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1.10.23

il caso di filomena lamberti prima ha raccontato la sua storia di dolore e mostrato una foto del suo volto sfigurato quando si trovava in terapia intensiva e poi vota per la prescrizione cioè alla ex cirielli

#FilomenaLamberti è una donna di Cava de' Tirreni che il 28 maggio 2012 decide di interrompere la relazione con suo marito, un uomo possessivo e violento. Questi, a seguito della rottura, decide di
sfregiarle il volto con l'acido. Fortunatamente, la donna non ha subìto conseguenze ancora più gravi, conseguenze che purtroppo toccano, e hanno toccato finora, decine di altre vittime come lei.
Filomena è stata invitata sul palco della kermesse di Forza Italia in corso a Paestum per raccontare la sua storia e aprire così la seconda giornata di lavori, all’interno di un dibattito dedicato alle donne. Ed   fin qui  niente  di male   anzi   fa  la  cosa  giuasta  visto che tali crimini  vanno al  di la  delle  ideologie   . 

 
PER    STOMACI  FORTI IL  SUO INTERVENTO IN  CUI MOSTRA  CIÒ CHE    GLI HANNO FATTO  




Il  fatto  che  lascia     basiti    e  che  essa   è  quella di Fi che vota il #ritornoallaprescrizione  / #excirielli e quindi la non condonnabilità per i testi di valenza di genere / femminicidio

2.3.23

ci definiamo cristiani ma non sappiamo mettere in pratica gli insegnamenti del cristianesimo

 Da  Avvenire     Storia di Rosanna Virgili • 12 h fa

«Non bisogna farli partire», dice il potente di turno con una solennità sicura e sufficiente. Come se si dicesse a un bambino malato che muore per mancanza di cure: « Non dovevi nascere». Invece di paventare il morso di un eventuale delitto di omissione della cura, primo diritto al mondo di ogni creatura che si affacci alla vita.


Non possiamo dirci cristiani

© Fornito da Avvenire


Il coro dei profeti di partito corona d’enfasi retorica l’argomento del primo violino: l’Europa ha perso il suo altruismo, dicono, perché qualcuno non vuole mandare armi all’Ucraina. L’altruismo è il nome di quanto l’Europa occidentale dovrebbe fare verso l’Ucraina – poco importa se accogliendo donne e bambini profughi o collaborando a che sangue sia sparso – mentre lasciar morire i migranti che vengono da Sud questo si chiama giustizia, sapienza politica, custodia dei confini. Questo merita il giudizio paternalistico di chi regge il Paese.

Ma è la storia a smentire le false verità, a togliere qualsiasi, credibile dignità morale ai proclami di chi oggi governa in Europa. Gente che sembra non conoscere il passato che, appunto, sarebbe un maestro di vita. Difetto ancor più grave in chi si fa eleggere dicendosi cristiano o cristiana e, magari, non ha mai aperto una pagina dei testi “rivelati” e comunque non ne frequenta. Se l’avesse fatto, saprebbe che, anche qualche millennio, fa c’era tanta povera gente che era sottoposta alla schiavitù, proprio in quel Sud del mondo da dove ancor oggi salgono, su illeciti barconi, i profughi e i migranti, ritenuti i potenziali delinquenti, pericolosi nemici del benessere e della pace in Europa.

Ebbene, tra loro, c’erano anche tanti uomini e donne che erano rimasti per quattrocento anni nel meraviglioso Paese dov’erano cresciuti felici sino a diventare un popolo grandissimo. Non avrebbero mai voluto andare via, mettersi su una strada o su un barcone diretto in terra straniera, verso un mondo che avevano conosciuto a malapena e solo per sentito dire. Ma, a un certo punto, la vita era divenuta invivibile per loro, erano derubati dei loro beni primari, vessati giorno e notte con violenze e lavori forzati, non avevano diritto né a un giorno né a una notte di riposo, i figli maschi gli venivano uccisi mentre le madri li mettevano al mondo. Per questo iniziarono a gridare e a cercare una via d’uscita, foss’anche quella di abbandonare la “mamma Africa”, il grande Paese dove erano stati allevati e che, senz’altro, amavano.

Al principe-oppressore fu Dio stesso a mandare a dire: « Lascia partire il mio popolo »! E quello la pensava come i nostri governanti e rispondeva: «Chi è il Signore, perché io debba ascoltare la sua voce e lasciare partire Israele? Non conosco il Signore e non lascerò certo partire Israele! » (Es 5,1-2). E anche per quelli che erano impauriti e titubanti a partire, temendo un peggiore destino, anche per loro ci fu l’incoraggiante parola di Dio che usciva dalla bocca di Mosè: « Io sono il Signore! Vi sottrarrò ai lavori forzati ..vi libererò dalla schiavitù… vi riscatterò con braccio teso… io sono il vostro Dio che vi sottrae ai lavori forzati… vi farò entrare in una terra» bella, spaziosa e dolce! (Es 6,6-8). Il Dio della Bibbia è Lui il “colpevole” delle grandi migrazioni.

Fu lui a mettere in testa a quel povero Mosè di far partire il popolo che stava soffrendo e morendo in Egitto. È Lui che apre le menti degli schiavi alle aurore possibili della libertà. È Lui che stabilisce l’unico lecito, universale Codice: che di Dio è la terra per cui ogni creatura ha diritto di camminarvi sopra e di condividerne fraternamente i frutti. Di vivere, di muoversi, di partire per trovare uno spazio dove fissare una tenda, coltivare un giardino, costruire cortili dove possano giocare i bambini.

Di sognare la gloria della vita e non di rassegnarsi alla vergogna della morte. E a chi, come diverse donne al potere, oggi, in Europa si fa eleggere, magari proclamandosi politicamente “madre”, vorrei suggerire una lettura: il primo capitolo del libro dell’Esodo, pochi versetti inondati di “Splendore” e “Bellezza” (in ebraico: “ Sifra” e “ Pua”); sono le levatrici dell’Egitto che, invece di ubbidire al decreto reale che ordinava di soffocare sul nascere i bambini maschi delle donne ebree, dissero: “No”! consegnandoli al viaggio della vita. Che tutte le madri, che tutte le donne, cristiane e non cristiane, e tutti i nobili, stimati cittadini d’Europa abbiano il coraggio di fare obiezione di coscienza a quanto è fonte del respingimento cieco, dell’inazione colpevole e dell’orrore delle migliaia di cadaveri sommersi nelle acque o esposti al sole sulle coste del grembo che ci ha partorito: il Mar Mediterraneo.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...