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4.3.24

le nuove paure ed i rigurgiti degli antimoderni alla vanacci

 

Le nuove paure L’italia cambierà e (per fortuna) non lo impediremo

FOTO ANSA
L’antimoderno Roberto Vannacci

L’ITALIANITÀ, BELLA PAROLA. Il duce, nella prima fase del regime, la sostanziò con la grandezza militare e culturale romana risorta col fascismo, poi, più tardi, per accondiscendenza al nazismo, la trasformò in supremazia razziale. Era italiano chi somigliava a un italiano (ariano) e, intanto, spargeva gas sulle tribù del corno d'africa. Oggi, invece, che cosa c'è di così tanto veracemente italiano, se non un tale che ha capito che è il momento di darsi alla politica tipica della “politicanza” odierna sparando slogan al ventre molle dell'incultura e dell'ignoranza sociale? Una condizione nella quale siamo precipitati più che altro per la resa delle forze che, un tempo, erano il progresso: quello fatto non soltanto di parole e di rette circolari. L'italianità. quella vera delle delocalizzazioni, delle svendite totali ai fondi esteri e dei furbi al potere che si fanno le leggine in questa democrazia farlocca fotocopiata dai piani di Licio Gelli, è proprio una réclame, un abbraccio alla "grana" padana più che al noto formaggio.

GIANFRANCO PUGNI

TRA MENO DI 30 ANNI scompariranno 4 milioni di italiani e nuovi italiani prenderanno il loro posto. Italiani d'africa, italiani neri, italiani afgani, palestinesi, turchi, armeni. Con gli occhi dell'oriente oppure no. L'italianità, come l'abbiamo conosciuta, forse adorata, sicuramente vilipesa quando nella storia travagliata del Novecento si è trasformata nella tragica macchina da guerra durante gli anni del fascismo, è destinata a essere revisionata, come

succede alle parti dei motori che subiscono il peso degli anni. L'identità, la storia, la memoria, la lingua, la cultura sopravviveranno alle nostre fobie, ai processi mentali di chi teme la fantomatica sostituzione etnica, che è altro non è che la parola d'ordine, un messaggio in codice per provare a introdurre sistemi moderni di segnalazione razziale. Il clima (le ore di sole e quelle di pioggia), sta cambiando il mondo, e con il clima cambierà la natura, e la dimensione dei laghi, dei mari, delle foreste subiranno il peso del cambio. La demografia certificherà le altre dimensioni, quelle di coloro che abiteranno la Terra. È un processo da governare ma non da ostruire. Perciò tutti i richiami alla difesa dell’identità sono recessivi, anti-moderni, conservativi, destinati a soccombere di fronte alla realtà più forte di qualunque demagogia.

16.12.18

il vero antifascismo e la vera lotta contro il fasismo ops fascismi passa per il rispetto delle persone. il caso della maifestazione contro il film red land -rosso d'istria a triseste




















































posso capire le contestazioni al film ed alla mitizzazione della vicenda della povera Norma ed l'uso strumentale che ne viene fatto della sua vicenda . E vero fu una fascista, esponente della gioventù universitaria fascista figlia di Giuseppe Cossetto segretario del fascio del Comune di Santa Domenica di Visinada e già podestà di quel comune. Uccisa non si sa bene da chi (se da partigiani italiani o jugoslavi). La sua morte venne “vendicata“ e con la fucilazione di 15 partigiani da parte dei tedeschi".ed In memoria della studentessa nacque nel 1944 a Trieste il Gruppo d'Azione Femminile "Norma Cossetto", l'unico reparto paramilitare fascista femminile della RSI[19], alle dirette dipendenze del Partito Fascista Repubblicano .
Ma   questo  volantino dimentica   che Nel 1949, l'allora rettore dell'Università di PadovaConcetto Marchesi,(un comunista  ortodosso  filo staliniano  )e il consiglio della facoltà di Lettere e Filosofia, proposero la laurea ad honorem per Norma Cossetto  .  
Cari compagni   sia   che  fosse   fascista   in  buna  fede o  per  convinzione  o  per legame  familiare  mica   è semplice  quando  si  è cresciuti  in una famiglia  fascista   ed  in piena  dittatura  infatti  era  nata  nel  1920    e  crebbe  in piena  dittatura  senza  nessun " contradditorio  " in quanto  il regime  fascista   cone le  sue  leggi aveva  rimosso   tutte le  voci     e  gli scritti  no allineati    e  contrari  .   farsi una  idea  autonoma  da  condizionamenti  .E poi date  ragione   ai  suoi aguzzini   slavi o italiani    che    fossero  .  
Sappiate,  caro copagni    che  il  vostro scritto ,  sopratutto  la  1  parte  mi   fa   venire  sempre  più la  curiosità   di vedere  ( anche  se    sò  già     che  certi film  saranno  a senso unico    e poco  oiettivi  )  il flm  red  land   tanto  da  voi  stroncato   

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emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...