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1.4.12

Olbia Radio Maria usata come tortura, due sorelle condannate per molestie









Radio Maria usata come tortura, due sorelle condannate per molestie
Radio Maria, l'emittente radiofonica, è stata adoperata come strumento di persecuzione da due sorelle di Olbia. 


da http://attualissimo.it/ di Francesco Ciniglio 1 aprile 2012 17:35 

Due sorelle di Olbia sono state condannate per aver fatto ascoltare Radio Maria per vendetta al proprio fratello. La notizia è veramente particolare: Radio Maria è spesso finita all'attenzione della cronaca, accumulando record di ogni sorta e scatenando polemiche, ma mai si era pensato al fatto che la radio potesse essere adoperata come vero e proprio strumento di persecuzione 
Questa particolare forma di stalking ha avuto luogo in Sardegna ed ha visto protagoniste due sorelle, che per anni hanno continuato ad infastidire il fratello. Le due donne avevano litigato con l’uomo per motivi economici ed hanno pensato di punirlo, costringendolo ad ascoltare l’intera programmazione di Radio Maria, “sparandola” a tutto volume, dinanzi al ristorante che l’uomo gestiva con la moglie.
“Il giudice del tribunale di Olbia ha condannato a 8 mesi di reclusione per stalking, Francesca e Caterina Servini.” A portare alla condanna delle due sorelle è stato, probabilmente, l’esaurimento nervoso della moglie del fratello, costretta a trasferirsi a Sassari, per sfuggire alle molestie radiofoniche delle due stalker.
Le due sorelle sono state, tra l’altro, condannate al pagamento dei danni e al rimborso delle spese giudiziarie. Le due donne pagheranno la diffusione “non gradita” di rosari, celebrazioni eucaristiche e preghiere con la galera.
Un palinsesto radiofonico sicuramente non per tutti quello di Radio Maria, specialmente se da ascoltare ininterrottamente, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. È lecito pensare che neanche il cattolico più fervente e fedele alla parola della Santa Vergine Maria avrebbe retto a 24 ore di trasmissione continuative, da ascoltare a volume altissimo, senza possibilità di tregua.
Come è facilmente intuibile dal nome della radio, infatti, l’emittente radiofonica è incentrata sulla figura della Madonna, con una fortissima attenzione verso realtà come Medjugorje e Lourdes.
Ora ci si chiede se la condanna per stalking da parte delle due sorelle, per l’ascolto forzato di Radio Maria, finirà con lo scatenare polemiche tra cattolici e laici, oltre che, l’ilarità del web sui maggiori social network, Facebook e Twitter su tutti.
Inoltre   c'è da dire che << il caso di Golfo Aranci, Olbia >> secondo http://www.fanpage.it/
Potrebbe rappresentare un importante precedente storico >> perchè a differenza dei casi di stalking precedent sempre secondo il sito  (  per l'articolo completo qui ) <<  lo strumento delle due stalker non era un classico telefono, bensì una stazione radio: Radio Maria, per la precisione. Come è possibile? Il fatto è che le due sorelle diffondevano ad ogni ora del giorno e della notte le messe e le preghiere della nota stazione radiofonica religiosa davanti al ristorante del fratello, obbligandolo a quello che, giorno dopo giorno, è diventato un vero e proprio supplizio, che ha costretto la moglie dell'uomo a cambiare casa. >> E così l'azione delle sorelle-stalker è stata denunciata. Molestie e aggressioni che hanno portato l’autorità giudiziaria alla condanna “esemplare” per le due sorelle, a cui era già stata notificato l'obbligo a non avvicinarsi alla residenza e al luogo di lavoro del parente. Risarcimento dei danni morali e fisici, pagamento delle spese giudiziarie sostenute dalle vittime, e soprattutto una condanna ad otto mesi dietro le sbarre, << dove le due donne avranno tutto il tempo per ascoltare Radio Maria. Si spera senza infastidire gli altri detenuti. >>

17.2.09

Stalking: stalker, tecno stalker e articolo 612-bis

Il 29 gennaio sono state approvate a Montecitorio alcune norme che prevedono aggravanti di pena per chi commette lo stalking.Questo termine che tradotto dall’inglese significa perseguitare, è diventato in tutti gli effetti un termine di gran uso in Italia.
Negli ultimi anni, il fenomeno si è intensificato grazie al sempre e continuo sviluppo delle comunicazioni che hanno permesso un duplicarsi dei contatti con il mondo esterno.
Gli Stalker, infatti, non sono solo persone che ben conosciamo (ex, amici, famigliari, conoscenti, vicini di casa…) ma, con il largo uso della rete telematica, i molestatori, sono soprattutto coloro che aggiungiamo nella nostra lista di amici e contatti nel social network in cui, la maggior parte dei giovani si registrano per allargare le proprie conoscenze.


 


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