31.1.12

la setta degli alchimisti ., la cattedrale dell'anticristo ., di fabio delizzos


                                                   LA SETTA degli  ALCHIMISTI 



Un romanzo avvincente . Un buon esordio Abbastanza  originale  , pur essendo un genere  stra  abusato  allmeno  e  iper trattato e che  sta iniziando a dioventare di moda   anche  da noi ( si tratta di un thriller esoterico )  ha  un ritmo  inesorabile e incalzante che porta alla scoperta  di un mistero che si dipana attraverso i secoli, tra alchimia, inquisizione e segreti barocchi. Un'opera prima sorprendente e affascinante . Ottima la  trasportazione lo si nota  dall'influsso , dele  tematiche  di Martin Mystyere e di voyager trasmissione  tv di rai 2  . Ma  immune  dalla banalità  di quest'ultima
<> secondo  la recensione de la  repubblica  <<  ha impostato un complesso thriller che regge fino alla fine, mantenendo alta l’attenzione del lettore. I personaggi sono ben caratterizzati, la parte storica è ben documentata, così come gli aspetti che riguardano la musica. Un romanzo che avvince, con un’ottima scrittura e una felice costruzione della struttura del racconto.>> .Si vede  che è uno scrittore poliedrico  

                                                   LA CATTEDRALE  dell' ANTICRISTO 



 Qui Delizzos  hasuperato il suo  precedente  . L'ho trovato più avvincente  ed intrigante , sta maturando a vista d'occhio . Esso  contiene  più pathos   e più 
Poetico, incalzante, avvincente, mantiene alta l'attenzione del lettore. Parte come romanzo storico ma si trasforma lentamente in thriller. I personaggi sono vividi, la parte storico -politica  è evidentemente frutto di un'accurata ricerca . 
Infatti  ho capito   di più il pensiero di F.Nietzsche    da questo suo  romanzo in cui come il precedente   vi riversalas  sua  esperienza   degli studi   ( in cui  è laureato  )  filosofici  , che  da  una barbosa  e ioncocludnete lezione di filosofia  del mio prof   delle superiori . Non so che altro aggiungere  se non   confermare  quanto dice Luca Filippi su LA VIBRAZIONE NERA  ( di cui trovate anche   un ottima  intervista a  Fabio Delizzos   ) << Il romanzo di Delizzos ha molti pregi. Una prosa limpida, capace di passare attraverso registri diversi, sostiene una trama sicuramente avvincente. La risoluzione di questo "giallo d'ambientazione storica" offre all'Autore l'opportunità di affrontare tematiche impegnative come la massoneria, lo gnosticismo, e il presunto anti semitismo nietzschiano. Lo stesso filosofo viene ritratto nella sua intensa e a volte contraddittoria umanità, scevro degli orpelli accademici, e sapientemente incastonato nel flusso narrativo. Molta carne al fuoco, si direbbe, ma con funambolica destrezza Delizzos riesce a suscitare interesse senza appensantire il lettore. E ve lo dice uno che, al liceo, la Filosofia non l'ha mai digerita .
Sopra ogni cosa, in questo libro c'è una fascinosissima Torino fin de siècle. La città santa della Sindone e la città dannata percorsa da un freatico ed oscuro esoterismo coesistono in un impossibile equilibrio che inquieta ed affascina nello stesso tempo.>>


blog  dell'autore    http://fabiodelizzos.posterous.com

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