La Sacra Rota annulla le nozzee lo Stato si adeguaFa discutere una sentenza della Corte d'Appello di Bologna, che ha ritenuto nulli anche gli effetti civili del matrimonio tra due giovani di Parma, perché la donna si era sposata in chiesa nonostante fosse atea
DI LORENZA PLEUTERILa Sacra Rota annulla le nozze e lo Stato si adegua Se la sposa è atea, e non ha mai nascosto al fidanzato di non credere nel sacramento, sono nulle le nozze religiose. Non solo. E' nullo anche il matrimonio civile, per "simulazione totale" della coniuge e "divergenza tra volontà e dichiarazione".Sta facendo il giro dei siti giuridici, e dividendo i commentatori, una recente sentenza
della Cassazione basata su un caso emiliano. Due giovani della provincia di Parma, lei classe '71, lui classe '70, si sposarono in chiesa, nel 1996. La storia d'amore non durò a lungo. Nel 2005 la Sacra rota annullò le nozze, e nel 2009 la Corte d'appello di Bologna dichiarò l'efficacia della sentenza ecclesiastica, ritenendola non contraria all'ordine pubblico.La decisione è stata oggetto di ricorso. La sposa ha simulato la fede cattolica, ma non il consenso agli effetti civili del matrimonio (con tutto quello che ne deriva, come per esempio gli alimenti, in caso di divorzio). Motivazioni respinte. Quelle nozze è come se non ci fossero mai state, nè per la Chiesa nè per lo Stato.
ma che razza di chiesa e che razza di stato è questo o ?Dio non ci ha insegnato ad aver rispetto della gente ? che fine hanno fatto quei valori , quelle battaglie per la laicità ? Posso capire che magari avrà commesso un peccato e quindi << Se la sposa è atea, e non ha mai nascosto al fidanzato di non credere nel sacramento, sono nulle le nozze religiose. >> Ma che sia << nullo anche il matrimonio civile, per "simulazione totale" della coniuge e "divergenza tra volontà e dichiarazione >> mi sembra abberrante e sconfortante oltre che assurdo e mancante di rispetto verso chi non crede
La seconda provenite dalla nuova sardegna online del 1\1\2014
Olbia, sui manifesti i volti degli alluvionati, ma il Comune li strappa
Una mostra estemporanea ideata dall'artista Gianluca Vassallo è stata allestita nella notte. Ma le istantanee sono state rimosse dopo qualche ora perché affisse abusivamente in spazi non autorizzati
OLBIA. Durante la notte alcuni giovani hanno affisso foto con visi di alluvionati che hanno perso i propri beni in vari rioni di Olbia per ricordare la tragedia vissuta. Una mostra estemporanea ideata dall'artista Gianluca Vassallo. Ma le istantanee sono state rimosse dopo qualche ora perché affisse abusivamente in spazi non autorizzati. Il progetto era teso a mostrare una ventina di manifesti con le
foto di cittadini colpiti dal nubifragio, nessun intento speculativo né la richiesta di qualcosa: solo la muta testimonianza di chi ha perso tutto, foto che intendevano sollecitare un dibattito fra la popolazione per quanto accaduto nella città gallurese. Ma l'iniziativa non era autorizzata e, così, le foto esposte pubblicamente son state rimosse. Iniziativa e successivo intervento della società di affissione sono state commentate e stigmatizzate anche sui social network come Facebook e Twitter da numerosi interventi.
Ora mi chiedo se il comune o chi per loro ha paura del ricordo per le morti dovute alle illegalità ( leggi abusi edilizi , demolizioni mai eseguite , , licenze facii , ecc , sacco edilizio , ecc o manifesti elettoriali e pubblicitari abusivi ) o fissazione quando gli fa comodo per la legalità ?