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5.2.20

smontiamo la leggenda che vede le foibe uguali alla shoah e quello della pulizia etnica delle foibe

Risultati immagini per si è ucciso troppo poco foibe
Dopo    aver   smontato l'anno scorso  (  qui il post  ) nonostante le accuse ( che  mi scivolano  via )  di  negazionismo   \  revisionismo  su  tale  evento \i  ovvero  il mito \ leggenda  urbana   del   silenzio  sulle  foibe e sull'esodo  delle popolazioni  italiane    de confine  orientale  ,  quest'anno proverò  a  smontare     altri due molto diffusi  : 1)    quello  della pulizia  etnica   2) quella   della nostra shoah  .
Quale  prende  in esame per  primo  ?  Iniziamo dall'ultimo  che poi  è anche il più  grave . Esso è come  gettare  benzina  sul  fuoco  ed  una delle  cause   (  vedere i miei precedenti post  I II  ) del  perchè  ancora  oggi    a  distanza    di quasi 80  anni   da  tali eventi  essi  siano  ancora  una ferita  aperta ed  non si  può  parlare    di memoria  condivisa  \  pacificazione  ed  di    come  ogni  volta  che  se  ne parla   e  si celebra  il  giorno  \  settimana  del ricordo   ,  come  giustamente  dovrebbe far notare  segnala https://capodistria.rtvslo.si/ nei suoi vari servizi sulle  foibe      s'alimenta  di  più  la  ferita  .    Ecco quindi    che  l'istituzione della  giornata  del 10 febbraio  dedicata  alle  foibe  e  il dramma dell'esodo  ci  fa   ( giustamente se  fosse  fatto bene   )  ricordare   che le  celòebrazioni   di  tali avvenimenti sono è un occasione  mancata   per  fare  conti  con la propria  storia  ed  il proprio passato ed  andare  avanti  senza  dimenticare  ciò che essi    sono stati   .
L'anno scorso   una  due  \  settimane  dopo  il  giorno del ricordo   si è tenuto  un convegno che avrebbe potuto  dovuto essere un’occasione di riflessione sul modo in cui il dramma dell’esodo e la tragedia delle Foibe sono stati affrontati dalla maggior  parte  della stampa e  dei media  .
Ma  l’incontro organizzato dall’Unione degli istriani nella sala principale del palazzo della Regione a Trieste sembra destinato  , dopo  il solito   scontro diplomatico fra l’Italia e i governi di Slovenia e Croazia, ad alimentare nuove polemiche.
L'incontro  in questione  aperto dal presidente della Regione  del Friuli venezia  giulia   , Massimiliano Fedriga, vedeva fra i relatori il presidente dell’Unione degli istriani, Massimiliano Lacota, l’ex parlamentare, Roberto Menia, e i giornalisti Elisabetta de Dominis, Fausto Biloslavo e Marcello Veneziani. In collegamento video è intervenuto anche il direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri.
In apertura Fedriga ha parlato di un “rigurgito negazionista” sulle Foibe e la Regione, ha aggiunto, “sarà al fianco di coloro che sosterranno la battaglia contro chi vuole negare queste sofferenze".Fin qui  scelta  condivisibile   visto che  c'è ancora  chi le  nega   o  le  esalta  ,  ma  allo stesso tempo dubbiosa   visto  che nel calderone dei negazionisti  vengono messi   anche storici  che  cercano  di  smontare  tali leggende con  l'uso  di documenti   e    di riportare   lo studio della storia  el confine  orientale   e quindi  del periodo  delle  foibe  e  dell'esodo   inquadrandolo  nel contesto precedente   al  8  settembre  1943  ed  eliminando   la  confusione e  uso strumentale   quando    si parla  di tale  periodo  .
Il sito https://capodistria.rtvslo.si/   ,mi pare questo servizio     in cui  si risponde  a  quegli ;< 
interventi hanno proposto oltre le  rispettive esperienze sulla narrazione dell’esodo, in particolare  a   Vittorio Feltri l’autore delle dichiarazioni più forti: in una dura requisitoria contro il comunismo, ha accusato giornalisti ed editori di aver taciuto sulle Foibe, ha chiesto ai comunisti di pentirsi, (“i partigiani non possono perché per fortuna sono morti tutti”, ha aggiunto) e ha affermato che quella delle Foibe è stata una tragedia “addirittura peggiore rispetto a quanto avvenuto nei campi di concentramento in Germania”.
La comparazione fra la Shoah e le Foibe è stata ripresa anche da Marcello Veneziani, sia pur in maniera più sfumata: “Io non amo questi paragoni - ha detto - perché in effetti ogni tragedia è una storia a sé e quindi la comparazione non è mai giusta, ma quello che però si può notare è il diverso trattamento mediatico: da un punto di vista strettamente di storia nazionale, la tragedia delle Foibe con il relativo esodo ha una dimensione anche numericamente più grande rispetto agli Ebrei italiani che sono morti nei campi di sterminio”.>>
Meno  male che  a replicare  ci  ha pensato  Alessandro Salonichio, presidente della Comunità Ebraica di Trieste, << “Mettere assieme tragedie terribili, ma con connotazioni profondamente diverse, come la Shoah e le Foibe, non aiuta alla comprensione e non fa onore a chi cerca questi paragoni”, ha detto. “La Shoah è stata caratterizzata da un metodo scientifico, mentre la tragedia delle Foibe, altrettanto tragica, ha avuto connotazioni diverse. Mettere tutto sullo stesso piano è pericoloso e fuorviante e spiace trovarsi di nuovo a commentare fatti di questo tipo.”>>
E' vero ed  innegabile   che nelle foibe  e   anche     dopo  a  guerra  finita       come dice il testo ( mai  accettato ufficialmente  dai nostri politici  )  della   «Relazione italo-slovene 1880-1956», "ignorato e passato sotto silenzio da  coloro  hanno   istituito  la  giornata  \   settimana   del 10 febbraio , e  di cui   la relazione approvata all’unanimità il 27 giugno 2000 dalla Commissione storico-culturale italo-slovena, costituitasi nel 1993 sotto l’egida dei ministeri degli esteri dei due paesi e formata da storici italiani e sloveni (consultabile qui). Essa  afferma  che dopo aver liberato il Litorale adriatico dai nazifascisti, l’Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo mise in atto (sottolineatura mia e di https://www.wumingfoundation.com/giap/ più recisamente qui da cui l'ho tratta )

«un’ondata di violenza che trovò espressione nell’arresto di molte migliaia di persone – in larga maggioranza italiane, ma anche slovene contrarie al progetto politico comunista jugoslavo – , parte delle quali vennero a più riprese rilasciate; in centinaia di esecuzioni sommarie immediate – le cui vittime vennero in genere gettate nelle “foibe” –; nella deportazione di un gran numero di militari e civili, parte dei quali perì di stenti o venne liquidata nel corso dei trasferimenti, nelle carceri e nei campi di prigionia (fra i quali va ricordato quello di Borovnica), creati in diverse zone della Jugoslavia.
Tali avvenimenti si verificarono in un clima di resa dei conti per la violenza fascista e di guerra ed appaiono in larga misura il frutto di un progetto politico preordinato, in cui confluivano diverse spinte: l’impegno ad eliminare soggetti e strutture ricollegabili (anche al di là delle responsabilità personali) al fascismo, alla dominazione nazista, al collaborazionismo ed allo stato italiano, assieme ad un disegno di epurazione preventiva di oppositori reali, potenziali o presunti tali, in funzione dell’avvento del regime comunista, e dell’annessione della Venezia Giulia al nuovo Stato jugoslavo.»

ma Il ritornello «tutti i morti sono uguali» si trasforma, quando si tralasciano le dimensioni e il contesto dei fenomeni, in « alcuni morti sono più uguali degli altri ».
L’equivalenza tra foibe e Shoah tanto cara ai neofascisti e ai loro complici «democratici» nasce dall'affermazione che le truppe jugoslave avrebbero ucciso delle persone «in quanto italiane», esattamente come i nazisti avevano ucciso delle persone «in quanto ebree ». Ma si tratta di un ritornello propagandistico, senza alcuna valenza storiografica,  ma  come  capita  la menzogna  diventa  verità e  la  verità menzogna  . Vero L’Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo – compresi i non pochi partigiani italiani in esso inquadrati – arrestò e in diversi casi uccise persone «contrarie al progetto politico comunista jugoslavo», qualunque fosse la loro appartenenza nazionale.Naturalmente nessuno intende giustificare queste uccisioni, in molti casi assolutamente sommarie, ma è doveroso ricordare che i bambini infoibati esistono ,  almeno   che  non  vi si trovino  documentati   che lo  affermino, solo nell'immaginazione malsana dei propagandisti di destra e che la larghissima maggioranza dei casi interessò appartenenti agli eserciti nazifascisti o loro collaboratori. Recentemente anche il Corriere della Sera si è accorto che ben 300 «martiri delle foibe» decorati dalla Repubblica Italiana dopo l’istituzione del «Giorno del Ricordo» nel 2004 erano in realtà combattenti nelle formazioni repubblichine e collaborazioniste, alcuni dei quali si erano anche macchiati di efferati crimini di guerra.Mettere le due cose sullo stesso livello non è la peggiore offesa, la peggiore banalizzazione che si possa fare della tragedia della Shoah ? A questo punto infatti qualunque atto di violenza diventa «come la Shoah!».
Adesso veniamo  alle  foibe   come pulizia etnica    degli slavi verso gli italiani   . Altro mito e  leggenda , ormai diventata  quasi verità  e  guai  a metterla  in discussione    altrimenti  ti  tacciono  di negazionismo  e  ti dicono  che insulti la memoria del  ricordo , sulle foibe   e  sulla storia del  confine  orientale , diffusa    dalla destra  ( una  delle oche  cose in comune  tra la destra parlamentare  e quella extraparlamentare   ) ed  [ sic  ]   anche  dalla sinistra parlamentare  .
 Inizialmente forse  influenzato dai libri di storia  di mio nonno paterno  fascista   e  dalle prime  letture sue  foibe   consideravo  le  foibe  come   pulizia  etnica     fatta  dagli   Slavi     verso  gli italiani  .  Poi   con diverse letture ( in particolare  il libro citato sopra  e   questi due    siti  I e II )      che  la  vulgata  ufficiale del  10 febbraio considera   a  torto negazionista , mi sono  fatto l'opinione  che  tale    fatti storici cosi complessi  e    dolorosi  vanno  studiati  e   ricordati   a  360°   opinione    che  è quella  che conoscete   e  che  ho  sempre  espresso nel  nostro blog  dal  209  in poi   .  Confermata     anche   da  uno storico non sospetto d'essere  comunista  talmente   è critico  verso  Tito   e  verso  i  comunisti  Raul pupo   nel  video  che  trovate  sotto  .
Recentemente    pero , questa mia  concezione  è sembrata  vacillare   chiacchierando  con amico sulle  foibe  . Lui    sostiene che le foibe furono oltre  ad  un genocidio  , la  nostra  shoah, furono    pulizia etnica degli slavi contro gli italiani ed io no.  Quando  ad  un certo punto  mi ha  chiesto  il perchè  di tale   mia convenzione , ma  non ho  replicato   forse perchè    ero di fretta  (  dovevo  andare  a fare una commissione ed  ero in ritardo  )  o paura   di  non riuscire   a   padroneggiare in sintesi   una   serie d'eventi cosi  complessi  come quelli del confine  orientale  senza  cadere in interpretazioni  ideologiche    non ho saputo cosa rispondergli con esattezza  e gli  ho promesso   che  ci daremo rivisti    . Ed  ecco che  lui  , essendo  vicini all'edicola   mi    ha  regalato  il libro di Dino messina italiani due volte dalle foibe all'esodo una ferita aperta della storia italiana. Esso è un libro si abbastanza onesto in quanto  analizza   la situazione  storica  comprendendo  anche  il ricordo  degli esuli ed    sostiene  una buona  ricostruzione storica    vicina  a quella   (  ne  trovaste  un video sotto   e  qui  )  di    Raul Pupo  .
Un  buon libro pur    non  condividendone l'impianto troppo nazionalistico  .  Ma interessante  conoscere ed approfondire  la storia   del confine orientale    e dell'esodo   leggendo  testimonianze   dirette  e indirette   di  profughi



Ora    per  poter  contraccambiare  appena  lo rivedo    vorrei regalargli o fargli leggere qualche libro che lo smentisca   tale  sua  interpretazione  o meglio  gli spieghi meglio la mia  .
 Ed  ho  rivolto la  stessa  domanda    nel  gruppo  facebook chiuso  moderato Storia moderna e contemporanea, spunti e riflessioni Ora  da  tale proficua      discussione  mi  ha convito   ad non abbandonare  la  strada  intrapresa  ,   che  un alto scambio  di opinioni  ed  un  semplice  libro stava  a  rischiando  di farmi   abbandonare ,   sul  10 febbraio  e  sugli avvenimenti del  confine orientale    . Infatti     da  ciò'   ho capito il mo  modo  di ricordare   e  lottare  contro  le  celebrazioni farlocche   e  strumentali del  10  febbraio   dove  << con la sua impostazione chiusa e nazionalistica”, tutta una certa retorica (poi confluita nel Giorno del Ricordo) “corre seriamente (  anzi lo sta  facendo sempre  più  corsivo mio  )   il rischio di legalizzare il ricordo di crimini altrui sull'oblio di altri crimini”— cioè dei nostri. >>  da      eccetto le  frasi tra parentesi   lo storico Carlo Spartaco Capogreco.
Insomma, sarebbe anche ora che per vicende complesse e dolorose  dove in sintesi  : << oggi     raccontiamo   di aver attraversato  i tre incubi del  novecento  :  il  fascismo  , il nazismo  , il comunismo  >> (  Antonio Toffetti  figlio di un infoibato )    con i rispettivi   crimini  , non ci si fermasse a semplificazioni superficiali. Non basta citare qualche storico qua e là per non inciampare in assunti erronei o quantomeno discutibili. E l'argomento è troppo importante e  complesso  per facili ricette  ed  uso  strumentale  .  Inoltre  sul discorso "etnico" chiamerei in causa il video   citato  prima  Raoul Pupo, storico di sicuro non tenero nei confronti di Tito.Lui lo esclude, e ne fa una descrizione prevalentemente politica.
Ecco  quindi Dire che fu pulizia etnica è storicamente scorretto, sia per la natura degli eccidi, sia per il concetto di "italiano"in una  zona   crocevia   di   diverse popolazioni ed  etnie  come  quella    dei  Balcani   che è meno definito di quel che si pensa. Quindi    concordo    con questo commento  della   discussione  avvenuta   sul  gruppo prima  citata    

L'evento delle Foibe non è mica una specie di fulmine, un temporale, un qualcosa che "accadde fuori del controllo umano" e che non ebbe motivi scatenanti. Nell'esaminare un singolo - ben delineato - evento storico, rifiutare il rapporto causa-effetto che lo lega ad altri eventi è sciocco. Oppure è strumentalizzazione deliberata.Asserire che le foibe (e i vari altri eccidi di matrice slava avvenuti nei balcani a danno di altri slavi E ANCHE a danno di italiani E italòfoni - che erano slavi che parlavano italiano) furono un crimine, una cosa orrenda, è esatto ma non esime, dalla analisi, il concetto "furono una reazione a qualcosa avvenuto in precedenza".
E citare le cause delle foibe non significa "giustificarle", significa solo spiegarle e capirle.In sostanza, la risultante storiograficamente emergente è che l'attributo "pulizia etnica" sia utilizzato solo da chi vuole a tutti i costi imprimere una matrice ideologica e politica alla analisi storica dei fatti.
Nelle foibe ci finirono persone di QUALSIASI etnia, e gli italiani (insieme agli italòfoni) non furono la maggioranza. Questo fatto da solo dovrebbe esser sufficiente quantomeno a far sorgere qualche dubbio.
...Furono utilizzate per sopprimere gli oppositori politici al regime titino emergente A PRESCINDERE dalla etnia di cui facessero parte. Furono infoibati anticomunisti E persone solo sospettate di esserlo. Furono infoibate persone che effettivamente parteciparono agli eccidi fascisti e degli Ustascia, o SOLO sospettate di avervi preso parte. Furono infoibati collaboratori e spie e anche persone indicate come tali per odio e vendetta dei singoli.
La discriminante non fu MAI la lingua parlata, o l'etnia di appartenenza. [--- ]>>

Ma il termine   << [...] "pulizia etnica" è  --- come afferma  il  commento  alla discussone  di cui parlavo prima   Fabiano Fava ---- ovviamente molto urticante, come espressione, e chi la usa ha tutto l'interesse di usarla come è stato  detto  sul gruppo   di storia    : <<   "trigger" per "indiNNiare" chi delle foibe ne sa pochissimo  se   non addirittura  nulla    e si lascia intontire. >> Quindi     non si può parlare come dice sempre Pupo ( vedere l'articolo del ilpiccolo da me riportato qui in questo post  ) : « Il termine “etnico” – spiega lo storico – non può venire applicato a comunità nazionali che si definiscono su basi non etniche, come gli italiani di Venezia Giulia e Dalmazia. In tali casi è preferibile fare riferimento ai processi di “semplificazione nazionale” che hanno interessato tutta l’Europa centro-orientale nel Novecento ».




approfondimenti 
https://www.raiplay.it/video/2017/01/Enigma---Le-foibe-3dc18995-748a-49c2-aa67-8015c4465b7f.html
https://capodistria.rtvslo.si/archivio/foibe




emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...