stranezze sessuofoibiche Una donna nudae in pose allusive in pubblicità fa vendere, una donna che allatta fa scandalo.



lo so che la news che riporto sotto è , vista la velocità dell'informazione , vecchia ( infatti risale al 27\10\2018 ) ma a riportarmela alla mente è questa recente slide di ( una delle tante sinergie \ colegamenti con altri albatros \ compagnidistrada )






ed il libro   libro "Il comune senso del pudore "   ( copertina  sotto  )  di  Marta Boneschi edizione Il Mulinopresenta ieri a quante storie di Augias su rai 3
Risultati immagini per il senso del pudore oggi non è più comune



la  rendo  attuale





Mamma allontanata dalla piscina: «Qui è proibito allattare»

La donna invitata ad andare nello spogliatoio. «Ma la legge lo permette, non si fa nulla di male»


Mamma allontanata dalla piscina: «Qui è proibito allattare»
shl’ho accompagnato io». Marta arriva in anticipo per preparare il piccolo, e prima dell’inizio del corso si siede su una panca a bordo vasca. Mancano ancora alcuni minuti alle 16, il bimbo ha fame - è stato abituato all’allattamento su richiesta - così la mamma scopre un seno e lo fa poppare. «A quel punto si è avvicinata una donna sui 50 anni, che lavora in palestra, chiedendomi di andare in spogliatoio perché non potevo allattare lì».
Marta è sconcertata. Chiede il motivo di quel divieto. Si sente replicare: «Qui siamo in un club privato, c’è un regolamento da rispettare». A sua volta, la mamma fa notare che la legge italiana lo permette. Ma la dipendente della piscina insiste, domandando le generalità. Solo l’intervento dell’insegnante di nuoto mette fine alla discussione. Marta non si arrende e successivamente chiede di parlare con la direttrice. Ci riesce il lunedì successivo e l’unica soluzione che le viene prospettata è un cambio di turno dell’addetta. «Mi è capitato altre volte di sentirmi rimproverare per le poppate in pubblico, ma non con così tanta ostinazione».
Ha scelto così di rivolgersi allo «Sportello di sostegno contro le discriminazioni» dell’associazione Woodoostar, un aiuto alle mamme a cui viene impedito di allattare in pubblico. «L’abbiamo messa in contatto con il nostro avvocato - spiega la responsabile Raffaella Sottile, 36 anni - per una consulenza legale gratuita». Poi sarà Marta a decidere cosa fare. «Le segnalazioni ci arrivano da alberghi, ristoranti e anche da sale d’aspetto degli ambulatori». Nel 2017 lo sportello, nato da una campagna lanciata l’anno prima sul portale change.org per le poppate in qualsiasi luogo, ha condotto un’indagine con questionari anonimi sul tema. Risultato: il 36,5 per cento di chi ha risposto ritiene che sia più appropriato allattare tra le mura di casa. «La società accetta la donna nuda nelle pubblicità - conclude Sottile - ma non il seno scoperto di una mamma. C’è ancora molto da fare per abbattere il pregiudizio».

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