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per l'ipocrita Diritto all’oblio dei mafiosi , la Rai spegne lo speciale Tg1 su Rita Atria

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 Stavo  finendo    il post della nuova  rubrica    settimana incom  quando alla  lettura    dell'orripilante     notizia    della  censura   sulla  morte di Rita  Atria  ( vedere  articolo  sotto   e scheda  al lato   entrambi presi da IFQ del  5 Jan 2023    )   mi  chiedo  ma  il diritto  all'oblio  può evitare  di  cancellare  \ rimuovere   ma    in questa  caso  si parla  di censurare  la  storia   e  le storie  ?   Secondo me   si    se  si  fa   come suggerito   nell'articolo    sotto  o  quando  come  nel  caso  della sentenza  Ecn isole  della   rete     contro Caradonna   si    quando  si tratta   di   fatti storici   ancora  attuali   come   quello   della   coraggiosa   e  giovane  Rita Atria                                di   Stefano Caselli e Maria Cristina Fraddosio Diritto all’oblio, la Rai spegne lo speciale Tg1 su Rita Atria Il doc di Giovanna Cucè rimosso da Raiplay. Tre arrestati per mafia negli anni 90 minacciano richieste danni per 60 mila euro Il Fatto

Io sono Rita. Rita Atria: la settima vittima di via D’Amelio di Giovanna Cucè, Nadia Furnari e Graziella Proto Marotta&Cafiero

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  Rita Atria, la settima vittima di via D'Amelio. Documenti inediti nel libro di Cucè, Furnari e Proto di Lucio Luca Il volume pubblicato da Marotta&Cafiero Editori sarà presentato sabato 11 giugno alle ore 18 a Palermo nel corso di Una Marina di libri a Villa Filippina 09 GIUGNO 2022 ALLE 19:53 2 MINUTI DI LETTURA Quel 19 luglio, in via D’Amelio, esattamente trent’anni fa, le vittime non furono sei. Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta, certo. Ma non soltanto loro. Perché a distanza di un migliaio di chilometri, in uno squallido appartamento del quartiere Tuscolano, quel giorno cominciò a morire anche una ragazzina trapanese di nemmeno 18 anni, figlia e sorella di mafiosi uccisi nella terribile faida di Partanna, che a Borsellino aveva affidato la sua vita di collaboratrice di giustizia. Si chiamava Rita Atria, il 19 luglio del 1992 capì che per lei non c’era più alcun futuro. “Io sono Rita, la settima vittima di via D’Amelio”, pubblicato da Marotta&Cafiero

ricordiamo che la mafie uccide anche gente comune non solo politici e giornalisti . Il ricordo. Rita Atria, la picciridda di Borsellino che morì 25 anni fa

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Anche un suicidio può diventare omicidio . Soprattutto quando i media e le istituzioni ( dopo averli riempiti di merda fango quando erano invita ) si geneflettono ricordando Falcone e Borsellino e di sgtriscio gli uomini delle loro scorte .Ed  in un barlumne di coscienza  e   di lucidità   anche  le istituzioni  : <<   Conosciamo tutti le vittime della strage di Via D'Amelio eppure ne dimentichiamo sempre una. Rita Atria aveva solamente la colpa di essere nata in una famiglia mafiosa»: lo scrive su Facebook il presidente del Senato Pietro Grasso (   http://www.corriere.it/cronache/17_luglio_26 /)   >>   E il caso che mi acingono a riportare oggi  da   https://www.avvenire.it/opinioni/pagine Antonio Maria Mira mercoledì 26 luglio 2017 Figlia di una famiglia mafiosa di Partanna testimone di giustizia, aveva 17 anni quando si gettò dalla finestra appena seppe della strage di via D'Amelio.