Dipendenza sessuale Essere dipendenti dal sesso, come drogati, è il sintomo di qualcosa che non va nell'ambito sessuale ma spesso non solo. Vediamo di cosa si tratta e come si guarisc

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  Un tempo detta ninfomania, oggi il bisogno compulsivo di fare sesso è anche chiamato bulimia sessuale o dipendenza dal sesso, in inglese sex addiction. Ed è proprio con questo ultimo termine che il disturbo è stato inserito nei manuali di psichiatria, accanto alle nuove dipendenze come quelle da internet, da cellulare e da videogiochi.



Ma cosa significa soffrire di dipendenza sessuale? È una vera malattia e come si può curare?


Il disturbo
La dipendenza dal sesso appartiene ai disturbi ossessivi, dove il sesso è il mezzo per difendersi da qualcosa che fa paura.Le persone con questo disturbopensano al sesso in continuazione, e nel tentativo di riempire un vuoto interiore, hanno il bisogno impellente di avere rapporti sessuali, da una a cinque volte al giorno. La spinta all’attività erotica è irresistibile e deve essere soddisfatta a tutti i costi, con qualsiasi persona si ha a fianco, facendo diventare ilsesso il perno intorno al quale gira tutta la vita, le amicizie, il lavoro, gli hobby e gli amori. Il sollievo, però, dura giusto il tempo di un rapporto, del quale poi ci si vergogna, ma che alla fine è l'unico modo per avere una consolazione.
È lo stesso meccanismo che avviene nel drogato o nell’alcolista, che ricercano la soluzione in quello che invece è il problema; solitamente si diventa vittime di impulsi sui quali si perde ogni tipo di controllo, perché bisogna soddisfarli immediatamente.


Chi ne soffre
Solitamente chi soffre di questo disturbo è una persona che ha paura della vera sessualità, intesa come rapporto con l’altro e scambio profondo. Può riguarda uomini e donne di ogni età, e nell'ultimo periodo c'è una nuova categoria di persone che soffre di questo disturbo: gli uomini over 60.Spesso si tende a giustificare questo comportamento con l’idea errata che le prestazioni sessuali sono un simbolo di successo, ma la realtà è ben diversa, e questi uomini sono mossi soprattutto dalla paura di invecchiare e spesso se ne rendono conto solo quando hanno toccato il fondo. Si arriva a diventare schiavo del sesso quando con il passare del tempo e di fronte al fisiologico calo delle prestazioni, questi uomini si vedono sottrarre quel punto di forza su cui hanno investito tutta la vita e allora cercano di fermare il tempo provando a dimostrare a se stessi e agli altri di potercela fare. Così si contornano di numerose partner, spesso giovani e desiderabili per aumentare l’autostima e poco conta se l’amore di queste donne è stato comprato.

Come si guarisce
In America, ormai da anni, sono nate delle vere e proprie cliniche per i dipendenti dal sesso in cui la cura è basata sull'astinenza forzata per mesi e l’uso di farmaci.
In Italia si cerca di ricorrere in primo luogo ad una psicoterapia; le più utilizzate sono quelle di tipo cognitivo-comportamentale, che cerca di raccogliere le sensazioni che il paziente prova quando avverte l’insopprimibile spinta di fare sesso con chiunque. Quindi gli si insegna a controllarsi nel momento del bisogno, cercando di distrarsi concentrandosi su altro.
Altro tipo di psicoterapia è quella analitica basata sull'idea che l’origine del disagio va cercata in una sofferenza profonda che si fa sentire a livello sessuale perché è li che si esprimono le parti più segrete. In questi casi il terapeuta dovrà aiutare il paziente a vedere nel “sintomo”, i conflitti profondi mai risolti.
A volte il trattamento psicologico va accompagnato da una cura a base di farmaci che controllano l’umore e tolgono il pensiero fisso del sesso. Solitamente però gli psicofarmaci servono solo a contenere il paziente temporaneamente, perché la terapia fondamentale è quella psicologica.
Molto utili sono anche i gruppi di auto-aiuto (simili a quelli per alcolisti) guidati da esperti, dove l’obbiettivo da raggiungere è quello di far diventare nuovamente un piacere ciò che è diventato ossessione.

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