La piattaforma ha lanciato un video hot per sostenere la raccolta fondi a favore di un'associazione che si impegna nella pulizia di oceani e spiagge“The Dirtiest porn ever” è il video di LeoLulu pubblicato su PornHub che aiuterà a raccogliere fondi per la pulizia dei mari (fonte: Pornhub)
Un video a luci rosse per raccogliere fondi per la pulizia dei mari. È questa l’ultima trovata di Pornhub. Il portale erotico ha pubblicato The Dirtiest Porn Ever, un video di 11 minuti in cui una coppia di attori hard (gli amatoriali Leolulu) è impegnata su una spiaggia ricoperta di spazzatura, che durante il filmato viene ripulita.
Infatti dalla descrizione del video
Pornhub is all about getting dirty, and so are we. But when it comes to the millions of tons of waste that wash up on our shores each year, we could all stand to clean up our act. That’s why we teamed up with them to create The Dirtiest Porn Ever: An adult film shot on one of the most polluted beaches in the world. And to help clean it up… we want you to get down and dirty. For every view of this video, Pornhub will make a donation to Ocean Polymers to help them in their efforts to help preserve our oceans and beaches. For more information, and tips on how you can help, visit www.dirtiestporn.com To find out more about Ocean Polymer, visit https://www.cleanourocean.com/
Pornhub si occupa di sporcarsi, e anche noi. Ma quando si tratta di milioni di tonnellate di rifiuti che si riversano sulle nostre coste ogni anno, potremmo tutti sopportare di ripulire il nostro atto. Ecco perché abbiamo collaborato con loro per creare The Dirtiest Porn Ever: un film per adulti girato su una delle spiagge più inquinate del mondo. E per aiutarti a ripulirlo ... vogliamo che ti sporchi e ti sporchi. Per ogni visione di questo video, Pornhub farà una donazione a Ocean Polymers per aiutarli nei loro sforzi per aiutare a preservare i nostri oceani e le nostre spiagge. Per ulteriori informazioni e suggerimenti su come aiutare, visitare il sito www.dirtiestporn.com Per ulteriori informazioni su Ocean Polymer, visitare https://www.cleanourocean.com/
Ottima la provocazione trovata di marchenting. , infatti , ogni volta che plastica e altri rifiuti vengono rimossi, si libera la visuale sui due attori porno. L’obiettivo del sito è ammiccare agli utenti del portale hot per raccogliere fondi per l’associazione Ocean Polymers, impegnata nella pulizia di spiagge e oceani.
Pornhub non è nuova a iniziative fuori dagli schemi per sostenere la difesa dell’ambiente. Nel 2014 si è impegnato a piantare un albero ogni 100 video guardati dai propri utenti. Al momento il video della spiaggia ha totalizzato quasi 3 milioni di visualizzazioni. Se volete contribuire alla causa sapete cosa fare.
Si chiama Simona ed è una escort romana. Confessa: Non so dove mettere i contanti guadagnati, meglio il baratto”
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Simona, escort romana: “Basta soldi, con i clienti faccio il baratto. per un rapporto orale servono dieci chili di ciliege, per una notte di sesso un televisore al plasma. A un macellaio una volta ho chiesto dieci bistecche".
La donna, che si prostituisce nella propria abitazione, ha dichiarato: "Sono stufa, in altri Paesi è tutto regolarizzato, in ordine, le prostitute vengono controllate, anche a livello medico, c'è chi si occupa della loro sicurezza, mentre noi qui non abbiamo nulla e dobbiamo anche avere timore quando pensiamo ogni volta a dove mettere i soldi. Io lancio una provocazione, ai miei clienti farò fare un baratto. Per un rapporto orale, non devono darmi soldi ma dieci chili di ciliege. Oppure un televisore al plasma se vogliono stare con me tutta la notte. Poi qui vengono persone che fanno diversi lavori. Dal cliente che lavora nell'abbigliamento, mi faccio potare un po' di vestiti, da un cliente idraulico mi faccio riparare i lavandini. A un macellaio ho chiesto dieci bistecche, che costano parecchio. Facciamo così, così almeno non abbiamo più il problema dei soldi e abbiamo dentro casa tutte le cose di cui abbiamo bisogno".Simona, poi, ha raccontato di avere diversi feticisti tra i suoi fans: "Molti clienti vanno matti per i piedi. Ci sono uomini che apprezzano i piedi più del seno e del sedere. Quando vengono qui mi chiedono di mettere determinate scarpe, oppure mi chiedono di avere piedi curati. Una volta è capitato anche uno che voleva il piede odoroso, non profumato. Voleva sentire l'odore del piede, gli ho detto che avevo le scarpe da ginnastica da diverse ore e lui è impazzito. Mi ha chiesto di tenere i piedi così".Simona, escort di Roma di 36 anni, è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino.
Agenpress – “Visto che sta arrivando il reddito di cittadinanza con cui lo Stato intende aiutare le persone che si trovano in difficoltà economica, io lancio ufficialmente il sesso di cittadinanza. Praticamente, a tutti quelli che verranno da me e mi dimostreranno di aver diritto al reddito di cittadinanza, o quando sarà in vigore di percepirlo, applicherò uno sconto del 50%. Anche il sesso deve essere un diritto per tutti, soprattutto per chi vive una situazione di difficoltà, anche economica. Incontrare una escort e farci l’amore può essere salutare sia per il fisico che per la mente. Certamente è importante per l’autostima.Ovviamente ogni persona che usufruirà dello sconto legato al sesso di cittadinanza potrà farlo una sola volta al mese”.
Lo dice Simona, escort romana di 35 anni, intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 lanciando il ‘sesso di cittadinanza’:
La escort romana, poi, ha aggiunto: “Se ci fosse stato una decina d’anni fa il reddito di cittadinanza, io non avrei iniziato a fare la prostituta. Ho cominciato giovanissima, in un momento in cui ero sola. Avevo perso da poco il mio compagno, ero senza un soldo, non sapevo come fare. Chiesi aiuto a diverse realtà, ma dallo Stato mi sono sempre trovata isolata. Avevo bisogno di un aiuto concreto ma non l’ho mai ricevuto da nessuno, figuriamoci dalle Istituzioni. Per questo, se dovesse funzionare, il reddito di cittadinanza sarebbe una misura veramente positiva”.
Il più completo tra gli attori di matteo tassinari
John Curtis Holmes
Assegnato alla notorietà e celebrità dei posteri al pari se non di più di star del cinema come Humphrey Bogart, Cary Grant o Clint Eastwood (ed altri animali cinematografici armati di revolver in celluloide), John Curtis Holmes, il più “completo” tra gli attori porno della storia del cinema, ebbe la determinazione di terminare il suo memoriale poco prima di spirare per Aids in una clinica di Los Angeles, il 13 marzo 1988.
Aveva 44 primavere sulle spalle e aveva navigato, come scrive sua moglie Misty Dawn: "Un’esistenza singolare o decisamente atipica, che lo aveva portato ad essere considerato una sorta di Totem per tutti, la cinematografia e l’intera società americana”. Il suo aforisma preferito era: “Vivi velocemente, muori giovane come una rockstar, un mito pop, una divinità discesa sulla terra a Pickaway County”. Holmes era molto diverso da Rocco Siffredi, quest’ultimo in grado di avvicendare l'operosità a tre x con pubblicità inoffensive o comparsate in movie e programmi per tutti, ma non per John! La vitalità della sua esistenza s’è rivelata un’autentica imprudenza, una sconsiderata quanto avventata esistenza, degna dei componimenti narrativi a luci rosse più terrorizzanti ed orribili. Come lanciarsi ai 200 all’ora contro una sequoia gigante, senza neanche sfiorare la martinicca (freno a ceppi che si aziona manualmente).
"Costretto" alla carne
Era l’8 agosto 1944 in Ohio,mentre la furia bellica nazista compiva la sua andatura sostenuta attraverso l’Europa e i popoli formavano file in attesa di vedere “Since You Went Away” (Da quando te ne andasti) e“Going My Way” (La mia via), una serie televisiva statunitense in 30 episodi trasmessi per la prima volta dal 1962 al 1963.
Quando uscì nei cinema “Wonderland”, il film di James Cox dove un anfetaminico Val Kilmer incarna “Mister 35 centimetri”, è incentrato su una delle vicende più tragiche e terribili dell’esistenza dell’attore porno. Due persone e due donne amiche di Holmes, furono brutalmente uccise nel momento in cui festeggiavano la riuscita di una rapina in un appartamento di Wonderland Avenue. La strage, dove il personaggio chiave fu proprio John Holmes, è una delle vicende più tetre e incredibili degli avvenimenti criminosi americani. Si trattò di una rappresaglia nata per rivalsa a causa di una rapina in una abitazione del malavitoso Nash.
Vocazione per
l'eccesso
Holmes durante uno dei suoi processi
Nei primi anni ottanta, per aver rubato due chili di cocaina e tante altre situazioni oltre il limite, il porno attore, ormai in declino artistico, si ritrovò con la malavita di Los Angeles addosso che voleva ucciderlo perché aveva scoperto che faceva il doppio gioco con l'altra band di criminali. Un'affronto terribile, secondo i codici della malavita! Per non farsi ammazzare dalla criminalità di Woonderland, organizzazione criminale a metà tra un cartello della droga e una banda di strada che gestiva la rete del traffico di droga, cocaina in particolar modo, nell'area di Los Angeles a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, disse ai boss dei movimenti più alti e importanti, che il leader di una di queste bande, Eddie Nash, teneva nella sua abitazione mazzette di dollari per milioni di dollari, pietre preziose, oro e tanta, ma tantissima cocaina da rotolarsi come nella sabbia, aiutando la criminalità avversa ad organizzare un furto in grande stile ai danni del boss Nash. I morti furono quattro, tutti membri di prim’ordine dell'organizzazione di Eddie Nash. Ma lui non si preoccupava di queste cose, anche se capiva che rischiava non poco, continuava a scopare sul set, sniffare cocaina tutto il giorno e tenere un'erezione in tiro per almeno 20 minuti .
Uscì una nuova tiratura di un milione di copie del libro di Porn king, testo convulso e spasmodico, già visto nel 1999 su Holmes e Woonderland. Un libro postumo e prodotto dall'ex moglie, la vedova che aveva custodito scrupolosamente il manoscritto per quattordici anni. Non l'aveva pubblicato prima per questioni legati ai procedimenti dei diversi tribunali, d’avvocati e giudici. Non solo, perché la famiglia di John, infaticabili lavoratori del Midwest, non gradivano di sicuro che venisse ricordata ancora la storia di quel “degenerato e snaturato”, divenuto, certamente, celebre, ma per ragioni impressionanti e sgradevoli, moleste ed estremamente inaspettate per gente così, persa nell'immensa campagna americana.
Holmes mentre spara nell'episodio che sconvolse l'america a Woonderland Avenue
Mr.35 cm.
Successo, trionfo e crollo fisico di Mr. 35 cm (come ricorda Elio & Le Storie Tese che però si fermarono a 30 centimetri nel loro brano "John Holmes, una vita per il cinema”. Di fronte ad un personaggio di questo tipo, la fantasia sessuale perversa della gente strabordava dalle menti perverse. Si diceva, ridendo, che un cavallo gli faceva 'na sega al "tosto Holmes" e che se ti capitava per sfiga di passargli vicino, dovevi stringere forte il culo e allungare i passi. La fantasia popolare, della gente, è sempre la "migliore" e la più "cinica".
Non ho nulla da nascondere, cioè...
Perle di saggezza popolare, le definirei. Ma forse l'aneddoto più tosto e buffo, era quello che raccontavano nel New Jersey:"E' dal nostro incontro di quella sera di tanti anni fa con John Holmes che Poirot cammina così",raccontò ad una giornalista il motivo della tipica camminata dell'investigatore belga. Era il momento della ricchezza, donne, droga e soldi e i film porno si giravano anche 4 al giorno. Tutto ancora in pellicola e anche (o soprattutto) con pochi soldi e tempi brevi. Erano film porno dove si cercava, anche con una certa attenzione alla sceneggiatura e performance, magari ottenendo il massimo delle prestazioni grazie all’uso di droghe e pura follia.
4.000 $ al giorno
Negli anni settanta,interpreta a tempo vertiginoso, flirta con le cocaina in modo esagerato (si parla di un consumo di dieci grammi al giorno), frequentaspacciatori di livello altissimo, boss, pusher di strada, trafficanti di coca ed armi, consuma sesso fuori e dentro il set cinematografico con una cifra scioccante di donne senza alcuna protezione. Non può che finire in carcere un soggetto del genere. Qui, scopre la sua sieropositività al virus dell’Aids. Concentrarsi nella lettura delle sue inquietanti imprese criminali, significa sprofondare nella sua vita sventata e temeraria ed avvertirne il fremito della sua vocazione a quel tipo di vita. Non avrebbe saputo proprio vivere in altro modo. Col tempo viene a galla la debolezza di un essere che oltre alle chiare“potenze organiche”, possedeva, stranamente, un grande senso dell’ironia e all’apparenza quasi scemo.
“Incintoeabbandonato"
In realtà, era un comportamento furbo per sfuggire alle domande pressanti e certo non carine dei poliziotti o criminali. La sua carica umana con questa gentaglia era più un’arma, una difesa piuttosto che un reale comportamento dell’attore. Chi lavorò con lui in quel frangente, dice che Holmes era cambiato, molti ironizzando abbastanza ferocemente dissero che era giù, perché:"incinto e abbandonato".
La fase calante
Appariva spesso sotto l'effetto di droghe mentre "ci dava" con tre bionde dalle folte e ricciolute chiome americane, così la sua dipendenza comincio ad influenzare le prestazioni di Holmes, fino a rendergli impossibile sostenere un'erezione per più di due minuti. Cominciò una fase calante, direi prevedibile considerate i vizi e il modo di vivere del personaggio raccontato.
Cominciò a non essere neanche più puntuale sul set e le offerte di lavoro, per forza di cose, iniziarono a calare. Famosissimo fu l’episodio quando Holmes, a letto con una donna, (o forse quattro), avverte rumori in giardino. Per la paura decise di fuggire quasi nudo sulla strada. Iniziarono a sparargli addosso non so quanti colpi senza colpirlo, ma lui, anche preparato atleticamente, riuscì a spingersi verso la sua macchina per poi perdere i sensi appoggiano la testa sul clacson che suonava in continuazione. Ma la città degli Angeli, Los Angeles, si sa, è una città dove prima che qualcuno si accorga di un’altra persona in crisi, ci vuole molto. Quando si sveglierà dal “coma” indotto dalle droghe e colpi di pistola, si trovò addosso un paio di poliziotti che l’inchiodarono di domande sull’evidente lesione alla schiena. Lui, senza scomporsi, rispose: "Faccio lo stuntman nei film. Stavo provando una scena quando mi è partito un colpo. Non sapevo fosse una vera pistola e soprattutto ch fosse carica, almeno io non l’avevo caricata", una risposta che sa di presa in giro e che da il polso del personaggio estremo.
Gli articoli che trovate sotto è un motivo in più per smettere e continuare ( cado e mi rialzo ) la mia quasi 30 visione di fumetti , racconti , fotoromanzi , vhs , dvd , internet ( vedere archivio blog per ulteriori dettagli ) . Tanto ormai salvo rare eccezioni i fotoromanzi e i film sono tutti uguali con il soliti stereotipi \ luoghi comuni : la donna vogliosa di .... sesso o l'uomo arrapato \ infoiato che vuole ...... avere un rapporto a tutti i costi , ecc spiegati bene spiegati bene nella parodia kubrick una storia porno ( vedere post precedenti ) .
Quindi Meglio un po' si sano erotismo ( se capita ) o nel caso si debba ricorrere all'auto erotismo
una sega fatta con la fantasia e più lunga che una breve ed effimera \ frustante fatta senza l'ausilio e l'aiuto di pornografia esplicita per poi e questo il passo successivo da fare un po' difficile e pressoché impossibile visto che siamo bombardati da immagini sensuali ovunque in : tv , stampa , internet , ecc ( vedere il documentario il corpo delle donne ) non ricorrere neppure a quelle .
da repubblica online del 18 dicembre 2012)
Uno studio rivela che che guardare immagini pornografiche su internet può indebolire la nostra capacità di ricordare le cose. Secondo gli scienziati esiste un legame tra la dipendenza da sesso virtuale e la tendenza a dimenticare di dormire, perdere appuntamenti importanti e trascurare le relazioni personali
di SARA FICOCELLI
LA PORNOGRAFIA di una volta è fatta di ricordi. Che portano a un'Italia che non c'è più. I video proibiti si consumavano a casa con le cassette VHS o aspettando la programmazione notturna di qualche emittente locale. Un passato in cui le pornodive erano soprattutto dive e qualcuna diventava anche parlamentare. Oggi le cose sono molto cambiate e si seguono ispirazioni decisamente più fredde, virtuali. La pornografia si diffonde per lo più tramite internet e il consumo è accessibile a tutti, in qualunque momento, da qualunque postazione, gratuitamente, con un click.? Tanta facilità e tanta abbondanza hanno moltiplicato in modo esponenziale il numero degli utenti nel mondo, tanto che, secondo l'ultima indagine di ExtremeTech, il mercato del porno su internet è l'unico che non conosce crisi. Ma anche questo settore, a quanto pare, ha il suo tallone d'Achille.
Secondo una ricerca tedesca pubblicata sul "Journal of sex research", il punto debole del consumo spasmodico di materiale pornografico tramite web è la memoria. Quella di chi consuma. Per capirlo gli scienziati hanno analizzato come l'area cerebrale deputata a immagazzinare informazioni reagisca alla visione di immagini sessuali, concludendo che guardare immagini porno su internet può danneggiare e indebolire la capacità di ricordare le cose.? Nell'esperimento gli studiosi hanno preso un campione di maschi eterosessuali di 26 anni d'età, mostrando ad ognuno una serie di immagini, alcune pornografiche, altre non sessuali, e chiedendo loro di rispondere se l'immagine che stavano vedendo era la stessa che avevano visto prima. Il risultato è stato che ricordavano nell'80 % dei casi le immagini non sessuali, contro il 67% di quelle porno, su cui facevano più fatica.?
Secondo gli scienziati questi dati servirebbero a provare il legame tra la dipendenza da pornografia virtuale e la tendenza a dimenticare di dormire, perdere appuntamenti importanti e trascurare le relazioni personali. "L'eccitazione sessuale - spiega Christian Laier dell'università di Duisburg-Essen, autore dello studio - e il suo impatto sui processi cognitivi potrebbe spiegare parte di questi effetti negativi".? Laier e colleghi precisano che la ricerca si trova solo al primo step e che le conclusioni dovranno essere verificate e confrontate con ulteriori analisi, condotte su campioni diversi sia dal punto di vista del genere che dell'orientamento sessuale.
La notizia segue di pochi mesi un'altra altrettanto curiosa, questa volta partita dalla principale emittente televisiva statale cinese, la CCTV, che lo scorso maggio ha mandato in onda l'intervista ad uno studente che garantiva di aver visto un proprio collega perdere progressivamente la memoria a forza di guardare i porno online.
Ma i problemi per i pornonauti non sembrano finire qui. Secondo una ricerca dell'Università di Padova, tra i giovani che fanno un uso massiccio di pornografia in rete, uno su quattro rischia anche il calo del desiderio sessuale e l'eiaculazione precoce. "I ragazzi di oggi - spiega l'andrologo Carlo Foresta, autore dello studio e presidente della Società di andrologia e medicina della sessualità - rappresentano la prima generazione che ha avuto un'esperienza di sessualità diversa dalle generazioni precedenti: internet, web cam, chat e immagini hanno creato una nuova forma di comunicazione sessuale che interessa in un mese oltre 800 mila minorenni. Questa esperienza dà un imprinting privo di riscontri reali e costruisce una sessualità mediatica ed istintiva che non tiene conto della sensorialità oltre che dell'affettività".
Dai dati emerge inoltre che più del 12% del campione di giovani non cerca rapporti reali. Il 25% ha infatti dichiarato di soffrire di riduzione dell'interesse reale ed eiaculazione precoce e questo, spiega Foresta, accade perché l'eiaculazione si manifesta nei tempi dei filmati, che generalmente in internet si riassumono in pochi minuti.
Secondo la Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive (S. I. I. Pa. C.), gli elementi che possono favorire lo sviluppo della cyber-porn addiction, quali psicopatologie pre-esistenti (depressione, disturbi ossessivo - compulsivi, ecc.), condotte rischiose (eccessivo consumo, riduzione delle esperienze di vita e di relazioni "reali") ed eventi di vita sfavorevoli (portando a problemi lavorativi, familiari, amicali, ecc.), sono accentuati dalle caratteristiche della rete, ovvero anonimato ed estrema facilità nell'accedere ai servizi. Gli esperti spiegano che la ricerca compulsiva del piacere attraverso l'autoerotismo può portare alla diminuzione del desiderio verso il proprio partner e all'incapacità di condurre a termine un rapporto sessuale nella realtà, favorendo la tendenza a considerare le persone dell'altro sesso esclusivamente come "corpi pornografici". Il dipendente ha insomma grosse difficoltà a vivere nella dimensione reale, a concentrarsi sul lavoro, a instaurare rapporti di amore e amicizia, e quindi anche a ricordare le cose, finendo col perdere non solo la memoria ma anche la fiducia in se stesso.
LO STUDIO
"Ecco perché la dipendenza sessuale
va riconosciuta come disturbo mentale"
Un gruppo di ricerca dell'Ucla di Los Angeles ha individuato condizioni, sintomi ed effetti ricorrenti in tutti i casi di ipersessualità. "Sul piano scientifico ci sono prove sufficienti per inserirla nell'elenco delle malattie psichiche"
di IRMA D'ARIA
La dipendenza sessuale come un vero e proprio disturbo psichico. Fino ad ora gli psichiatri sono stati riluttanti a considerare la sex addiction come un disturbo del comportamento a causa delle scarse evidenze scientifiche. Ma ora un nuovo studio condotto da un team della University of California di Los Angeles (Ucla) ha testato una serie di criteri per definire e quindi diagnosticare questo disturbo. Rory Reid, ricercatore e docente di psichiatria presso il Semel Institute of Neuroscience and Human Behavior della Ucla, ha guidato un team di psichiatri, psicologi, terapisti di coppia ed assistenti sociali che hanno validato i criteri individuati, considerandoli utili per poter arrivare a una diagnosi di questo tipo di problema che in Italia riguarda il 6% degli uomini e il 3% delle donne.Dipendenza "senza sostanza" - In effetti, l'ipersessualità rientra nelle nuove dipendenze cosiddette "senza sostanza" come quella dal giocod'azzardo o dallo shopping compulsivo. "E' una sorta di bulimia sessuale senza controllo, ma il meccanismo è identico a quello che si verifica con la dipendenza da droghe o alcol perché vengono attivate le stesse aree del cervello", spiega Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Psichiatria dell'Ospedale Fatebenefratelli di Milano. Il fenomeno è cresciuto negli ultimi anni anche a seguito della diffusione nella rete di contenuti a sfondo sessuale con il cyber sex che vede sempre più adolescenti coinvolti. "Due i comportamenti estremi - spiega lo psichiatra - : quello di chi abbraccia l'anoressia sessuale astenendosi del tutto da ogni attività legata al sesso e, all'opposto, coloro che non riescono a controllare l'impulso sessuale che è, però, del tutto scevro da emozioni e sentimenti".La nuova edizione del DSM - I risultati dello studio, pubblicati in questi giorni sul Journal of Sexual Medicine, peseranno anche sulla decisione di inserire l'ipersessualità nella quinta edizione del Diagnostic and Statistical
Manual of Mental Disorders (DSM-5) considerato la "bibbia" della psichiatria. "Con questo studio - ha detto Reid - si fornisce un'evidenza scientifica al fatto che l'ipersessualità sia un disturbo mentale e come tale vada diagnosticato e trattato. I criteri che abbiamo validato consentiranno ai clinici di studiare, trattare e sviluppare strategie di prevenzione per gli individui che rischiano di soffrire di questo disturbo".Attualmente nel DSM sono già incluse dipendenze come quella da nicotina, droghe e alcol. "Come tutte le nuove patologie, la sex addiction sta a cavallo tra le dipendenze e i disturbi ossessivo-compulsivi. Ora questo studio rappresenta una prova importante che si tratta di un disturbo mentale vero e proprio e che prima o poi rientrerà, come le altre nuove dipendenze, nel DSM", aggiunge Mencacci.I sintomi - I criteri diagnostici - sviluppati da un gruppo di ricercatori al lavoro sulla nuova edizione del DSM - includono una serie di sintomi collegati alla sex addiction tra cui la ricorrenza ossessiva di fantasie sessuali, manifestazioni di dipendenza sessuale che durano sei mesi o più e che non sono riconducibili ad altre cause come abuso di sostanze, disturbo bipolare. Inoltre, perché sia fatta una diagnosi di ipersessualità devono verificarsi attività o comportamenti legati alla sessualità anche in presenza di stati emotivi poco piacevoli come la depressione o il ricorso al sesso come strategia per combattere lo stress. In più, deve trattarsi di persone che hanno provato a ridurre o fermare la compulsione sessuale senza riuscirci e la cui vita di relazione e professionale è stata negativamente condizionata.Sex addiction e disturbi emozionali - Per testare i criteri dell'ipersessualità, i ricercatori hanno esaminato 207 pazienti di varie cliniche di salute mentale che stavano cercando aiuto per combattere questo disturbo o altre forme di dipendenza. Al termine è emerso che l'88% dei pazienti era affetto da questa patologia e che il comportamento di dipendenza sessuale era collegato a disturbi emozionali, impulsività e incapacità a gestire lo stress.Le conseguenze - Un altro importante aspetto emerso dallo studio è che i pazienti affetti da sex addiction hanno subito maggiori conseguenze rispetto a chi soffriva di altri tipi di dipendenza o disturbi psichici. Dei 207 pazienti esaminati, il 17% ha perso il lavoro almeno una volta, il 39% ha dovuto chiudere una relazione, il 28% ha contratto una malattia sessualmente trasmissibile e il 78% ha avuto dei problemi di interferenza nella vita sessuale.A che età si manifesta - Secondo la ricerca, il 54% dei pazienti ipersessuali si è reso conto di soffrire di questo disturbo prima dei 18 anni, mentre per il 30% l'età della scoperta è più ampia e va dai 19 ai 25 anni. "Questo dato è molto interessante perché se da un lato ci dice che il problema insorge precocemente, dall'altro ci dà la possibilità di mettere in campo azioni preventive" sostiene Reid.I comportamenti tipici - Le manifestazioni di ipersessualità più comuni emerse dallo studio includono la masturbazione e l'uso smodato di pornografia, seguito dall'avere rapporti sessuali con un adulto consenziente e dal sesso virtuale. "Per questi pazienti il sesso diventa una vera e propria ossessione che controlla ogni aspetto della loro vita e che li fa sentire impotenti e incapaci di cambiare", spiega Mencacci.Pazienti illustri - David Duchovny, Tiger Woods, Michael Douglas, Mickey Rourke, Sharon Stone e Billy Bob Tornton sono alcuni dei personaggi famosi che hanno ammesso la propria dipendenza dal sesso. Alcuni di loro si sono curati in cliniche specializzate in cui hanno trascorso lunghi periodi per disintossicarsi dal sesso. Negli Usa esistono anche associazioni come Sex Addicts Anonymous che replica il modello di assistenza e sostegno degli alcolisti anonimi. In Italia, non ci sono cliniche di questo tipo e per il momento la figura di riferimento resta lo psichiatra. "A seconda della gravità del problema e delle possibili cause - spiega Claudio Mencacci - si ricorre alla terapia cognitivo-comportamentale e talvolta alla terapia farmacologica con stabilizzatori dell'umore o anti-depressivi".
Anche se l'indagine è all'inizio è allarmante da non sottovalutare ne da creare allarmismi .IO sintomi comunque ci sono , e li riscontro personalmente visto che , sic , sono un consumatore e sto lottando cadendo e rialzandomi con questo mio problema . Concludo con due chicche che mi sono venute in mente , in maniera pindarica, leggendo le prime righe dell'articolo sopracitato , per i cultori degli ani ' 70\80 la prima
La seconda anni 90 una satira contro i telefoni erotici ( 001, 005 ... e 899 ultimamente ) di cui sono stato schiavo proprio come fantozzi tanto da fare e far fare figuracce ai miei con la mia dipendenza per quasi tre anni da i telefoni erotici e gli scherzi terribili fattomi , facendomi credere che fosse sesso virtuale su facebook e ..... ma queste sono altre storie di cui mi pare ho già parlato su queste pagine quando ancora , SIC, il blog si chiamava ancora cdv.splinder ( se non lo avessi fatto , fatemelo notare , e riaprirò lo scrigno dei ricordi )
Credevo che dopo Moana Pozzi le pornostar successive , non ci fossero più pornostar con cervello invece , guardando ( in replica non ho fatto in tempo a vederlo il 30 maggio , il programma della Costa Magna trovate sotto il video ) ho scoperto Valentina Nappi foto a sinistra
Su di Lei alcuni dicono su che ,---- il resto sono solo offese gratuite che neppure riporto talmente sono volgari e poco utili al post , altre che parlano senza comprendere e giudicano \ condannano : << Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri. Credo che per credere, certi momenti ti serve molta energia monologo di Freccia alla radio tratto dalla pagina radio freccia di wikiquote.org citazioni sul film radio freccia ) ---- << Il porno risponde ad esigenze umane semplici, chiamale banali. Perchè senti il bisogno di intellettualizzarle >>oppure << Non ha un briciolo di erotismo sta ragazza, ostenta una sicurezza nel parlare di quello che fa che ancora deve maturare. In quest'intervista sono tutti a disagio, nessuno è pronto a sentir parlare cosi apertamente di porno. Tale mestiere non va capito nè tanto meno spiegato, o si accetta o no. da Alessiuccia1234 commentando il video di youtube che trovate sotto >> . Concordo con questo secondo commento perchè ma per me il sesso non è banale sono il potere ( chiesa stato , morlae di chi comanda ) che lo rendono tale . è come la libertà è un bisogno fondamentale perchè l'uomo essendo animale è nato libero , ma poi s'è imprigionato mandando a fanculo tutto .
Lei mi sembra ed è per questo che ho deciso d'intervistarla ( almeno per ora ,sempre che non venga , ma non credo vedendo come risponde alla costa magna e alla Pivetti
venga fagacità dai media e gli succeda come è successo a kurt cobain foto a sinistra ) una che va in direzione ostinata e contraria coem sembra di capire da come si presenta nel suo blog : << Adoro quel tripudio di sensazioni che è la vita e amo il sesso. Mi piace mettere costantemente in relazione il sesso con tutti gli altri aspetti della vita. Ho uno stile di vita un po’… “fauve”: i colori accesi della mia sessualità sono i colori di Matisse, del Sacre du printemps, di Positano….
Sogno un porno che occupi un posto di primissimo piano nel mondo della cultura. Il grande porno non deve avere meno dignità della grande architettura o del grande design. È colpa della sessuofobia – vi siete mai chiesti perché sono stati pochissimi, finora, i grandi architetti/designer che “ci hanno messo la faccia” nel disegnare sexy toys? eppure un sexy toy NON è certamente un oggetto più “scemo” di tanti altri oggetti d’uso quotidiano con cui i più grandi si sono ampiamente cimentati – dicevo, è solo colpa della sessuofobia se si considera il porno un ambito “a parte”, di serie b, da confinarsi entro un ben preciso recinto. Il porno non è “mercificazione” più di quanto sia mercificazione la vendita di libri, di musica, di disegni, di software. Pensare che soltanto il sesso debba essere “non vendibile” significa paradossalmente collocarlo in una sfera più alta e “intoccabile” rispetto a tutto il resto, mentre io credo sia un ambito come tutti gli altri, che non vada separato dagli altri e che possa e debba dialogare con gli altri.>>
Ecco quello che , lascio nel vento questo mio Sos \ Message in a Bottle
magari lei o chi legge questo post come mi è capitato anni fa anche se in un contesto diverso con Paolo Tarchi mi risponda mesi dopo , quella che avrebbe dovuto essere la mia intervista ma lei non ha , gli ho scritto per 4 giorni a http://www.inpuntadicapezzolo.it/contatti forse non ha voglia , tempo , oppure non sono un giornalista da salotto tv come Costamagna o come Maurizio Costanzo oppure la tesi più probabile è lo dice lei stessa in questo post e in quest'altro nel suo blog
quando hai preso la decisione di entrare nel porno ?
prostituzione in quartieri a luce rossa o case chiuse ?
esiste secondo te la pornodipendenza ?
vista la tua sensualità erotica perchè ha scelto il porno anzichè l'eros ?
ho letto da qualche parte non ricordo dove perchè ho riformattato il pc : << che il porno possa essere un territorio di ricerca, non c’è dubbio ma, dipende dal tipo di porno, quello di youporn e pornotube non è certo l’avanguardia della libertà sessuale. Mi sembra solo un’altra de “il prodotto sono io” >> che ne pensi ?
melissa p ( cento colpi di spazzola ... 2003 , L'odore del tuo respiro 2005 e l'altro sagggio del 2006 . poi mi ha stancato l'ho trovata conformista e noiosa ) o carolina cutolo ( pornoromantica ) ?
conformismo o trasgressione ?
esibizionismo o normalità ?
Un tempo detta ninfomania, oggi il bisogno compulsivo di fare sesso è anche chiamato bulimia sessuale o dipendenza dal sesso, in inglese sex addiction. Ed è proprio con questo ultimo termine che il disturbo è stato inserito nei manuali di psichiatria, accanto alle nuove dipendenze come quelle da internet, da cellulare e da videogiochi.
Ma cosa significa soffrire di dipendenza sessuale? È una vera malattia e come si può curare?
Il disturbo
La dipendenza dal sesso appartiene ai disturbi ossessivi, dove il sesso è il mezzo per difendersi da qualcosa che fa paura.Le persone con questo disturbopensano al sesso in continuazione, e nel tentativo di riempire un vuoto interiore, hanno il bisogno impellente di avere rapporti sessuali, da una a cinque volte al giorno. La spinta all’attività erotica è irresistibile e deve essere soddisfatta a tutti i costi, con qualsiasi persona si ha a fianco, facendo diventare ilsesso il perno intorno al quale gira tutta la vita, le amicizie, il lavoro, gli hobby e gli amori. Il sollievo, però, dura giusto il tempo di un rapporto, del quale poi ci si vergogna, ma che alla fine è l'unico modo per avere una consolazione.
È lo stesso meccanismo che avviene nel drogato o nell’alcolista, che ricercano la soluzione in quello che invece è il problema; solitamente si diventa vittime di impulsi sui quali si perde ogni tipo di controllo, perché bisogna soddisfarli immediatamente.
Chi ne soffre
Solitamente chi soffre di questo disturbo è una persona che ha paura della vera sessualità, intesa come rapporto con l’altro e scambio profondo. Può riguarda uomini e donne di ogni età, e nell'ultimo periodo c'è una nuova categoria di persone che soffre di questo disturbo: gli uomini over 60.Spesso si tende a giustificare questo comportamento con l’idea errata che le prestazioni sessuali sono un simbolo di successo, ma la realtà è ben diversa, e questi uomini sono mossi soprattutto dalla paura di invecchiare e spesso se ne rendono conto solo quando hanno toccato il fondo. Si arriva a diventare schiavo del sesso quando con il passare del tempo e di fronte al fisiologico calo delle prestazioni, questi uomini si vedono sottrarre quel punto di forza su cui hanno investito tutta la vita e allora cercano di fermare il tempo provando a dimostrare a se stessi e agli altri di potercela fare. Così si contornano di numerose partner, spesso giovani e desiderabili per aumentare l’autostima e poco conta se l’amore di queste donne è stato comprato.
Come si guarisce
In America, ormai da anni, sono nate delle vere e proprie cliniche per i dipendenti dal sesso in cui la cura è basata sull'astinenza forzata per mesi e l’uso di farmaci.
In Italia si cerca di ricorrere in primo luogo ad una psicoterapia; le più utilizzate sono quelle di tipo cognitivo-comportamentale, che cerca di raccogliere le sensazioni che il paziente prova quando avverte l’insopprimibile spinta di fare sesso con chiunque. Quindi gli si insegna a controllarsi nel momento del bisogno, cercando di distrarsi concentrandosi su altro.
Altro tipo di psicoterapia è quella analitica basata sull'idea che l’origine del disagio va cercata in una sofferenza profonda che si fa sentire a livello sessuale perché è li che si esprimono le parti più segrete. In questi casi il terapeuta dovrà aiutare il paziente a vedere nel “sintomo”, i conflitti profondi mai risolti.
A volte il trattamento psicologico va accompagnato da una cura a base di farmaci che controllano l’umore e tolgono il pensiero fisso del sesso. Solitamente però gli psicofarmaci servono solo a contenere il paziente temporaneamente, perché la terapia fondamentale è quella psicologica.
Molto utili sono anche i gruppi di auto-aiuto (simili a quelli per alcolisti) guidati da esperti, dove l’obbiettivo da raggiungere è quello di far diventare nuovamente un piacere ciò che è diventato ossessione.