Visualizzazione post con etichetta sionismo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sionismo. Mostra tutti i post

30.9.24

Cosa è il sionismo e perché essere critici? E poi quali sarebbero le idee di Segre e Crosetto da “odiare”?


A  volter  capita  , ed  è  questo uno dei casi   ,  che    un post  scritto  per    la  mia bacheca  di facebook   


  necessiti  di   un approfondimento .  Infatti  


Antonio Deiana
Cosa è il sionismo e perché essere critici?
E poi quali sarebbero le idee di Segre e Crosetto da “odiare”?
Proviamo  a    rispondere  

Il sionismo è un'ideologia politica il cui fine è l'affermazione del diritto alla autodeterminazione del popolo ebraico e il supporto a uno Stato ebraico in quella regione che, dal Tanakh e dalla Bibbia, è definita: "Terra di Israele".[Il sionismo emerse alla fine del XIX secolo nell'Europa centrale e orientale come effetto della Haskalah (illuminismo ebraico) e in reazione all'antisemitismo, inserendosi nel più vasto fenomeno del nazionalismo moderno.IL movimento tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo si sviluppò in varie forme, tra le quali il sionismo socialista, quello religioso, quello revisionista e quello di ispirazione liberale dei Sionisti Generali. Esso favorì a partire dalla fine del XIX secolo flussi migratori verso la Palestina, prima sotto l’impero ottomano e dopo la Prima guerra mondiale affidata all’amministrazione britannica dalla Società delle Nazioni, che rafforzarono la presenza ebraica nella regione e contribuirono a formare un Nuovo Yishuv. Il sostegno al sionismo crebbe in particolare nel secondo dopoguerra, successivamente all'Olocausto, e portò allo scadere del mandato britannico della Palestina, alla Dichiarazione d'indipendenza israeliana e alla nascita dello Stato di Israele nel 1948. I conflitti con il mondo arabo e l'esodo palestinese del 1948 provocarono il rafforzamento dell'antisionismo.


Parlo per me . lo contesto perchè lo reputo una ideologia politico \ religiosa utopistica la cui applicazione ha fallito sul nascere . Se proprio gli ebrei volevano , uno stato avrebbero dovuto farlo : 1) con chi già ci abitava , cioè ebrei non sionisti e estranei alla diaspora , arabi , inglesi . ., 2) in una terra deserta e disabitata emigrando li ., 3) se si voleva fare sulla divisione avvenuta nel 1948 non invadendo o tenendo dopo le guerre territori non suoi perchè secondo te quello che sta facendo israele che non permette neppure l'accesso agli aiuti umanitari non è genocidio ? o rifiutare d cessare l fuoco per poter liberare gli ostaggi ? la penso come lui

25.3.24

DIARIO DI BORDO N°40 ANNO II comunità ebraica e israele dovrebbero fare pace con le loro contraddizioni il caso di Alessandro Orsini ., No’ all’agnello per Pasqua: la scelta di un ristorante di Battipaglia., lezione di kate midlenton all morbosità dei media .

Dopo le denunce della comunità ebraica il pm della Procura di Roma, Erminio Amelio, ha aperto due fascicoli per istigazione all’odio razziale per il professore Alessandro Orsini e Gabriele Rubini, noto come Chef Rubio. L’indagine per istigazione all’odio razziale di Orsini e Chef Rubio Il 24 gennaio scorso la comunità ebraica di Roma, con il presidente e legale rappresentante della comunità, Victor Fadlun, assistito dall’avvocato Roberto De Vita, ha depositato in questura due esposti: «Per plurime e reiterate condotte integranti i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e per diffamazione aggravata». Le denunce effettuate dopo i post di Chef Rubio e Alessandro Orsini Al centro delle due querele ci sarebbero i post dello chef, compreso un: «coltello antisionista con manico in legno d’ulivo» pubblicato su X e poi anche il post in cui il professor Orsini, all’indomani del 7 ottobre, avrebbe definito «una rivolta» il massacro di Hamas.  Nella denuncia a carico del professor Orsini: «C’è un’opinione chiaramente animata da un pregiudizio antisemita nei confronti di Israele e che, dopo il 7 ottobre, la reiterata e costante ripetizione di determinati pensieri, anche attraverso il sapiente accostamento di fatti non veri con fatti veri e di elementi travisati, mira a creare una vera e propria giustificazione delle operazioni terroristico-stragiste di Hamas, attribuendo agli israeliani e agli ebrei in quanto tali la responsabilità nella causazione degli eventi di tale gravità. Ed è bene notare e sottolineare come il professore Orsini compia questa operazione il 7 e l’8 ottobre, ben prima della reazione militare israeliana». Nel caso di Rubio, viene affermato che: «Tutti i commenti, soprattutto quelli successivi al 7 ottobre, sottolineano ed evidenziano il concetto di sionismo= terrorismo. Il post del coltello assumerebbe ulteriore e autonoma rilevanza in termini di pericolosità istigatoria oltre che discriminatoria per odio antisemita».
 Posso  capire  che  Orsini  non piaccia  o  non   si  vada  d'accordo .  Ma la comunità ebraica   prima di  chiedere  la   la chiusura  dei suoi  social   e denunciarlo per  istigazione  all'odio  razziale  per  aver  scritto   di Netanyhau  le  stesse  cose   che  scrivono   diversi  giornali  israeliani   .  La  comunità  ebraica    e  gli  stessi  israeliani   dovrebberoi oltre a fare  pace con il  proprio  cervello     con  se  stessi   perchè  :  In realtà Orsini negli anni, oltre a collaborare con l’ambasciata d’israele, è intervenuto più volte per condannare l’antisemitismo. Il 7 novembre 2019 su Facebook, in relazione agli insulti ricevuti dalla senatrice Liliana Segre, scriveva che “devi essere un menomato . Nel libro Isis (Rizzoli, 2018), a pagina 47 sosteneva che “credere che tutti i mali del Medio Oriente siano colpa di Israele significa credere che in M-O esista solo il conflitto israelo-palestinese”. L’8 novembre 2023, poi, proprio nel corso della presunta “campagna antisemita”, Orsini pubblicava un post dal titolo “ebrei persone meravigliose”.Ora  saranno  i pm a stabilire se il professore ha superato il confine della legittima opinione, scadendo nella discriminazione razziale (o nella sua istigazione).Per la   denuncia   dello che f Rubio   sono  d'accordo con loro  perchè  pur  essendo antisionista   considero    estremo   ill suo  gesto è il suo discriminare   i   sionisti  perchè , va bene  criticare  le  loro idee    \ pensiero , ma arrivare  a   :  fare  ungesto  simile    e ad isolarli   significa   abbassarsi al loro livello  . infati    il  conduttore tv Chef Rubio che, tra i vari post, ha scritto che “la colonia illegale sionista va smantellata, i suoi sostenitori isolati e il sionismo bandito dal mondo”, pubblicando la foto di un coltello da cucina con la scritta “coltello antisionista”.

----



leggo  sul  web    che   Un ristorante di Battipaglia non serve agnello in occasione delle festività di Pasqua. Questa la decisione del ristorante Ex Voto di Battipaglia che in occasione della domenica delle Palme e della Santa Pasqua non servirà il classico agnello pasquale. Una scelta particolarmente apprezzata dalla comunità animalista ( vegna soprattutto ) che – da anni – si batte per cancellare la tradizione di consumare carne di agnello in occasione delle festività pasquali.Scelta che ha creato e crea polemiche perchè a pasqua é si mangia l’agnello come tradizione infatti Nel Nuovo Testamento, Giovanni Battista accoglie così Gesù: «Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!”, prefigurandone il ruolo sacrificale per la redenzione dell’umanità. Proprio “come agnello condotto al macello”, come profetizzava Isaia (Isaia, 53,7). »Ora come è La libertà è sacra anche quella come dicono alcuni : ‹‹ di non frequentare locali del genere che penalizzano onesti lavoratori già fatto con i sapientoni nel periodo del covid . I pastori soprattutto in continente devono già combattere con le mode ambientaliste pro lupo salvo poi criticare i cani da guardiania perche pericolosi. ›› è altrettanto sacra quella sia ei ristoratori di non servirlo . oppure quello che prediliggo io il buon senso cioè il ristoranre dovrebbe anche accontentare tutti sia gli animalisti ed i vegani ( veri o modaioli ) sia i " carnivori " \ tradizionalisti .

----



Kate Middlenton : << ho un tumore e faccio la chemioterapia non pediamo mai la speranza >> Un messaggio ( vero o falso , poco spontaneo secondo alcuni come questo e quest altro articolo di https://www.thesocialpost.it/ ) , ma che oltre ad essere un messaggio a tutti i malati , lo è anche alla stampa più morbosa ed ai complottisti che trovano voce ed amplificazione in essa . Ilnoltre il modo in cui Kate Middleton, non la Principessa del Galles ma semplicemente Kate, ha raccontato al mondo di avere un cancro e di sottoporsi alla chemioterapia racconta, in fondo, molto più di noi che di lei. Di una società e un giornalismo che, per settimane, ci hanno propinato ( ed ancora   continuano ) ogni singola teoria complottista su una foto (come se fosse un affare di Stato), costringendola di fatto a rendere pubblico ciò che è o dovrebbe essere la cosa più intima e privata che esista. E non c’è Corona o popolarità che tenga.

12.10.23

QUALCHE DOMANDA A UN BUROCRATE SIONISTA di Filippo Kalomenìdis

Una riflessione sarcastica e provocatoria sulle dichiarazioni e minacce di azioni repressive del ministro Valditara contro gli studenti che solidarizzano con il popolo palestinese

«Se è vero che alcuni collettivi scolastici hanno inneggiato ad Hamas, alla morte dei ragazzi israeliani, vanno perseguiti dalla legge. Farò partire immediatamente nostre ispezioni nelle scuole coinvolte, chiedendo alla Procura di promuovere un'azione penale per odio razziale. L'azione di Hamas è
infame. Queste persone devono essere perseguite dalla Procura della Repubblica e spero finiscano in prigione, sono di mentalità nazista, personaggi che devono essere isolati e condannati senza se e senza ma. Non è plausibile che alcuni sindacati o partiti li difendano… A quello studente farei vedere le immagini dei ragazzi aggrediti senza pietà mentre ballano nel deserto. Sai cosa vuol dire democrazia? Sai cosa vuol dire antifascismo? Antifascismo significa condannare queste cose».
Giuseppe Valditara, ministro dell’istruzione e del merito
Signor Valditara, mi rendo conto quanto sia ipocrita la formula di rito “signor”, ma mi pare inevitabile, non fosse altro per mancanza di alternative che non implichino le conseguenze penali, scatenate di regola su chi vi avversa.Esplicito subito che il mio rivolgermi alla sua persona è pura retorica. Come Ghassan Kanafani, ritengo che il dialogo tra dominanti e oppressi sia un colloquio «tra la spada e il collo». Cito quindi le sue parole solo per esporre al pubblico disprezzo e alla rabbia politica delle nuove generazioni l’empireo che ogni giorno muove guerra loro, alla razza dei senza nulla. La strumentalizzo, mi servo delle sue frasi, del suo agire soltanto per questo scopo.Ho letto le dichiarazioni del 9 ottobre e sono felice di constatare che per lei “nazista” sia diventato un aggettivo spregiativo. Spero abbia consultato prima i suoi sodali, in particolare quelli con la fiaccola tricolore mussoliniana dentro il petto, nel simbolo di partito e le divise repubblichine dei padri conservate nell’armadio. Sono esilarato dal fatto che un ministro, nominato da una coalizione che della discriminazione razzista fa religione, bandiera e norma, ora invochi azioni penali per istigazione all’odio etnico.Mi ha regalato ancora un’omerica risata il suo ritenere d’improvviso la danza nella bolgia di un rave come un’espressione di democrazia, in confusa contraddizione con la campagna di criminalizzazione condotta dal governo Meloni contro i raduni musicali non autorizzati, sfociata nella legge 30 dicembre 2022 numero 199. Chiaro che non erano certo i rave a spaventarvi, ma la libertà di manifestare e mobilitarsi nel territorio dello stato italiano. È sempre divertente però appurare la macilenza della memoria dei piccoli burocrati che guardano a Tel Aviv come il diamante più splendente e avanzato del liberismo occidentale.Un’atroce e farsesco difetto nel suo caso, dal momento che è un accademico, ordinario di diritto romano e di diritti dell’antichità. Forse è per via di questa mancanza mnemonica che non conosce la differenza tra antisionismo e antisemitismo. Un cratere cognitivo che affligge pure il suo predecessore Bianchi, tecnico del Partito Democratico, promulgatore di una circolare del MIUR del novembre 2021, vera e propria direttiva di comportamento filoisraeliano imposto ai docenti nelle scuole e nelle università della repubblica. Adesso smetto di ridere, impresa non facile quando si ascolta il suo tono da attore mediocre, da cabotin in un’inconsapevole e pessima commedia. Del significato autentico della parola “democrazia” a quelli del suo lignaggio non è mai importato nulla. Se non nell’accezione del diritto illimitato del più forte che inscatola migranti e chiunque si opponga al vostro totalitarismo liberista nel cemento, nell’acciaio delle galere. Se non nell’accezione di «democrazia fascista», come la chiamava Concetto Marchesi, un uomo che di sicuro dalle sue parti non ricordano con piacere. Non s’è accorto di quanto fosse mostruoso e assurdo richiamarsi ai principi dell’antifascismo, per difendere lo stato d’apartheid sionista che perpetra da settant’anni crimini contro l’umanità e lo sterminio di un popolo? Come studioso di norme giuridiche non sa che la Convenzione di Ginevra del 1949 e il diritto internazionale, scritti dai sacerdoti dell’Occidente che l’hanno preceduta, sanciscono la lotta armata per la liberazione come legittima, protetta ed essenziale per ogni popolazione occupata?Non s’è avveduto di quanto fosse grottescamente dispotico augurarsi che dei minori finiscano in carcere, rei d’aver espresso legittimamente entusiasmo per la rivoluzione palestinese, per di più lontana dai confini della sua nazione fondata sul colonialismo? Non sarebbe stato meglio ammettere che tra colonialisti si è parenti stretti e che quei confini tracciati derubando e massacrando i palestinesi sono anche vostri, sono quelli del vostro mondo libero (libero per pochi, bianchi, ricchi prescelti, ovvio)?Soltanto nel mio luogo di nascita, la Sardegna, il suo ministero ha disposto entro il 2025 la chiusura di 40 scuole: perché non manda gli agenti della Digos a offrire istruzione e formare i nostri figli? Magari bastonandoli a sangue come a Torino, il 3 ottobre e altre miriadi di volte?La consapevolezza storica, imposta dal suo ruolo, non le ricorda che un popolo, quando si libera da decenni di colonizzazione, quando la vita schiacciata si solleva e abbatte gli argini, opera una cesura con la vostra vile morale liberale? E altrettanto vale per i giovani che sostengono in tutta la loro bellezza la Resistenza Palestinese dall’Italia delle schiavitù capitalistiche a voi cara?Tornando al rave nel Kibbutz Re'im, è disumano chi balla e festeggia sui cadaveri di generazioni di palestinesi, a pochi chilometri dal campo di concentramento di Gaza, dove quasi due milioni di persone sono condannate alla morte in esistenza? O chi pone fine alla raccapricciante gioia del carnefice che oltraggia a ritmo di musica la terra defraudata e le spoglie di fratelli e sorelle uccisi ogni giorno?La dedizione alla funzione di burocrate sionista le impedirà di rispondere con sincerità a queste domande, persino interiormente. I vostri sudditi nemmeno le prenderanno in considerazione.Lo faranno però a gran voce, con limpide parole-azioni, tanti studenti «politicizzati» (nel vostro surreale lessico repressivo, siete riusciti a dare una connotazione criminosa pure a questo attributo) stando accanto alla Resistenza Palestinese nelle piazze, nelle scuole e nelle università di ogni città. Nonostante i vostri sforzi polizieschi non riuscirete a ridurli al silenzio. «Il muro tenta i prigionieri a saltare oltre, anche se solo in sogno.Tenta i più forti a desiderare che Dio li abbia creati per volare come uccelli o ad arrampicarsi come l’edera.Tenta le vittime a infiltrarsi e a penetrarlo come nelle fantasie dei cartoni animati. Le tenta a pensare di utilizzare il frantoio a ganasce, il trapano o gli esplosivi. Tenta qualcuno a fare della mera possibilità di muoversi una vittoria impareggiabile».
(da “Sono nato lì. Sono nato qui” di Murid al-Barghouti)

19.10.18

L’amore che sfida le divisioni: giornalista musulmana sposa attore ebreo

 per  saperne  di più



Leggerndo le  reazioni  a   questa   storia    che  riporto  opggi  , credevo che  gli ebrei  (  OVVIAMENTE    senza  generalizzare  , perchè il   fondamentalismo  è presente  in tutte le  religioni  e  confessioni  cosi  come  i pregiudizi e  preconcetti ) avessero  imparato  quello che hanno  subito  l'antisemitismo  e  con la shoah  .

 dalla pagina  faceboook dialogo interreligioso  e  da   https://www.tv2000.it/ del 16 ottobre 2018
Servizio di Barbara Masulli

Una storia d’amore ha scaldato gli animi in Medioriente. Protagonisti, un attore ebreo e una giornalista musulmana che si sono sposati scatenando le proteste del governo israeliano e il rischio di minacce tra gli estremisti arabi. 



17.5.18

tolerranza o coesistenza ? la seconda seconda me

infatti



infatti il filosofo  cristian porcino in  una  recente  intervista   che trovate  qui in qusto mio post  sul suo libro   altro ed altrove   afferma : <<  Il concetto di tolleranza ha una storia importante ma col tempo tutto si è trasformato.  Trovo aberrante l’idea di un essere umano che sopporta qualcuno. È il fallimento dell’idea di umanità e di uguaglianza. Nessuno deve tollerare gli altri ma capirli, o per lo meno sforzarsi di comprenderli rispettandone le differenze. Io preferisco il termine rispetto alla parola tolleranza. Come diceva James Hillman: ‘Siamo qui non per capire tutto, ma per apprezzare quello che c’è”.>>

ecco  una storia condivisa  su facebook  


Ruth Ebenstein è con Ibtisam Erekat.
15 maggio alle ore 21:48




These are some really tough, painful days in this corner of the world. There is something so affirming, so incredible about my friendship with Ibtisam Erekat. It truly transcends what's going on around us. We're just... friends!! In the most natural way. I know that I've repeated this sentence, but it's CRAZY that this is what came out of cancer!! This photograph was taken this afternoon in East Jerusalem.
Ibtisam Erekat, I always, always LOVE being with you!!!
Ramadan Kareem!!
#Sisterhood #friendship #Israeli #Palestinian #Jewish #Muslim #Love #interfaith #Salaam#Shalom #Peace #ChildrenOfAbraham #PeaceAndLove #breastcancersurvivors

Questi sono giorni davvero duri e dolorosi in questo angolo del mondo. C' è qualcosa di così affermazione, così incredibile sulla mia amicizia con Ibtisam Erekat. Trascende davvero quello che succede intorno a noi. Siamo solo... amici!! nel modo piu ' naturale. So di aver ripetuto questa frase, ma e ' assurdo che questo sia quello che e ' uscito dal cancro. Questa foto e ' stata scattata questo pomeriggio a Gerusalemme est.Ibtisam Erekat, io sempre, sempre amo stare con te!!!
Ramadan Kareem!!
#Sisterhood #friendship #Israeli #Palestinian #Jewish #Muslim #Love#interfaith #Salaam #Shalom #Peace #ChildrenOfAbraham#PeaceAndLove #breastcancersurvivors

31.1.16

EBREI ULTRA-ORTODOSSI: ‘OLOCAUSTO MAI AVVENUTO, È COMPLOTTO SIONISTA’



lo so che a news   che  riporto sotto  proviene dal solito sito complottista e demenziale , bufaliste ,   da me  più volte definito fogna  \ cloaca  e  che   è  riportato   da altra pagina   peggiore   di lui  come 
Killuminati Soldiers - quelli VERI ma come giustamente si nota e come mi è stato fatto notare il mio utente facebookiano


Diego Manca Da questo articolo si evince chiaramente che anche in Israele, come in tutte le nazioni del mondo, esistono gli stupidi e i coglioni.
Gli Haredim in ebraico significa «coloro che tremano davanti alla parola di Dio». Stanno a indicare quella vasta galassia di gruppi religiosi che formano il cosiddetto fondamentalismo ebraico, che considerano lo stesso Stato d'Israele una eresia peccaminosa e il sionismo una bestemmia nei confronti di Javeh. Analogamente ai talebani, che danno un'interpretazione letterale del Corano, gli Haredim mettono la Torah come guida suprema ed assoluta della loro vita.
Benché siano divisi al proprio interno, odiano la democrazia, il Cristianesimo, l'Islam e vorrebbero obbligare tutti gli israeliani a seguire le leggi delle Scritture promulgate da Mosè sul monte Sinai nell’anno 2448 del calendario ebraico. Generalmente vivono in comunità chiuse, educano i loro figli secondo i precetti della Torah, non si mischiano né con gli arabi, né con gli israeliani laici, che considerano eretici e bestemmiatori.




EBREI ULTRA-ORTODOSSI: ‘OLOCAUSTO MAI AVVENUTO, È COMPLOTTO SIONISTA’


La polizia israeliana ha arrestato due insegnanti responsabili di un folto gruppo di studenti ultra-ortodossi perché tenevano un barbecue vicino ad un monumento all’olocausto, alla vigilia del ‘giorno della memoria’.



Le forze di sicurezza, chiamate in un parco nella città settentrionale di Beit She’an, domenica sera, hanno trovato circa 100 studenti yeshiva haredi di una scuola di Gerusalemme, mentre mangiavano e cantavano canzoni vicino al luogo del memoriale dedicato alle vittime di quello che in Israele viene ricordato come il genocidio nazista.
L’atmosfera di festa era in netto contrasto con quella nella maggior parte del paese, mentre Israele si prepara alle solenni cerimonie per ricordare i morti durante la seconda guerra mondiale.




La polizia ha ordinato gli studenti adolescenti a disperdersi. I due insegnanti, di età compresa tra 26 e 38, sono stati presi per essere interrogati con l’accusa di offendere la sensibilità religiosa.
Gli insegnanti si sono giustificati dicendo che stavano semplicemente cercando un posto piacevole per gli studenti.
In realtà l’avvenimento non è strano. Gli ebrei ultra-ortodossi non riconoscono il ‘Giorno della Memoria’ di Israele ed episodi simili sono ricorrenti.
Molti gruppi haredi – popolazione in velocissima crescita in Israele – sostengono che l’Olocausto sia solo una finzione creata ad arte per fornire un pretesto alla creazione dello stato di Israele.
Recentemente molti ebrei ultra-ortodossi sono stati arrestati per avere deturpato il memoriale dell’Olocausto Yad Vashem a Gerusalemme con graffiti pro-Hitler.Del tipo: “Se Hitler non fosse esistito, i sionisti lo avrebbero inventato”.“Grazie Hitler per il meraviglioso olocausto che hai organizzato per noi!”.
A differenza dei sionisti che hanno creato lo Stato di Israele, e che sono sostanzialmente Askhenaziti, ovvero i discendenti degli Ebrei europei, gli Haredi hanno una visione messianica di un Israele religioso.
I primi invece, hanno assorbito la visione ‘nazionale’ in secoli di permanenza in Europa. Nei prossimi anni sentiremo molto parlare di questo scontro culturale tutto interno alla società ebrea israeliana.


emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...