.Va bene che il sever di fb abbia bisogno di spazio ma perchè 1 ) non avvisare per poter dare tempo di salvare i ricordi ? 2) come mai invece ci sono ancora online pagine, gruppi ed eventi passati anche d'anni ? Rporto senza ulteriori commenti perchè due parole sono poche ed è una è troppo questa storia qui sotto
la pagina che
raccontava la lotta contro il cancro della ventenne. Mamma Margherita
amareggiata: «Ci hanno privato dei ricordi di nostra figlia»
di Davide Vicedomin.
cUDINE. Giada Scorza non c’è più. E con la sua morte è scomparsa anche
la pagina facebook da lei stessa creata che raccontava la lotta contro
il male che l’aveva colpita quando era poco più che adolescente.
Una decisione quella presa dal social network che sarebbe avvenuta
dall’oggi al domani, stando a sentire i familiari della ragazza di
Sant’Osvaldo, «senza alcun preavviso e che ora rischia di far perdere
tutti i ricordi di mia figlia», dice amareggiata la madre Margherita.
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Raccontava la sua battaglia a più di 8 mila amici su Facebook Aveva posato da modella per fare coraggio a tutte le malate
Il giorno dopo la morte di Giada sulla pagina “Giada Scorza, lotta di
una guerriera sorridente” seguita da diecimila fan, in tantissimi
avevano espresso il cordoglio per la scomparsa della ventenne.
Il fratello Kevin aveva chiesto di diventare amministratore della
pagina inviando una lettera a Facebook «in modo da proseguire gli sforzi
fatti da nostra figlia. Facebook era diventato il suo mondo – spiega la
mamma –. Comunicava con la gente e incoraggiava chi era nelle sue
stesse condizioni. Lì c’erano tutte le sue memorie. Volevamo prendere
questa eredità e portarla avanti in suo ricordo».
Ma improvvisamente è calato il buio. «Prima è apparsa la scritta “Il
ricordo” – spiega Margherita – e poi è stata tolta la pagina, mentre è
rimasto il profilo personale».
«Tutti i suoi sacrifici sono stati buttati via», dice la madre di
Giada, che, però, non vuole darsi per vinta. Anzi. Insieme ai familiari
si è recata dalla polizia postale e tramite la nipote Marzia, che fa
l’avvocato, ha scritto a Facebook «ma non abbiamo avuto risposta. Noi,
invece, pretendiamo una spiegazione».
E lo pretendono anche le oltre mille persone che si sono mobilitate sempre sul social network.
È stata infatti aperta una pagina in cui si fa appello
a
ripristinare il profilo pubblico della giovane «altrimenti – avverte
Margherita – inviteremo tutti gli amici di mia figlia ad abbandonare il
social».
«La gente – aggiunge arrabbiata – vuole sapere ora. Non tra un mese».
Anche perchè il 2 luglio nel locale gestito dal padre a Pradamano verrà
organizzato un mega evento in ricordo di Giada « al quale saranno
invitati tutti i suoi fan»..
«Ci hanno avvisato – conclude la madre – che cancellare la pagina e non
rispondere è una prassi di Facebook, ma almeno potevano avvisarci. Così
facendo è come se mia figlia fose morta due volte. Se è necessario
dimostreremo anche che c’è un certificato di morte che attesta che mia
figlia non c’è più e che abbiamo intenzione di raccogliere l’eredità.
Vogliamo indietro i suoi dati personali. Le sue foto. È tutto quello che
ci resta della nostra amata figlia».