sempre sulla cancell culture leggi
il nostro post : << ostracizzazione del dissenso il caso di varoufakis per Gaza ., cancel culture o non cancel culture sulle : scritte, monumenti, nomi di vie, cittadinanza , ecc del fascismo >> è il secondo articolo
( Gregory Bateson )
Un inferno, come nella Divina Commedia. È un caso che infiamma anche la politica quello dei due studenti musulmani di terza media di Treviso esentati dallo studio della Divina Commedia di Dante, che potrebbe risultare offensiva per chi abbraccia l'Islam. Sulla decisione, presa dal prof all'insaputa della dirigenza scolastica, si è scatenato un putiferio (a senso unico): tutti contro lo zelo eccessivo dell'insegnante. Perchè la dispensa da Inferno, Purgatorio e Paradiso non è arrivata dopo una protesta; è stato il professore a scrivere ai genitori dei due ragazzi, chiedendo se c'erano problemi nell'affrontare con i loro i figli l'opera a sfondo religioso del grande Alighieri. Le famiglie hanno risposto che andava evitato. Siamo alla follia .
Ora Non è la prima volta che la Divina Commedia è oggetto di controversie a scuola e non qui i precedenti . Recentemente In Olanda e Belgio l’opera è stata addirittura ritradotta per non offendere i fedeli musulmani, eliminando il nome di Maometto dal XXVIII canto dell’Inferno. ( sotto al centro i versi 22-45 )
da Inferno Canto XXVIII - La Divina Commedia weebly.com |
sempre secondo https://sapere.virgilio.it/scuola/mondo-scuola/il-caso-della-divina-commedia-censurata-in-una-scuola-a-treviso
Tutto è iniziato quando in classe è arrivato il momento di affrontare Dante Alighieri ed i suoi scritti, partendo da quella che è ritenuta uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale: la Divina Commedia. Come raccontato da ‘Antenna Tre Nordest’, prima di addentrarsi nello studio del poema, l’insegnante ha invitato gli studenti che non seguono l’ora di religione [ cosa caspita c'enmtra con il rogramma di Letteratura italliana se uno\a persona segue l'ora di religione o meno ] a scrivere sul diario una nota con la quale chiedere ai genitori di esprimersi sull’opportunità che i loro figli affrontino o meno lo studio della Commedia e di altri componimenti che abbiano riferimenti religiosi. Alla lezione successiva, è arrivata la risposta delle famiglie: 2 di queste, di religione musulmana, hanno comunicato all’insegnante la loro contrarietà. Pertanto, i ragazzi sono stati esonerati dallo studio dell’opera massima di Dante Alighieri, che racconta il suo viaggio immaginario attraverso l’inferno, il purgatorio ed il paradiso. Gli studenti che non studieranno la Divina Commedia faranno lezioni parallele su Giovanni Boccaccio, e su questo verranno interrogati, mentre il resto della classe sarà sottoposto a verifiche sull’opera dantesca.
Negativo anche il parere degli scrittori Rita Monaldi e Francesco Sorti, che definiscono un autogol preferire Boccaccio, che «è molto più difficile da digerire, immorale anche dal punto di vista islamico», a Dante che «era inclusivo» e «lascia a porta aperta ai pagani». L'unica In difficoltà pare soprattutto la preside dell'istituto Felissent, che si è chiusa in una riunione fiume. «Sto cercando di chiarire cosa sia accaduto - ha detto Francesca Magnano - Di certo è un errore dire che c'è stato un via libera, io non sapevo nulla di questa storia e sto cercando di fare chiarezza con i docenti coinvolti». concludo che l'alternativa proposta loro di sostituire Dante con Il Decamerone di Boccaccio è ridicolo, è un autogol assoluto. Perchè se ben ricordo dai miei studi di letteraratura italiana lo stesso Boccaccio in fin di vita si è pentito del Decameron e lo ha disconosciuto, ha avuto una forte crisi di coscienza e questo dovrebbe suggerire qualcosa. È molto più difficile da digerire, immorale anche dal punto di vista islamico. Dante lascia invece a porta aperta ai pagani. È del tutto insensato rifiutarlo e ignorare questa sua grande apertura.Infatti Nel canto XX del Paradiso Dante si stupisce della salvezza dei non cristiani Traiano e Rifeo (Traiano in vita aveva addirittura perseguitato i cristiani). Già nel canto precedente, il XIX, aveva posto la questione della salvezza degli appartenenti a un'altra religione" ricorda Rita Monaldi. "Se il problema è Maometto all'Inferno, Dante pone all'Inferno (tra gli ignavi) anche Papa Celestino V, che è stato canonizzato . <<Allora i cattolici dovrebbero rifiutare di studiare la Divina Commedia?" sottolineano Monaldi & Sorti che in alcune scene del secondo volume della loro trilogia mostrano Dante discutere animatamente di questa questione. Mala tempora currunt