LE ' notizia di oggi che il Codacons ha chiesto provvedimenti per la canzone che sta spopolando ovunque sulla rete Espresso macchiato . Ricordo di un brano di Alberto Fortis che cantava ...vi odio voi romani... eppure non risultano prese di posizione, forse questo brano fà più scalpore perché anche se in maniera stereotipata dice una qualche verità sull'Italia e il suo popolo escludendoovviamente la parte onesta che sopporta mal volentieri. L’espresso macchiato diventa un caso. Infatti secondo il quotidiano.net << Non sono stiamo parlando della classica tazzina di caffé italiano (in questo caso con l’aggiunta di un goccio di latte) ma della canzone del artista estone Tommy Cash che porterà all’Eurovision song contest 2025 (il festival della canzone europea) la sua “espresso macchiato”.E mentre sui social divampano le polemiche sul brano ritenuto da molti irridente se non irrispettoso nei confronti degli italiani (il cappuccino macchiato stereotipo sulla stregua “mafia, pizza mandolino”), il Codacons ha deciso di inviare un ricorso all'European Broadcasting Union (Ebu), organizzatore dell'Eurovision Song Contest. "Ferma restando la libertà di espressione artistica che deve caratterizzare eventi come l'Eurovision, non possiamo non sollevare dubbi circa l'opportunità di far partecipare in una gara seguitissima dal pubblico di tutto il mondo un brano che risulta offensivo per una pluralità di soggetti", spiega il Codacons.>>
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
19.2.25
Espresso Macchiato di Tommy Cash, dalla polemica social alle carte bollate del codacons che chiede European Broadcasting Union (Ebu), organizzatore dell'Eurovision Song Contest. di cancellarla dalla lista
10.3.24
ancora a saperlo sei Nicola Gratteri: “Ora le mafie comunicano con Tik Tok”
niente di nuovo sotto il sole nelle parole di #nicolaGratteri . ma è sempre bene precisarlo anche se ormai la mafia è diventata stato e anche i politici consumano droga . Ma ipocriticamente la combattono con il proibizionismo e la repressione , no intervenendo con politiche sociali per ridurne l'uso e il consumo
da the social post del 10/03/2024 16:47
Nicola Gratteri: “Ora le mafie comunicano con Tik Tok”

“Le mafie oggi utilizzano i social per fare proseliti tra i più giovani. Come fanno gli influencer”. Così il magistrato Nicola Gratteri intervistato questa mattina a “Timeline”, rubrica settimanale di Rai3. Il procuratore capo di Napoli, che ha da poco pubblicato un nuovo libro (“Il Grifone”, Mondadori) scritto con Antonio Nicaso, ha risposto con la consueta schiettezza alle domande. Come a quelle sulla diffusione delle sostanze stupefacenti riscontrata sul territorio.E’ di questa settimana la notizia che la cocaina è tra le polveri rilevate dalle centraline per l’inquinamento a Roma: per Gratteri non c’è da stupirsi. “Anni fa nelle analisi delle acque dei fiumi Tevere e Arno si trovarono tracce consistenti di cocaina, e che oggi si riscontrino nelle polveri non è una novità. Del resto l’aumento di tossicodipendenti in Italia e in Europa è continuo e sono in aumento le morti da infarto di 40-50-60enni per l’uso di cocaina”. L’anomalia è invece sull’impatto sociale delle tossicodipendenze sulla cittadinanza, molto minore rispetto agli anni 70-80 del secolo scorso.
“Prima c’era l’eroina a far paura, oggi la droga fa meno impressione e nessuno ne parla perché non c’è l’ago: anche l’eroina si sniffa”. Ma sulla rilevanza relativa, se non proprio della sottovalutazione, del fenomeno droga sulla popolazione italiana Gratteri intravede mutamenti. “Sono preoccupato – spiega il procuratore – perché a fine anno arriverà anche da noi, in modo significativo, il Fentanyl. Negli Stati Uniti sta provocando più morti della guerra in Vietnam ed è stato il secondo argomento di confronto tra Biden e Xi Jinping quando si sono visti. Arriverà anche in Europa e bisogna attrezzarsi, ma è difficile da contrastare perché è una droga sintetica”.
Le mafie parlano attraverso i social
Proprio in relazione alle comunicazioni su argomenti sensibili, come sono quelli legati alla tossicodipendenza, il magistrato non tralascia i riflessi delle azioni che la criminalità sfrutta attraverso i social. Ricorda Gratteri: “Nella seconda metà del Novecento le mafie utilizzavano sia le squadre di calcio, gestendole con i loro soli e presentandosi negli stadi per avere il consenso delle tifoserie; e sia le processioni, sfilando al fianco delle autorità e facendo donazioni alle chiese locali. Erano fenomeni di esternazione del loro potere. Oggi utilizzano i social”.
Gratteri spiega che nel libro (“Lo abbiamo iniziato due anni fa e ci sembrava proiettato nel futuro, ora che è uscito è già contemporaneo”, sottolinea) si racconta come “sono stati i messicani a iniziare a comparire su Facebook, mentre in Italia hanno iniziato i camorristi. I figli dei quali mostravano le loro ricchezze. Oggi TikTok è la vetrina delle mafie, che pubblicizzano la loro ricchezza e potenza lanciando il messaggio ai giovani: ‘Vieni con noi’. E molti ragazzi pensano che quello lì possa essere il loro futuro. Proprio come fanno gli inluencer mostrando l’effimero”.
Una vita sotto scorta dal 1989
Va aggiunto che Gratteri ha una pagina Fb (“Che non curo io”) con 363 mila follower e i suoi video su TikTok sommano 97 milioni di visualizzazioni. Per la ‘ndrangheta è il nemico numero uno (ha lavorato per molti anni in Calabria, anche alla Dda) ed è accompagnato dalla scorta del 1989. “La paura? Ognuno di noi ha paura – ha risposto a Marco Carrara nel programma di approfondimento dedicato ai social media – ma bisogna imparare a razionalizzarla, a ragionarci. Fino a capire di poter convivere con la paura”.
Naturale conseguenza è l’accostamento della sua storia professionale (e non solo) a quella di Falcone e Borsellino con un commento sulle stragi di mafia del ’92: “Falcone è stato ucciso quando non si pensava che potesse essere ancora nel mirino. Mentre Borsellino è morto sapendo di morire: quando è diventato Procuratore di Palermo – ricorda Gratteri – tutti sapevamo che sarebbe stato ammazzato, lui per primo: era un conto alla rovescia. E’ questa la grandezza di Borsellino”.
10.2.23
[ ex no a san remo 4 giornata ] festival di san remo ovvietà con i soldi pubblici e la caduta dal pero della Onogu
Oltre al bellissimo elogio dei perdenti
Paola Enogu no ha detto niente di nuovo lo si vede tutti i giorni dai titoli di certi giornali . Infatti ecco come hanno reagito i principali ( a chiamarli tali ci vuole molta fantasia )
O da certe espressioni colorite ( per usare ufenismo )
ma d'altronde a volte bisogna essere ovvi ed scontati e far si che tale argomento diventi normale per gente speciale \ speciale per gente normale . ( parafrasi di una famosa canzone De andreiana )
finalmente si usa il corpo di uomo e non di una donna per una pubblicità
finalmente uno spot nel quale il corpo usato è quello di un uomo non quello della donna, come sempre accade.Obbiettivo raggiunto ma perché ...

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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
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