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22.8.19

se anche un family day come Mario Adinolfi usa il corpo non il suo ma quello della moglie per rispondere alla Boschi intervernndo nell polemica fra lei e salvini siamo alla frutta

  di cosa  stiano parlando  
  della polemica     tra M.Elena Boschi ed omaso Montanari    su come   l'uso del corpo generi  sessimo  .  qui https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2019/08/salvini-vhs-boscjhi-la-boschi-le-mummie.html la  vicenda 



sfogliando  uno dei tanti aggregatori di news  ho trovato     questa   del  

https://www.ilmessaggero.it/politica/  di  Martedì 20 Agosto 2019


Foto Boschi, Adinolfi le risponde con il selfie della moglie: è sfida tra sexy bikini



Foto Boschi, Adinolfi le risponde con il selfie della moglie: è sfida tra sexy bikiniÈ guerra tra scatti in bikini tra Maria Elena Boschi Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia, che ha pubblicato su Facebook una foto della moglie, Silvia Pardolesi, in risposta a quella pubblicata nei giorni scorsi da . Continuano le provocazioni sui social a suon di foto e selfie. Dopo la risposta della Boschi a Matteo Salvini (foto in  pubblicata su Instagram al mare in compagnia di alcune amiche), nella serata di ieri Mario Adinolfi ha pubblicato una foto della moglie in costume. Adinolfi ha commentato la foto con queste parole: “Comunicato stampa della presidenza nazionale del Popolo della Famiglia sulla attuale crisi di governo: Maria Elena Boschi nun te temiamo”.


Sotto la foto si sono susseguiti molti commenti. Qualche utente approva la scelta della foto scherzandoci su: “Il primo post degno di nota sul tuo profilo. Dai, ci sono segni di miglioramento. Confido in te”. Altri utenti, invece, non approvano e rispondono piccati: “Di cattolico hai solo le fesserie con cui ti riempi la bocca”. Ma  quelli    più  belli   sono ques'ultimi




2019-08-20 17:32:01
io non metterei mia moglie in mostra. roba da cuckold

2019-08-20 20:43:10
più che altro roba da cretini...

2019-08-22 13:24:48
ma tua moglie che deve fare quello che dici tu o quello che vuole lei ?


Ora  Lo so che  dovrei smettere di   <<  ascoltare   chiunque  ogni lamento   (   cit  ) >> e mandare   certe    persone    a  fncl   sopratutto quelli che   seguono     come automi   e anziché criticamente  ( questi ultimi  anche  se  diversi da  me  sono i miei preferiti    , quelli con cui  vado  più d'accordo anche  se   con divergenze  nel percorre  la  strada    della  vita  )  che predicano bene ma  razzolano   male  citando  ad minchiam     tali canzoni (   o meglio strofe  di canzoni )  ed  autori  su  cui  nella maggior  parte  dei  casi  ci spuntano sopra  

(... ) Così una vecchia mai stata moglie
Senza mai figli, senza più voglie
Si prese la briga e di certo il gusto
Di dare a tutte il consiglio giusto(... ) 

Risultati immagini per il senso del pudore oggi non è più comune
  e senza  contestualizzare   e   vedendo  a differenza     da  ciò che  all'epoca    era  trasgressione  \  rottura  schemi    ed   oggi   che  ha  perso diventando  nella maggior  parte  dei casi conformismo  e convenzione per  arrivare  in moli   casi  all'esibizionismo gratuito  .

Quindi   non è   questione    d'essere  come dicevo   qualche   tempo fa  bacchettoni   e censori ma  di  buon senso  e  d'avere  un senso del pudore   .
Infatti    non si risponde , questo  è  quello che  vuole dire  Montanari  (  vedere  link precedente  )  ad  atteggiamenti  da  maschi  allupati ( metaforicamente  😆😇  o  commenti  sessisti  abbassandosi  a loro livello  ma  un po'  di pudore    .....    anche   nel trasgredire  e nel  rispondere  la stessa cosa  vale  per  Mario  Adinolfi ( e  simili  )  una  delle poche  persone  che   ho eliminato dai contatti  , perchè  insieme  a  L.M  che  ancora tengo fra  i contatti anche  se  con post  nascosti   visto che la  conosco da quando    è nato  il blog  ,   troppo diverso e carico d'odio .
Allora  come rispondere    ?  i  sistemi  sono   :   il silenzio e  l'indifferenza    tanto   Salvini    scrive o dice  una minchiata ...ehm... fesseria   o al giorno  pur   di rimanere  sulla  cresta   dell'onda   del  potere  .,   con una faccina   \ gif    sorridente  . Io avrei  usato il primo metodo  . Cosi    la storia  si sarebbe   sgonfiata subito    evitando  di riemoire i media ed i social  di   una  polemica  che   sa  da bega  di pollaio   e  ci  saremo evitati    di leggere  l'intervento    di  un politico fallito    o di cui   Si può scrivere un libro intero su uno zero a cui si farebbe troppo onore liquidandolo con una riga.(Karl Kraus)


18.11.18

ma il senso del pudore esiste ancora ? il caso delle pubblicità sessiste e il cambio di una foto lapidaria perchè la morta è troppo " svestita "


Io non lo so cos'è il comune senso del pudore  : <<   lo sapevamo 50, 60 anni fa. Oggi non lo sappiamo più. È tutto da ridefinire.  >>Marta Boneschi autrice de Il comune senso del pudore ( copertina al lato ) . visto s'alternano spinte  :  " pudiche " quella avvenuta di recente   dove una ragazza    mussulmana   barbaramente  uccisa  dai parenti perchè  vuole vivere come  gli occidentali  .Ora viene " uccisa   " una  seconda  volta  anche da   morta   per  il  un  modo  di pensare  troppo    pudico  del   fratello   che    ha   fatto togliere   la  foto dala  lapide   perchè   : toglie la foto dalla tomba: "Troppo scoperta ".
La  seconda   troppo "  spinta  "    di certi manifesti   pubblicitari   troppo  sessisti   e  pieni di  luoghi comuni   \ stereotipi  sull'altro sesso  . 
Quindi   il senso  della decenza ( come si diceva  un tempo  ) e del pudore    sta nel  mezzo  . Ma  per  poterlo usare avere  \  formarselo   dobbiamo capire   e conoscere  come   s'era  prima . Consiglio    quest'altro  bellissimo  libro , su   ''Gli italiani e il senso del pudore, tra libertà e ordine pubblico'' di Liliosa Azara, docente di storia contemporanea e storia delle donne,  I sensi e il pudore. L'Italia e la rivoluzione dei costumi (Donzelli) racconta i cambiamenti del senso del pudore in Italia fino al fatidico 1968. Data emblematica, nel suo racconto, è l'anno 1954 quando - per la prima volta - apparve nelle cronache il termine "ragazza squillo" (traduzione dell'inglese "call girl"). Erano gli anni in cui si combattevano due concezioni della pubblica decenza, in termini però prettamente maschili, in particolare nel dibattito sulle case chiuse. In pochissimi, come la senatrice Merlin, consideravano il punto di vista femminile.





Ora    dopo questo  lungo  spiegone    veniamo  ai  fatti    .  
Iniziamo dal  primo fatto   che sembra   una  storia  d'altri tempi " prima  dei pc  "  dove  bastava  avere  le spalle  scoperte   per  passare  delle ....  scostumate 


Brescia, non c'è pace per Hina Saleem. Il fratello toglie la foto dalla tomba: "Troppo scoperta "


Hina Saleem e la sua tomba

La ragazza pakistana era stata uccisa dal padre nel 2006 perché voleva vivere all'occidentale. Un misterioso benefattore aveva realizzato una lapide per lei, ma il fratello ha tolto la foto in cui è in canottiera: "Ne metterò un'altra" [...] da https://milano.repubblica.it/cronaca/2018/11/17/
Una storia \ vicenda di quando la religione viene interpreta in maniera fondamentalista , fanatico e cretino secondo me . Sembra una storia avvenuta nellaultra cattoliccissima italiana degli anni 50 e che vide come dice questo articolo riportato sotto



Scalfaro: la leggenda dello 'schiaffo' a signora in decolte'
Il caso del 'prendisole' sulle cronache del luglio 1950

Ansa 29 gennaio, 14:24

Oscar Luigi Scalfaro


ROMA
Oscar Luigi Scalfaro fu protagonista il 20 luglio del 1950 di un episodio che fece molto scalpore sulle cronache dell'epoca, il famoso "caso del prendisole". Il fatto ebbe luogo nel ristorante romano "da Chiarina", in via della Vite, quando insieme a due colleghi di partito, ebbe un alterco con una giovane signora, Edith Mingoni in Toussan, da lui pubblicamente ripresa in quanto il suo abbigliamento, a suo parere, era sconveniente poiché ne mostrava le spalle nude.
Secondo alcune ricostruzioni dell'epoca, la signora si sarebbe tolta un bolerino a causa del caldo e Scalfaro avrebbe attraversato la sala per gridarle: E' uno schifo! Una cosa indegna e abominevole! Lei manca di rispetto al locale e alle persone presenti. Se è vestita a quel modo è una donna disonesta. Le ordino di rimettere il bolerino!. Sempre secondo alcune ricostruzioni, il futuro presidente della Repubblica avrebbe dato anche uno schiaffo alla signora, cosa che Scalfaro ha sempre smentito definendola una "leggenda". Sicuramente uscì dal locale e vi rientrò con due poliziotti. La vicenda finì in Questura dove la giovane donna, tra l'altro militante del Movimento Sociale Italiano, lo querelò per ingiurie.

ed estreme come  questa


 da https://milano.repubblica.it/cronaca/2018/11/17/

L'olio per motori con la ragazza in lingerie: polemiche per la pubblicità sessista a Milano

La maxi affissione è apparsa in viale Forlanini. La protesta con il Comune, che anni fa ha varato un regolamento contro i manifesti offensivi e volgari


L'olio per motori con la ragazza in lingerie: polemiche per la pubblicità sessista a Milano
la  pubblicità contestata  


Un olio per motori pubblicizzato su maxi cartelloni con una donna in body e posa ammiccante accanto a una macchina. Ancora polemiche, a Milano, per una pubblicità sessista: una delle tante che, periodicamente, compaiono su muri e spazi per affissioni e che, puntualmente, vengono criticati per l'accostamento tra foto di donne poco vestite e prodotti di vario genere.




A denunciare il nuovo cartellone  ( proma  foto sopra  )  apparso su viale Forlanini - la strada che porta all'aeroporto di Linate - è la pagina Facebook 'La pubblicità sessista offende tutti'. Che, oltre a stigmatizzare la scelta dell'azienda napoletana di oli lubrificanti per auto - commenta: "Complimenti al Comune di Milano : non dimentichiamo che aziende e pubblicitari possono fare questo perché c’è qualcuno che dà le concessioni".  Ci si  ricorda ---  sempre  repubblica  ---  il casi di  Pandora, il dietrofront dopo le polemiche: nella nuova pubblicità banditi gli stereotipi



Tra i commenti al post ce ne sono diversi che tirano in ballo direttamente il Comune di Milano che, già da qualche anno, ha approvato un regolamento per evitare pubblicità volgari e offensive negli spazi pubblicitari del Comune. Infatti, tra quanti invitano a chiamare gli uffici di Palazzo Marino per protestare, c'è anche chi si rivolge direttamente a Diana De Marchi, consigliera comunale del Pd e presidente della commissione Pari opportunità. Che già era intervenuta un anno fa per una pubblicità di un noto marchio di gioielli considerata offensiva da alcune donne e che subito risponde: "Cerco di capire se questo spazio è del Comune: purtroppo possiamo intervenire solo in quel caso".



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