Visualizzazione post con etichetta serie tv. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta serie tv. Mostra tutti i post

7.2.25

c'è bisogno o non c'è bisogno di una seconda stagione per il IL CONTE DI MONTECRISTO CON SAM CLAFIN TRAMESSO DALLA RAI ?


Nato e  cresciuto   a  cavallo  tra  le     vecchie  (  remarke  ,  spin off  , ecc  )   e le  nuove     (  remarke  ,  prequel  , sequel  ,   reboot  ,  ecc )   tecniche cinematografiche  \  artistiche  e  nuovi  generi    :  fantasy, distopic,  ecc   non sono contro  la  creatività   e il creare     qualcosa  di nuovo   anche  ispirandosi  e  o  saccheggiando      come  dice  Bob Dylan  nel   8° epitaffio (da “11 Epitaffi abbozzati”) – Bob Dylan. Note di copertina in ” The times they are a-changin”” e pubblicato in Bob Dylan – folk, canzoni e poesie – Ed.New Compton

Sì, sono un ladro di pensieri
ma, vi prego,  non un ladro d’anime
Ho costruito e ricostruito
a partire da tutto ciò che era in attesa,
come la sabbia delle spiagge
da cui si costruiscono molti castelli,
a partire da quello cui era stato dato inizio
ben prima del mio tempo
[... ] 

 da  http://www.asiablog.it/2014/05/24/bob-dylan-ladro-di-pensieri/   e per  volesse  sapere  di  più su gli altri   10    qui    su   https://it.wikipedia.org/wiki/11_Outlined_Epitaphs      ultteriori  analisi  ed   dell'opera     







e  riabolare  attualizzare     non solo  nel  cinema  e    nella  tv ,  a ma  anche   nelle  altre  opere lartistiche  letterarie   (  rimanzi   ,  racconti , fumetti  ,  ecc  )  i classici e al passato  perchè  :  il fatto è che  purtroppo  non si riesce   ad inventare  qualcosa  di nuovo  da  quasi   duemila  ani . Ma  si rimescolano solo e  carte. Ogni volta  viene  un mazzo diverso  ma in fondo   il mazzo è semre  lo stesso  . L'importante  è  non perdere la voglia di giocare  ... di sedersi al tavolo con  i fuoriclasse   ed  appprezzare ii loro stile   e soprattutto non barare  ....  . Ma   accettare  il  fatto   che le fonti   d'ispirazione   (  il fuori classe ) hanno  un inizio ed  una fine    ed una  volta   usati   non possono  essere  a  meno che  non si stravolgono   e  snaturino   usati  ancora  .  È il  caso    del  discusso   Conte  di montecrisot  andato  in onda  sulla  Rai . Infatti  si è appena conclusa   è già   c'è già voglia della seconda stagione. Si  sta  parlando naturalmente della serie tv campione d’ascolti «Il conte di Montecristo», terminata con un record di ascolti il 3 febbraio su Rai1. Ispirata all’omonimo romanzo di Alexandre Dumas, la maxi produzione italofrancese ha raccontato l’avventura del protagonista Edmond Dantès, interpretato dall’attore Sam Claflin, che dopo molti anni riesce a mettere in atto il suo piano di vendetta contro le persone che lo avevano tradito.Una volta rivelata la vera identità del Conte, Fernand Mondego si suicida per la vergogna ed il rimorso, l'amata Mercedes ed il figlio di lei Albert intraprendono una nuova vita lontano da Parigi e lo stesso Edmond si prepara ad affrontare il suo futuro. Il finale rimane insomma fedele a quello del romanzo originale, e la scelta di Albert di non combattere contro Edmond è un simbolo di possibile redenzione e di un avvenire meno caratterizzato dall’odio.Esso  s'è concluso  con un finale    ovvio e  scontato   ( ne ho parlato qui )    che ha chiuso tutti gli archi narrativi principali, ma  molti spettatori  abituati alla serie  tv  suddivise  in stagioni   si chiedono ora se ci sia spazio per un  seguito.Se ci sarà una seconda stagione de Il Conte di Montecristo, che sarebbe se  si  ragiona in  termine   di  audiens  , più che giustificata visto l'enorme successo riscontrato   Ebbene, attualmente  per  fortuna  non ci sono conferme ufficiali, anche perché a ben vedere la serie è stata progettata come una
miniserie evento che comprende l’intera storia raccontata nel romanzo di Alexandre Dumas. Per questo motivo ai bene informati appare attualmente improbabile , meglio cosi  ,  che la produzione possa prendere in considerazione uno spin-off o una continuazione con una trama originale. D’altronde, ha un senso riscoprire i grandi classici, come per l’appunto la famosa storia del Conte di Montecristo, senza modificare  e stravolgere    troppo ancor peggio aggiungere qualcosa che esula dal racconto originale.Ma  soprattutto  si  sarebbero   anche  I tempi di realizzazione  che  lo impedirebbero   momentaneamnte  , Del resto, se mai ci dovesse essere un seguito, non potrebbe mai essere in tempi brevi. Considerando infatti i tempi di scrittura di una nuova sceneggiatura, da fare ex novo senza la traccia del romanzo originale e stando attenti a non tradire    stravolgere  lo spirito del romanziere originale, più quelli di produzione e post-produzione, non è possibile ipotizzare che l'ipotetica seconda parte possa vedere la luce prima del 2026 se non addiruttura 2027, considerando anche il tempo necessario a programmare e comunicare la stessa messa in onda. Tuttavia, i dati sono stati dirompenti, e nulla vieta purtroppo   che qualcuno ai vertici di Rai Fiction inizi già a pensarci. Per quanti si sono appassionati alle vicende del Conte, insomma, non resta che incrociare le dita ed attendere. Per me   la  serie  tv   ha stabilito un ritmo narrativo ben definito e ha lasciato il pubblico abbastanza   soddisfatto. Una continuazione potrebbe essere difficile da giustificare senza stravolgere la trama originale . Infatti L’avventura di Edmond Dantès si è conclusa con il finale della prima stagione, adattando fedelmente il romanzo. Per questo motivo, una seconda stagione richiederebbe una storia completamente originale, magari concentrandosi su alcuni personaggi secondari come Haydée o Albert de Morcerf. Un’altra ipotesi potrebbe essere l’introduzione di un nuovo arco narrativo basato sul tema della vendetta o sul ritorno di Edmond in un contesto differente. Tuttavia, meglio   cosi  , l’idea di espandere la trama originale non sembra essere nei piani degli autori. Resta da vedere se il successo della fiction potrà cambiare queste premesse., Volete  sapere cosa ne penso io. Da un lato, un'altra stagione potrebbe andare oltre la storia originale di Dumas, quindi c'è il rischio di non mantenere l'integrità della narrazione e stravolgerla. Dall'altro, se fatto con cura, potrebbe approfondire i personaggi e offrire nuove prospettive. Detto questo, la qualità dell'opera   mi fa credere ce il team creativo potrebbe continuare a sorprendere ed emozionare.In sintesi: sono curioso di vedere cosa potrebbero fare! E voi ? Vorresti vedere una seconda stagione?   Sarebbe   interessante pensare a come potrebbero svilupparsi ulteriormente i personaggi e le trame. Una continuazione potrebbe esplorare nuove avventure, magari introducendo nuovi antagonisti o approfondendo le storie personali dei personaggi principali. Tuttavia, sarebbe importante mantenere l'essenza del romanzo originale di Dumas , come  è stato fatto  ,    a parte qualche  piccolo stravolgimentio  e  un finale  scontato ed  ultra prevvedibile   , rispettare i fan della storia classica. Chi vivrà vedrà 

4.3.23

Tutti contro la serie tv su Lidia Poët, dopo i critici ed i familiari dell’avvocata anche l’autrice del libro attacca: «Immagine distorta» eppure ha avuto un grosso successo di pubblico

 Leggendo le  critiche   e le  stroncature    sulla ,  per me    discreta  (  ho visto   cose  peggiori    che non ti lasciano niente   ed  sono effimere  )     serie  tv  di netflix   linda poet    in particolare      quest  articolo  di   Open mi  sono detto     : <<  ma  insomma non è piaciuta nessuno . In Italia la fantasia e l'immaginazione sui fatti i le persone storiche sembra bandita.

Mentre il potere politico mediatico \ culturale riscrive la storia vedi #10febbraio #25aprile e nessuno o quasi s'indigna o si lamenta >> Ma poi il commento sagace , che condivido , di

Gianpaolo Pio
Grande successo di pubblico, le atmosfere vittoriane stile London, Whitechapel, tutto proibito e peccaminoso, Sherlock Holmes, assenzio oppio e sesso. Ci sta, come sempre tutto, anche l'indignazione di parenti e serpenti. Sembra come per Elly Schlein, il voto popolare ribalta il voto di partito e tutti a strapparsi vesti e capelli. Potere al popolo.


 



23.6.21

Lupin di netflix una mezza delusione . vale la pena farne una terza stagione ? OCCHIO SPOILER

 





Dopo una scoppiettante prima stagione la storia di Lupin va avanti con meccanismi troppo prevedibili, si riescono ad anticipare le mosse dei personaggi prima ancora che le mettano in pratica con una facilità che lascia davvero stupiti (in negativo). Manca lo stupore, manca a differenza della prima il restare a occhi sbarrati perché non ci si aspettava minimamente quel risvolto di trama . Sembra secondo molte critiche in particolare quella di https://www.today.it/media/serie-tv manca tutta o quasi quell'astuzia che Lupin ha per carattere ma che non mostra al suo pubblico in questa seconda parte di stagione.
Il cattivo viene catturato , il figlio di Lupin viene ritrovato, Lupin stesso riesce a non essere arrestato dalla polizia, il poliziotto appassionato dei romanzi su Lupin si allea con lo stesso Assane Diop, la polizia corrotta viene scoperta, tutto è andato come doveva andare . E la serie sia secondo indiscrezioni sia alcun indizi all'intermo di questa stagione è già confermato una terza stagione, a questo punto poteva anche finire così. Infatti   farne una 3 mi sembra esagerato   visto che   come fa  notare  anche      quest  articolo  di  https://www.today.it/media/serie-tv


Non c'è alcun motivo per aspettare nuovi episodi senza neanche un cliffhanger finale nella storia. Manca anche il minimo appiglio che possa creare un hype o una minima voglia nello spettatore di aspettare l'uscita dei nuovi episodi ma questo punto, si è ben capito che Lupin altro non è che una di quelle serie tv da vedere in scioltezza quando non si sa cosa guardare, si vuole accontentare un po' tutti e non si ha voglia di pensare. Un po' come le commedie romantiche dove si sa già tutto quello che accadrà ma le si guarda lo stesso per passare il tempo in leggerezza, allo stesso modo Lupin da grande naovità Netflix di questo inverno è diventato la versione "mistery" di una classica commedia romantica. Ma, alla fine, c'è bisogno anche di questo.re rispetto alla precedente. troppo prevedibile . ma da lì a farne una 3 mi sembra esagerato . infatti

a meno che , ma non mi sembra , abbiano progetti idee originali del tipo : far saltare fuori la famosa collana ( sempre che non sua stata smembrata nei diversi diamanti dati ai complici o svenduta per ottenere i soldi usati per le varie spese affrontate nelle due stagioni ) ., decidere se proseguire la relazione con la madre di suo figlio o la figlia del suo rivale ., far sapere alla figlia del suo rivale che il conto off store con le donazioni ottenute dall concerto è intestato alla figlia del suo rivale e alla sua associazione benefica ., mettere la testa apposto o continuare la carriera di Lupin., finire in galera in maniera definitiva ., arrendersi per  il bene del figlio  . Per il momento facendo la media con la stagione precedente un bel 6.5 non gli lo toglie nessuno . Quindi per la terza serie che non so se seguirò posso dire chi vivrà vedrà

30.5.21

Il Metodo Kominsky: Il tema della vecchiaia al cinema nell' ultimo decennio. L’intelligenza nel raccontare l’ultima età della vita, dissacrandola e avvolgendola di tenerezza. Con interpretazioni sapien

 chi lo dice che le serie tv su netflix sono solo trash ? dopo la grandissima La regina degli scacchi (The Queen's Gambit) ecco una grandissima ( tre stagioni intense ) il metodo kominsky .
L’interpretazione di Michael Douglas è come sempre maiuscola (eccezionale, in tal senso, il suo monologo sulla morte), così come l’alchimia con la ritrovata Kathleen Turner: insieme, i due sono davvero irresistibili.
La sceneggiatura riesce nell’intento di approfondire argomenti delicati   (   quasi tabù  che solo poche  film e poche  serie     tv    hanno  affrontato  fino in fondo  ) come la terza età senza appesantirsi troppo, facendo un po’ di sana autoironia sullo stato dell’industria cinematografica e non disdegnando temi più contemporanei. Una  film dove   e dramma  e  comicità    si mescolano abilmente  
Infatti


viene da chiedersi << [... ]Cosa distingue la comicità dal dramma? Qual è la distanza tra i due generi? Gli esseri umani parlano, piangono, hanno paura, ridono, s’infuriano. Quali di queste cose è più importante e degna della nostra attenzione? Nessuna. Sono uguali. Non interpretiamo la comicità. Non interpretiamo il dramma. Interpretiamo la verità. Interpretate la realtà del momento. Se devi stimolare una risata, succederà. Non dovete forzarla, anzi forzarla è la cosa peggiore che si possa fare >> da https://www.taxidrivers.it/181688/serie-tv/netflix-serie-tv/il-metodo-kominsky-la-recensione-delle-sue-tre-stagioni.html Questa serie tv , in particolare gli ultimi 6 episodi della stagione conclusiva insegna che non è mai troppo tardi per sognare, per credere in se stessi, per raggiungere quell’obiettivo che si è inseguito per una vita intera. Se l’assenza di Arkin nel primo episodio dell'ultima stagione aveva fatto temere un possibile calo qualitativo e un’inflessione nella capacità comica, nelle dinamiche tra personaggi e nella resa generale della serie con il rischio di far fallire un buon progetto , la chimica tra il solito gigantesco Michael Douglas e Kathleen Turner riesce nel difficile compito di non far rimpiangere il co-protagonista originale e dona all’opera di Lorre una nuova dimensione particolarmente riuscita. E' stato capace di non rovinare una intera serie proprio nell’arco di soli sei episodi e di raccontare una commovente storia sulla terza età, sulle dinamiche di Hollywood, sulla paura di morire o di ricominciare. Una storia di rimpianti e di seconde occasioni, di amicizie indissolubili e di amori complicati, narrata con l’umorismo e la leggerezza (senza però mancare mai di rispetto) tipici di un autore come Chuck Lorre

1.5.17

L'elzeviro del filosofo impertinente

In Italia le cose non vanno e lo sperimentiamo quotidianamente.
Siamo come una nave che sta per affondare e non sappiamo più come fare per non imbarcare altra acqua e non accelerare il nostro inabissamento. Prima di rassegnarci al peggio vi suggerisco di contattare gli agenti dell'FBI Fox Mulder e Dana Scully. Chiamateli e sottoponete al loro raziocinio gli eventi nostrani classificabili come X-Files. Interpellate anche gli agenti Lilly Rush e Scotti Valens di Philadelphia e affidategli i nostri casi irrisolti. Soltanto il personale di 'Cold Case' potrà risolvere i casi più spinosi, anche a distanza di mezzo secolo. Per non sbagliare io inviterei anche Anthony Dinozzo e Gibbs di NCIS. Più sono gli esperti coinvolti e prima risolveremo i nostri drammi nazionali. Per quanto riguarda i problemi in Vaticano affiderei le indagini a Sorella Lotte Albers e a Padre Brown. Con il loro acume e la loro solida fede riusciranno ad appoggiare le politiche di cambiamento di Papa Francesco. Ho sempre avuto un debole per fratello Cadfael, monaco medievale scrupoloso ma giusto. Quasi quasi invio un dispaccio all'abbazia di Shrewsbury per coinvolgerlo nelle indagini. Ovviamente non disdegno l'intuito formidabile della scrittrice Jessica Fletcher. Per quanto mi riguarda contatterei anche i fratelli Sam e Dean Winchester. Loro due si intendono di Supernaturale, e in Italia tutto quello che la giustizia non spiega diventa un fenomeno sovrumano. Rimanendo in ambito legale perché non avvalersi della professionalità di Perry Mason o di Alicia Florrick? Oppure perché non Max Greveey? Io chiedo la verità Vostro Onore, nient'altro che la verità. Lo giuro su Francisca Montenegro!
Per la sanità, invece, inviterei la dottoressa Sydney Hansen direttamente da Providence e il Dr. Andy Brown di Everwood. Affiancherei a loro anche l'equipe di E.R e di Grey's Anatomy. Dopotutto l'ispettore Monk con la sua proverbiale ipocondria potrebbe dare una mano al cinico Dr. House. Servirebbe senz'altro la sfrontatezza di Shawn Spencer e la consulenza speciale di Patrick Jane. E le arti marziali di Walker Texas Ranger?
Con un team così sono pronto a scommettere che tutto procederà per il verso giusto. Nel frattempo mi posiziono in poltrona e assisto ipnotizzato ad una nuova puntata di 'Criminal minds'. Magari tra una pausa e l'altra mi verrà in mente qualche altro salvatore o salvatrice della patria da contattare. Tanto la verità è una scienza catodica, e dunque a cosa servono le prove processuali se non vengono poi confermate dai nostri beniamini televisivi? Prima di incontrare nuovamente Dio per strada come 'Joan of Arcadia' mi gusto una manciata di popcorn.
"Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra un attimo mi farò una birra" (Homer Simpson).
(Criap)


® Riproduzione riservata

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...