“Questo libro mi ha salvato la vita. Anzi me l’hanno salvata il libro e Lenin”.
Durante la cerimonia per le consegne della medaglie in occasione della Festa della Repubblica, Raffaele Arcella, classe 1920, presidente dell’Associazione nazionale ex internati nei lager nazisti, mostra un vecchio libro. È un volume su Lenin scritto in russo. E l’avvocato, nato a Napoli nel 1920, laurea in giurisprudenza e in lingue e letterature slave e istituzioni europee orientali, non scherza quando dice che è vivo grazie a quel libro dove è ancora evidente il segno di un proiettile. Arcella aveva il libro all’altezza del petto quando un cecchino, durante la seconda guerra mondiale, gli sparò contro. “Il proiettile si è fermato proprio dove c’è una foto di Lenin – dice l’avvocato -, avevo appena tirato fuori il libro dalla bisaccia del cavallo, per questo dico che la lettura e Lenin mi hanno salvato la vita”.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
Visualizzazione post con etichetta raffaele arcella. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta raffaele arcella. Mostra tutti i post
Iscriviti a:
Post (Atom)
quando l bullo è un prof' Obesa','Anoressica'.Roma una Scuola sciopera contro la prof bulla
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Alla fine hanno deciso di prendere il problema di petto, facendo uno sciopero, con tanto di presidio e un video per...
-
Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
-
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
-
Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...