Ho tantissimi acciacchi compreso di deambulazione e quindi pur ancora non essendo in sedia a rotelle capisco benissimo l'intervento di Francesco de Persio sotto riportato su il IFQ del 10\1\2023
e questo commento su PressReader.com - Giornali da tutto il mondo
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Ma qui si sminuisce il problema che in alcune località è molto grave come dimostrano questa foto a sinistra e le foto altre scattate in alcune vie del paese dal compaesano Marco Ladu alias su Duca di La Naciola le foto E non c'è manco bisogno di una disabilità per rendersene conto: basta provare ad uscire con un passeggino o una sedia a rotelle.
Per me ogni volta fu un incubo che debbo passare da quelle parti
e come lui ha scritto una settimana fa mi viene spontanea questa domanda destinata o a volare nel vento nel qualunquismo : << Forse non hanno parenti o amici disabili o mancano di sensibilità >>
Mi sono sempre chiesto: ma quando un'impresa, un operaio, il tecnico che ha fatto il progetto, piuttosto che un responsabile della viabilità o l'ufficio tecnico che si occupa dell'illuminazione pubblica fanno "un cazzo di buco" per piantare in terra un palo piuttosto che un cartello di segnaletica, possibile non si mettano minimamente il problema che pochi centimetri in qua piuttosto che in la, possono fare una differenza enorme per chi ha problemi di deambulazione ed è costretto a muoversi con una carrozzina? Non posso pensare che lo si faccia apposta, ma non posso credere che sia una casualità visti i centinaia (non esagero) di questi scempi che chiunque può notare a Tempio. Credo sia piuttosto una totale mancanza di senso civico, di attenzione, di rispetto. E l'altro giorno, tra la valanga di opere pubbliche annunciate con grande enfasi dai nostri amministratori, mi sarebbe piaciuto leggere anche qualcosa che rendesse la nostra città a misura di chiunque la abiti o la attraversi. Può essere anche che mi sia sfuggito, ma è dai Tempi del comitato civico che si richiama, purtroppo invano, l'attenzione di chi dovrebbe essere deputato ad agire e tutto rimane come prima, anzi peggiora
Peccato che nel 2023 ancora ci siano persone costrette a uscire di casa sapendo di affrontare una sfida che potrebbe non essere tale se quei "cazzo di buchi" fossero stati fatti appena più in là...