuro che vogliono i liberal'', ha cinquettato un utente conservatore, cui molti hanno fatto eco. Tra retweet e critiche, sono arrivati 
anche meme e parodie  che trovate  sfogliando questa  SlideShow di repubblica 


 la seconda  ----   sempre  da  repubblica  ----  è  l'ultima provocazione di Banksy



Cisgiordania, : un albergo con vista sul muro



La guesthouse garantisce la "peggior vista al mondo", quella della barriera creata dagli israeliani a separazione dai territori palestinesi. L'artista inglese, già autore di precedenti incursioni nel West Bank e a Gaza, l'ha arredata con le sue opere. Inaugurazione l'11 marzo

di ARTURO COCCHI

03 marzo 2017



Si chiama "The walled off Hotel", letteralmente l'"albergo fuori dal muro". E' la struttura alberghiera che promette la "peggior vista del mondo", e questo nonostante sia corredata dell'opera del celeberrimo artista di strada in incognito Banksy. "Walled off", che pronunciato in anglosassone stretto diventa un tutt'uno che somiglia non casualmente a "Waldorf" (Astoria) è sorto a Betlemme, (Cisgiordania, o West Bank), laddove gli israeliani hanno fatto erigere una barriera di separazione-protezione rispetto all'area palestinese e guarda proprio su quel muro della vergogna. L'hotel aprirà ufficialmente i battenti il prossimo 11 marzo ed è letteralmente arredato delle opere satiriche dell'artista inglese. Il clou è nella camera 3 (La stanza di Bansky), dove gli ospiti dormono in un letto king size sotto un'opera che mostra un palestinese ed un israeliano impegnati in una battaglia di cuscini.

Banksy ha già fatto trovare suoi murales sulla barriera e anche a Gaza. In una delle sue incursioni, più segrete che mai, ha disegnato sulla stessa barriera, l'immagine di una ragazza che si libra nell'aria sostenuta da palloncini, che guarda proprio sul nascente hotel (anche se risale a oltre una decina d'anni fa). In un'altra, l'anno scorso, a Gaza, ha disegnato quattro murales, tra i quali uno su una porta di metallo, raffigurante la dea greca Niobe rannichiata sulle macerie di una casa distrutta. Il dipinto, "Bomb damage" (danno da bomba) è stato creato su quello che resta di una casa di due piani che era stata distrutta durante l'"Operazione margine di protezione" del 2014.
Cisgiordania, l'ultima provocazione di Banksy: un albergo con vista sul muro
Il propretario del "Walled off Hotel", il 42enne Wisam Salsaa, lo ha mostrato per la prima volta ai media. Il progetto non è quello di una semplice provocazione, ma di un  vero e proprio esercizio destinato a diventare operativo. Le camere sono nove. Alcune danno direttamente sulla torretta di guardia che sovrasta il "muro. Saranno offerte a partire da 30 dollari a notte. Il progetto ha richiesto 14 mesi di lavoro, tutto tenuto in gran segreto, anche per tutelare l'anonimato di Banksy. Secondo quanto hanno appreso oggi i giornalisti ammessi al press tour, l'albergo è la più importante nuova costruzione nell'area da anni.
Tra le altre caratteristiche dell'esercizio, una suite presidenziale e un museo dedicato alle opere a tema politico dell'artista. Ha l'impronta di un "gentleman club" del periodo coloniale inglese cui è stata assoggettata l'area. Al suo interno, una cavità ospita una figura umana in dimensioni naturali dal segretario agli Esteri del Regno Unito, Arthur James Balfour, nell'atto della firma della "Balfour declaration": si tratta del documento, scritto nel 1917 dal ministro al leader della comunità ebraica britannica Walter Rotschild in vista della futura vittoria alleata nella Grande Guerra, che ha gettato le basi della nascita di uno stato israeliano in Palestina.
Cisgiordania, l'ultima provocazione di Banksy: un albergo con vista sul muro
Banksy, artista la cui identità rimane ignota, ha creato le sue prime opere a Bristol. Ratti, poliziotti che si baciano o in tenuta antisommossa, ma corredati da facce a smiley: questi i suoi format attraverso i quali si dipana un'estetica tutt'altro che banale e intrisa impegno sociale e politico. I suoi murales hanno poi cominciato ad apparire, rigororosamente dal nulla, a Londra. Via via la sfera d'azione s'è ampliata su scala globale. Lavori in molti casi geniali, che hanno suscitato interesse crescente, fino a essere battuti all'asta per valori superiori al milione e mezzo di euro.




13.2.16

Il parroco: nei venerdì di quaresima digiuno da sms e chat Il singolare invito, rivolto in particolare ai più giovani, è stato lanciata da don Francesco Monetti, a Saonara

Leggendo  l'articolo che mi   viene in mente   mi   sono messo a  canticchiare



Lo so che essa è riferita al lavoro ma la sostanza non cambia se si analizza alcune strofe : 
<< (...) la salute non ha prezzo \ quindi rallentare il ritmo \ pausa pausa ritmo lento \ pausa pausa ritmo lento \sempre fuori dal motore, vivere a rallentatore . (...) Infatti aggiungiamoci nuove tecnologie è il gioco è fatto 



Il parroco: nei venerdì di quaresima digiuno da sms e chat

Il singolare invito, rivolto in particolare ai più giovani, è stato lanciata da don Francesco Monetti, a Saonara


                  

SAONARA. Rinunciare all’uso degli sms ogni venerdì, per tutta la durata della Quaresima. La singolare sollecitazione penitenziale arriva dalla parrocchia di Saonara, ed è rivolta in particolar modo ai giovani, assidui molto più degli adulti nell’uso di questo pratico ed economico metodo di comunicazione. Denominato “No sms day”, il “digiuno dagli sms” viene spiegato ai fedeli nel numero speciale del bollettino parrocchiale dedicato alle celebrazioni e iniziative quaresimali, e compare accanto ad altre forme di astinenza più consuete come cibarsi sobriamente, evitare le spese superflue, ridurre le ore passate davanti alla tv o a navigare in internet.

Don Francesco Monetti
Don Francesco Monetti

«Nei venerdì di Quaresima tutti siamo invitati a rinunciare all’uso degli sms», si legge nel foglio parrocchiale. «Un piccolo modo per sottolineare che le nostre dita sul telefonino contribuiscono a scrivere la storia di milioni di vite in Congo e per ricordare l’importanza di relazioni concrete e non virtuali con gli altri». Il riferimento al Congo ricorda che proprio da quella terra remota e poverissima adulti e anche bambini lavorano duramente per estrarre i minerali usati per la componentistica di smartphone e pc. Ma perché rinunciare proprio ai messaggini, e non del tutto all’uso del cellulare? «Vedo i ragazzi, e spesso anche i bambini, continuamente chini su quello schermo, a digitare messaggi sms e whatsapp sulla tastiera», risponde il parroco don Francesco Monetti. «Quindi ho pensato di proporre questo particolare tipo di “digiuno”, mutuandolo dall’esperienza di un’altra diocesi. Si tratta di un invito a un dialogo con le persone più diretto, e non soltanto mediato attraverso l’uso di strumenti tecnologici. Inoltre limitando l’uso di questi apparecchi si riduce anche lo sfruttamento delle persone, spesso bambini, che ne estraggono le materie prime».
Sinora questa inedita forma penitenziale è stata giudicata dai fedeli ben difficile da mettere in pratica. «Mi hanno detto che ci vuole molta attenzione per non inviare neppure un messaggio durante tutta la giornata», conclude don Francesco. Sembra insomma più facile digiunare che rinunciare a sms e WhatsApp.




alcuni ridono  ,  altri miei utenti  di facebook  :

  • si deve rinunciare proprio a ciò che ci piace di più....non a quello che non ci serve.
  •  😊 Giusè sei sempri fora di lu stegliu 😊 Infatti si deve rinunciare proprio a ciò che ci piace di più....non a quello che non ci serve 

 Secondo me , bisogna anche rinunciare ciò da cui siamo dipendenti Infatti  siamo  , parlo anche per me  ,  nel bene  e nel male     troppo  connessi   dale  nuove  tecnologie  Ogni tanto  un periodo  , chiamalo  pure  rinuncia  ,  di lontananza  dalle tecnologie  , quando è possibile  ,  non può che fare bene alo spirito  e  al corpo  . E può aiutare  a  riscoprire  le  vecchie  cose   della vita   pre  -internet    e  pre  sociale   e  cellulari .  Infatti   l'altra sera   ho visto   in tv   su la7 , il film   Django  ( quello  originale  non il remake  ottimo   tra  l'altro di Tarantino ) . Ma   questa  è un altra storia 

11.7.12

cosa è la felicità ?


dalla  discalia del video
  ..forse la scena più intensa e significativa...sarebbero necessarie troppi concetti,troppe parole per renderne un sorta di descrizione...per chi va "oltre" senza soffermarsi come insegna la società d'oggi all'apparenza delle cose.


.


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