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10.6.23

socrate spiegato ai bambini ma anche a chi è digiuno di filosofia

  ---- Ogni nostro passo in avanti  nella  conoscenza   aumenta   anche  la  nostra  ignoranza  . Ed  ogni 

nuova  risposta  genera   nuove  domande   immergendoci ancora  più a  fondo   nel   mistero del sapere . 

--- Ma   allora  che   bisogna  fare    ? 

----  studiare  ed  imparare  dai propri errori    

----- ma ..... 

-----     rendendosi  conto  che  nessuno    sa  tutto di  tutto  anche  quelli che    vengono definiti   tutologi 

--- cioè   come diceva     non  ricordo   chi  so  di non sapere  ?

--- Esattamente  come diceva  Socrate 

20.5.21

non è mai tardi La laurea a 85 anni di Francesco Pitocco: "La mia tesi scritta a mano. La didattica online? Con i nipoti"

 

  repubblica  20\5\2021
Sarà il primo studente a laurearsi in presenza all'università di Modena e Reggio Emilia, ora che sono finite le restrizioni per la pandemia. Ci ha messo anni, dopo una frase detta da un collega dalla quale tutto è partito


Francesco Pitocco 


Ha avuto qualche problema con la didattica online, lui che ha scritto la sua tesi a mano, per poi farla copiare al computer da una stenografa. Ma Francesco Pitocco, 85 anni, domani sarà il primo studente a laurearsi in presenza all'università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) dopo la fine delle restrizioni dovute al Covid. "Sono molto contento che questo giorno sia arrivato - ha detto alla vigilia - anche se in un periodo per me molto complesso, costellato da dispiaceri e lutti: ho perso un nipote di quarant'anni e appena otto giorni fa è mancato mio fratello, il mio fratellone, colui che mi ha sempre sostenuto in questo lungo percorso, incominciato molti anni fa e che, a causa del lavoro e della famiglia, ha conosciuto un lungo periodo di stop".
L'ultraottantenne di Reggio Emilia, abruzzese di origine, ha completato il suo percorso di studi in Giurisprudenza con una tesi in diritto penale che discuterà davanti ad una commissione di 11 componenti, presieduta da Marco Gestri, docente ordinario di diritto internazionale. Relatore sarà Francesco Diamanti, ricercatore di diritto penale e da molti anni docente a giurisprudenza. Titolo della tesi: ’I soggetti responsabili nel diritto penale della sicurezza del lavoro'.
"Ho lavorato per 35 anni in una società telefonica - ha raccontato ai tanti che gli chiedono in questi giorni del suo stato d'animo - una volta un collega mi disse 'ho ragione io perché sono laureato', ci ho messo un po': mi sono iscritto, ma ho impiegato anni per arrivare alla tesi. Il passaggio alla didattica online dovuto alla pandemia, mi ha dapprima provocato un certo disagio perché ho poca confidenza con gli strumenti informatici. Devo dire, però, che mi sono subito adattato grazie all'aiuto dei miei nipoti e alla gentilezza e disponibilità dei docenti: ho affrontato due esami online e anche tutti gli incontri con il mio relatore per discutere della tesi si sono svolti a distanza. Mi sono così tanto abituato che quasi mi dispiace laurearmi in presenza".
Le discussioni delle tesi dei dieci laureandi sono in programma venerdì mattina nella sala del consiglio del dipartimento di giurisprudenza, nel pieno rispetto di tutte le norme in materia di prevenzione del contagio, e inizieranno alle 9.30 proprio con Francesco Pitocco. "Siamo particolarmente contenti - spiega Elio Tavilla, direttore del dipartimento di giurisprudenza - di tornare a svolgere gli esami di laurea in presenza. Per quanto la macchina organizzativa sia particolarmente complessa, proprio in ragione dello scrupoloso ossequio di tutte le disposizioni anti-contagio, ritengo che gli studenti e le studentesse abbiano il diritto di vivere un momento tanto importante negli spazi deputati, con tutte le emozioni proprie di questa modalità e, soprattutto, lontani dagli schermi del computer. Come dipartimento e, più in generale, come ateneo - conclude Tavilla - abbiamo sempre ritenuto la didattica online parte fondamentale del nuovo contesto pandemico: nessuno, però, ha mai ceduto alla tentazione di considerarla sostitutiva della presenza e della prossimità, modalità che continuano ad essere il punto centrale del nostro modo di intendere l'università".

 

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