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28.9.18

martha argerich al “Costa Smeralda Classical Music Festival” 2018

L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridonoIeri  27.9.2018  al concerto di  Martha Argerich per  il  classic musical festival 2018 non ho fatto nè foto nè video miei o  di altri  ma  solo foto  di repetorio vedere  sotto    o della locandina  dell''evento (    foto  a sinistra  )    .
Non perchè  (  a volte mi succede  )   avessi il cellulare  scarico  o  l'avessi dimenticato a casa  ma    perchè a volte la bellezza  è meglio viverla che " distrarsi " a documentarla    ( o bloccarla ed  fissarla   " con una  foto  o  un video  "   fisicamente " meglio  farlo  psicologicamente  dentro di te    .  Ma  soprattutto   volevo cercare , ed   sono contento  d'eserci riuscito  , almeno per una volta ,    di liberarmi dalla mia compulsività nel  fotografare nel riprendere ( vedi post precedente ) .
Inoltre    tali concerti    tenuti  in questo caso   da  "fuoriclasse"  come lei  ed  Sergei Nakarriakov  vanno ascoltati   con attenzione    non sono  musica  da  sottofondo  o da  locali  \  feste paesane  . Infatti   i pezzi  suonati   con la sua magistrale interpretazione erano   di un tale  complessità  anche per chi ascolta la musica classica ,  specie quella sinfonica  ,  fin da piccolo .  Infatti  uno  degli  autori   da lei    suonato   con  il trombettista M° Sergeri Nakariakov, considerato il n 1 al mondo, diretti dal M° M. Zuccarini con l'Orchestra A. Vivaldi di Venezia   è Dmitrij Šostakovic ( 1906-1975) è uno dei più compessi artisti del secolo scorso
 Un concerto bellissimo . Quest'anno Il Costa Smeralda Classic Music Festival di Porto Cervo, quest'anno presenta un programma di prim'ordine. Solisti di fama internazionale e la presenza della grande pianista Martha Argerich daranno vita ad una settimana di concerti di altissimo livello. 27 settembre la grande pianista Martha Argerich e il trombettista M° Sergeri Nakariakov, considerato il n 1 al mondo, diretti dal M° M. Zuccarini con l'Orchestra A. Vivaldi di Venezia eseguiranno il Concerto di Schostakovich per pianoforte tromba e orchestra. Il M° Nakariakov eseguirà inoltre il Concerto di F.J. Haydn per tromba e orchestra.
Ulteriori  informazioni   su tale manifestazione  si possono trovare consultando  i siti www.costasmeraldaclassicmusicfestival.com oppure www.consorziocostasmeralda.com
dall'articolo citato  del corriere della  sera  
Nonostante  odi  il mondo spocchioso mondo dei vip  ,   e  la  stra  maggior parte d'essi   ,   ci sono  anzi  ritornato dopo quasi 30 anni    andato  perchè ogni tanto  in mezzo  alla  m ... ehm .. spazzatura   ci  sono delle perle  e  delle belle iniziative  culturali  .   Ciò che mi piace  di lei   è che    affronta , come de  andrè ma  senza  alcool  e tabacco  , ma  suonando  con altri   le  sue  crisi  d'Ansia ( ed  è un aiuto  un punto di riferimento  in quanto  ne  soffro anch'io )    Infatti  : 

(...) Avrà sognato di scappare via. Una voglia di fuga che le è rimasta addosso. Sono noti i suoi tentativi di resistenza prima dei concerti, i suoi forfait... «Suonare in pubblico è il mio problema. Più passa il tempo più amo la musica ma esibirmi continua a mettermi ansia. È un atteggiamento contraddittorio, lo so, ma è così. Daniel dice che è colpa del mio perfezionismo. Claudio Abbado, altro amico, mi ammoniva: “Ricordati che il nostro mestiere è un privilegio”. E io: “Sì, ma non necessariamente in pubblico”. La solitudine del pianista è terribile». Difatti da tempo non suona più da sola. A Lugano ha creato il Progetto Martha Argerich, laboratorio di incontri con amici e giovani talenti. «Mi piace suonare con gli amici. Mi aiutano a vincere le paure, a ritrovare la gioia di fare musica. Con Daniel è bellissimo. Lui non è mai stanco. Alla fine di un concerto se gli dico: adesso suoniamo noi due. Lui mi risponde sempre: suoniamo!».( ....)
da https://www.corriere.it/spettacoli/ del 2novembre 2016


concludo con l'articolo dela nuovva sardegna del 27\9\2018




MARTHA ARGERICH: «IO E IL PIANOFORTE...
Martha Argerich: «Io e il pianoforte infinita storia d’amore»

Stasera a Porto Cervo l’attesissimo concerto con Nakariakov «Il palco mi mette ansia, per questo suono con altri amici»di Monica De Murtas


SASSARI.
«L'ho incontrato quando ero piccola e da quel giorno non ci siamo più lasciati, col passare del tempo l'amore è cresciuto e oggi questo sentimento è ancora più forte rispetto al passato ma in modo diverso, più intimo, quasi solitario. Mi piace stare da sola con lui ma anche suonare insieme agli amici. Sì è davvero il più grande amore della mia vita». Racconta così Martha Argerich, leggenda vivente del pianoforte, l’amore per lo strumento che suona da quando aveva cinque anni ed è per lei un compagno di vita, una passione inesauribile.
Bambina prodigio, poi giovanissima stella del concertismo, Martha Argerich in questi settant'anni di carriera ha vinto premi prestigiosi e calcato i palcoscenici più importanti del pianeta, eppure, prima di ogni concerto si emoziona come fosse la prima volta. Anche stasera alle 21.30 quando Martha Argerich salirà sul palco del Conference Center di Porto Cervo l'emozione sarà palpabile e certamente non solo per la pianista, ma anche per il pubblico presente che potrà assistere all'esibizione di una delle più autorevoli interpreti della nostra epoca. «Il mio rapporto con l'ansia – spiega – mi rende sempre difficile affrontare il momento prima del concerto, è un'emozione troppo forte che ormai supero solo suonando insieme ad amici musicisti. Non mi piace salire sola sul palco anche se quando inizio a suonare tutto diventa più facile». Icona della musica classica, Martha Argerich è riuscita a conquistare una popolarità che va oltre l'ambito del repertorio classico: capelli lunghi, sciolti, presenza scenica potente la leonessa della tastiera, com'è stata spesso definita, ha raggiunto nel tempo una fama da popstar tanto che la Lego le ha dedicato un personaggio con relativo pianoforte da assemblare. «Non so come mi vedano gli altri – prosegue – certo mi fa piacere essere apprezzata dal pubblico ma io sono una persona che vive una vita normale, da sempre». Accanto alla pianista c'è sua figlia, Lyda Chen-Argerich, violinista affermata ospite anche lei del Costa Smeralda musica festival che sorride e annuisce ascoltando il racconto della madre. Riservata e schiva, Martha Argerich ama fare sorprese al suo pubblico come è accaduto martedì scorso durante il secondo concerto del festival di Porto Cervo che aveva come ospite il grande pianista italiano Pietro De Maria. Accompagnato dall'orchestra Antonio Vivaldi di Venezia diretta da Guglielmo De Stasio il pianista ha eseguito il concerto K482 di W.A di Mozart. De Maria ha poi invitato Martha Argerich (seduta tra il pubblico) a esibirsi insieme a lui in una esecuzione a quattro mani del “Ma mère l'oye” di Ravel che ha incantato il pubblico di Porto Cervo. «Sono felice – prosegue – che il Consorzio stia investendo nella cultura e in sole due edizioni abbia raggiunto un alto livello internazionale». Il festival organizzato da Consorzio Costa Smeralda e associazione Aristosseno per la direzione artistica di Guglielmo De Stasio è un evento no profit ad ingresso gratuito che vuole sostenere e divulgare la musica classica. Il grande successo dell'iniziativa, che ha registrato in ogni serata il tutto esaurito, conferma l'interesse del pubblico per il grande repertorio classico. «Anche stasera – conclude Martha Argerich – non salirò sul palco da sola ma con un amico: Sergei Nakariakov». I due eseguiranno il primo concerto in do minore
per pianoforte e tromba obbligata di Schostakovich. Il duo d'eccezione sarà accompagnato dall’Orchestra Vivaldi di Venezia diretta dal maestro Marco Zuccarini. La rassegna si conclude sabato con tre eccellenze del concertismo: Massimo Quarta, Lyda Chen Argerich e Marie Francoise Pallot.




5.4.16

A pochi metri dalla vetta si ferma per salvare se stessa e i compagni: la storia di Tamara fa il giro del mond

A pochi metri dalla vetta si ferma per salvare se stessa e i compagni: la storia di Tamara fa il giro del mondo

www.unionesarda.it  Oggi alle 15:07 - ultimo aggiornamento alle 18:09

tamara lunger
                                        Tamara Lunger
Toccare la vetta del Nanga Parbat, 8.126 metri nell'Himalaya, era il suo sogno. Ma, arrivata a un soffio dall'obiettivo, non ha esitato a rinunciarvi, mettendo da parte orgoglio e sana ambizione, per non mettere a rischio la sua vita e quella degli altri.
Fa scalpore e si prepara a diventare una storia simbolo del mondo dell'alpinismo italiano e mondiale quella che ha visto protagonista Tamara Lunger, 29enne altoatesina, reduce da una spedizione in Pakistan, sulla nona montagna più alta del mondo assieme a tre compagni, Simone Moro, Alex Txicon e Ali Sadpara.
Nella storia, delle 200 persone che hanno provato ad arrivare in cima, 60 non sono più tornate. Lei avrebbe voluto entrare nel novero delle prime. Quando invece ha compreso che rischiava di entrare nella liste delle seconde, trascinando con sé i suoi colleghi, ha detto: "Basta, mi fermo".
Per non essere un peso, per consentire a Moro e agli altri di proseguire senza preoccupazioni.
Simone Moro
Simone Moro
"Stava male, era stanchissima", racconta Moro, tornato da poco in Italia dopo l'impresa. "Siamo riusciti ad arrivare a meno di cento metri dalla vetta. Ma lei era allo stremo".
A quel punto, a -34 sotto zero e venti che soffiavano a 45 km orari, la decisione: "Ho capito - dice Tamara - che quel giorno, nelle mie condizioni, poteva costarmi la vita. Ero molto lenta, avrei rallentato tutti. Sarebbe stato un suicidio".
Così si è fermata. La vetta era lì, vicina. La vedeva. Poteva quasi toccarla. Ma ha chiuso gli occhi, ha respirato. Ed è tornata al campo base, mentre i suoi compagni, con le ultime forze, salivano verso l'ambita cima.
"Con il suo gesto ha salvato la sua e la nostra vita - spiega Moro - perché un soccorso a quelle altitudini, stravolti come eravamo, sarebbe stato impossibile.
Una decisione coraggiosa che in pochi al mondo avrebbero saputo prendere".
Una decisione che vale più della conquista di qualsiasi vetta.

26.12.12

PAGHETTE PER SALVARE "DRAGO DI MONASTERACE ( Reggio Calabria


Leggo  sulla pagina  del della  cultura  di televideo rai  del  "26/12/2012  e  poi  cercando la  news  in rete  Questa news  riportata  sotto   destinata  a rimanere  (  non ci  sono politicanti, non è morto nessuno  , ecc )  nel limbo delle news   locali  o   a perdersi  del vento 

Si sono autotassati, sacrificando la propria "paghetta" per recuperare il pavimento moseicale ellenistico, raffigurante un drago marino, scoperto nel sito archeologico di Monasterace (Reggio Calabria).Una zona tricca archeologicamente . 
Infatti   si legge  su http://www.studioconsulenzaromano.net/ << L’antica Kaulon (nei pressi dell’attuale Monasterace, Reggio Calabria) ha restituito un altro straordinario gioiello dell’arte greca che fa da pendant al famosissimo drago di Caulonia:un mosaico di 25 mq,IV secolo a.C.,raffigurante un drago inserito in un contesto naturalistico di straordinaria bellezza. >>  Come testimonia anche il libro "Guida alla Calabria greca” dell’archeologo Francesco Cuteri,autore della scoperta.Lo studioso ci accompagna in una Grecia sacra, legata alle divinità ctonie (sotterranee) e ai culti misterici. E’ da qui che vengono i draghi di Kaulon, ed è proprio questa Calabria che Cuteri invita a scoprire.Gli Artefici della campagna "Adotta il Drago" 44 studenti di Vibo Marina .Hanno già raccolto 5 mila euro ( € ) . I giovani allievi,hanno anche sottoscritto un accordo con la soprintendenza ai beni archeologici della Calabria, il Museo e il Comune di Monasterace, il cui sindaco,Maria Carmela Lanzetta, ha assegnato ai giovanissimi "archeologi" la cittadinanza onoraria. Una bella notizia insomma in quanto   i soldi  raccolti  sono  gli  
<< unici fondi attualmente a disposizione, sacrificando le loro ‘paghette’ e chiedendo sostegno a genitori e parenti. I giovani allievi >> -- secondo il  sito  di news  siculo-calabrese http://www.strettoweb.com /--  << per dare seguito all'iniziativa  che ha preso spunto dal progetto Calabria Jones, voluto dall’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, hanno anche sottoscritto un accordo con la soprintendenza ai beni archeologici della Calabria, il Museo e il Comune di Monasterace, il cui sindaco, Maria Carmela Lanzetta, ha assegnato, lunedi’ scorso, ai giovanissimi ”archeologi”, la cittadinanza onoraria, attribuita anche al sottosegretario alla Pubblica istruzione, Marco Rossi Doria. Il drago marino  ( foto   a destra  presa  da  sito  strettoweb.com  ) affiorato nel sito di Monasterace, che si trova al centro di un mosaico di 25 metri quadrati risalente al terzo secolo avanti Cristo, e’ stato scoperto nel corso della campagna di scavi condotta dall’archeologo Francesco Cuteri. ”Da molte parti – ha detto Cuteri – si fanno chiacchiere. Questi ragazzi, invece, hanno dimostrato un segno di concretezza. Hanno dato uno schiaffo alla politica che non ha mostrato la stessa sensibilita’ verso la necessita’ di finanziare queste ricerche. >> Ed ecco che  44 piccoli schiaffi sono diventati un unico, sonoro ceffone”.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...