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19.11.22

la vita è anche trasfornazione perchè “Nulla si crea,nulla si distrugge,tutto si trasforma”

“Nulla si crea,nulla si distrugge,tutto si trasforma” come c'è stato insegnato a  scuola   -  È la legge che individuò, se la mia memoria non m'inganna . Lavoisier, scienziato del ‘700,iniziatore della chimica moderna. Questa  legge naturale di conservazione della massa: in una reazione chimica nulla si crea, nulla si distrugge, tutto ciò che c'era prima si trova anche dopo che la reazione è avvenuta la si puo  applicare  anche alla  vita cioè  al nostro vivere  Infatti   sta  noi scegliere  se  se  vivere  creando  e trasformando   o   di  non fare  \  creare niente   ma  lasciare  che siano  gli altri  a creare   per  noi  ed  eventualmente  ad imporci le  loro creazioni .  Infatti io  deciso  che  con la  paura  anzi ,meglio le paure , è meglio conviverci  ed  affrontarla   possibilmente  o  trasformala  in qualcosa  che ci  fortifichi anzichè indebolirci   .
Infatti  come suggerisce  quest articolo  da me  letto qualche tempo fa  di lamenteemeravigliosa.it

NON  on bisogna mai dimenticare che la paura è un’emozione sana, perché fa parte del nostro istinto di sopravvivenza. Alcune tra le paure più comuni sono del tutto ragionevoli. Eliminarle, quindi, non sarebbe una buona idea, altrimenti rischiamo di perdere il senso del
rischio e di esporci inutilmente al pericolo.Le paure più comuni tra gli esseri umani riguardano la preservazione fisica e psicologica dell’integrità e della vita. Hanno carattere universale perché in buona misura ci proteggono. Presentano una radice biologica e filogenetica molto forte.
[...] 
A volte non consideriamo il fatto che la paura è una forza impressionante, che può essere usata a nostro vantaggio quando ne siamo consapevoli. Ci spinge a compiere azioni inverosimili o a portare a termine grandi creazioni  ma  anche  se  non controllata  \  incanalata    a fare  errori   e  a cadere  .  
Perchè questa  decisione    perchè   ho capito   che   lasciandomi prendere  dalla paura   ho capito  che , anche  se  ancora   non sempre  ci riesco  completamente come  credo  molti  di noi visto    che :  sempre  secondo l'articolo sopracitato  esse  sono molto diffuse , lasciandomi prendere  dalle  paure  mi rallentava  e mi faceva    cadere  continuamente    o  vivere  in un stato  d'ansia  .  

9.3.21

sfatiamo sulla musica classica in particolare quella sinfonica . Il caso dei notturni di chopin

 Infatti  chi non conosce  la  musica  classica     e  in particolare  quella  sinfonica   definendola  anticaglia  o  la  conosce  appena   perchè magari    avrà sentito   qualche pezzo come  colonna  sonora  di un film  , esempio  la nona  di Beethoven    ne  film    in Arancia Meccanica  di Stanley Kubrick      pensano  sia  scherzando  ma  [  sic ]  alcuni  anche  seriamente    che  i notturni   di  F.  Chopin (  1810-1849 ) 

    

 siano   ascoltabili   di notte    prima  di prendere  sonno  oppure   : << [...] ascoltate i Notturni chopiniani nel silenzio, ascoltateli fin tanto che dura quel sacello ovattato di sensazioni, quell’impalpabile dondolio di segreti, quel canto sinuoso. Che è la notte >>  (da https://www.digressioni.com/tenero-e-il-notturno-se-e-di-chopin/  )  . 
A  quanto    dice   l'articolo  sopracitato un fondo  di verità  c'è perchè  
  • Per la realizzazione di queste opere, Chopin prese spunto da composizioni che si adattavano facilmente alla sua indole sognante e tipicamente romantica.In un primo momento egli trasse la sua ispirazione dalle opere dell'irlandese John Field; tuttavia, diversamente da questi, componeva per esprimere le sue più intime sensazioni, piuttosto che per assecondare il pubblico.Le composizioni di Chopin sono il trionfo del canto, del bel suono e dell'espressione; esse sono per lo più opere in forma di una monodia accompagnata strutturate in A-B-A a volte con una breve coda con carattere di Berceuse.Il maestro polacco le insegnò spesso ai suoi allievi affinché imparassero che cosa intendesse per suono e per tocco.Rispetto a quelli di Field, i Notturni di Chopin hanno (spesso, ma non sempre) la peculiarità di essere divisi in più sezioni tematiche contrastanti: troviamo accostate varie espressioni di stati d'animo (dolci, tenere, sognanti, ma anche violente) ed inoltre un uso più raffinato degli abbellimenti che ora si fondono totalmente con la melodia. Tema ricorrente sono lo spirito polacco e il Bel Canto italiano, legati indissolubilmente a tutte le opere del compositore.                                       [...] da https://it.wikipedia.org/wiki/Notturni_(Chopin)

Ma   comunque   si va a gusti, e dunque ci si può immergere come non mai nel piacere del soggettivo,  infatti   , io  la  penso     come   l'introduzione    citata  sopra    di  wikipedia  .  Infatti  mi   chi lo ha detto che tale bellissime musiche debbano essere ascoltate solo di notte ? A volte , come oggi , basta un cielo cupo e piovoso . Ma anche un " litigio " con tanto di cancellazione da parte di un contatto social a cui tenevi , per certe sue posizioni retrograde sula musica contemporanea giovanile vede le polemiche suscitate dai Maneskin e da Achille Lauro a questa edizione di San remo . Infatti gli ho scritto : << che la sua posizione mi ricorda mia prozia di 105 anni >> e d'impulso \ a caldo dimenticandomi che lke parole sono un ar,ma << l'autore di questo post sembra un seminarista mancato ? >> Trovate qui https://bit.ly/3cf3pGj in questo suo post il nostro scazzo.  
concludo   , sempre  rimanendo in  tema  con  questo bellissimo  pezzo   di  un mio  contatto

28.2.21

ESSERE O AVERE ., DISTRUGGERE O COSTRUIRE ?

 Ma sì..  ESSERE  è bellissimo perchè ti fa pensare che hai scelto, soprattutto  se  riesci  a farlo  con    criticità ,    di non superficializzare la tua vita. Infatti  leggerezza e spensieratezza sono vitali come impegno e profondità. Ma se   mi soffermo su "AVERE", penso ad un concetto bello uguale e non parlo solo di avere una posizione che ti colloca nel mondo ma AVERE VOGLIA di dire e fare cose senza

perdersi d'animo e questo consegue un guadagno prima o poi, non solo di soldi ma anche di ritorno morale. Compromessi? Dipende se non ci snaturano. Essere se stessi? Sempre possibilmente . È più spassoso essere chi siamo e fare alterare gli altri soprattutto   quando ti  odiano   e  ti  considerano  un matto, piuttosto che fingere .   Ma  attenzione  però  ad   non   DISTRUGGERE  solo  perchè  distruggere  da  solo   è il mestiere di chi non sa creare". Quindi Ad esso   deve  seguire  il  COSTRUIRE   ovvero


oppure  


19.9.18

le mie macerie prime ovvero chissa' se sono di più le cose guadagni o quelle che perdi quando impari a campare ?

il mio dialogo interiore odierno  del  tipo Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese   è ispirato  prende lo spunto   alla lettura di 



e  in particolare  il seguito

0

 ed alla  frase   : <<  chissa'  se  sono di  più  le  cose  guadagni o  quelle che  perdi  quando  impari a  campare   >>

IO ampare o loottare  questo è il problema 
Leuco nè uno nè  l'altro   . 

Io ?
Leuco'   cioè trovare  un equilibrio  che  comprenda entrambi 

IO  che  risposta  banale  .  e  come  fai a trovarlo 
Leuco'  se  ci pensi  non lo è  . pensa   al bicchiere  mezzo pieno e mezzo vuoto


Risultati immagini per bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto
cioè  Mezzo pieno di ciò che ho vissuto e mezzo vuoto di ciò che rimane da scoprire . Insomma  il battere  elvare  di  De Gregori 

IO già ma  come  ?
  Leuco'  sta   ate  decidere   come  se scegliere  il tirare  a campare  \  sopravvivere  o  vivere  \ lottare   oppure  come a volte  faccio  quando non  ho voglia    di farmi e di ripondere  a questa  domanda  : <  chissa'  se  sono di  più  le  cose  guadagni o  quelle che  perdi  quando  impari a  campare   >>   trovo    un equilibrio,forse un po'utopistico  del tipo  cerco un centro di gravità permanente alla Battiato  ppure     nei momenti  migliori lo metto da parte  e  lotto  e  applico  il battere  e  levare   , sperimentando  , metttendo e togliendo    ogni giorno  

Io  ok   grazie





3.6.18

piccole storie


Lo so che si loda s'imbroda , ma   ogni tanto non fa male Basta non esagerare  😁😀
. articolo tratta da LaBeltula Gadduresa giugno 2018

L'immagine può contenere: 5 persone, tra cui Giuseppe Scano, persone che sorridono, spazio all'aperto

11.9.17

chi usa le droghe legali o illegali per evadere \ uccidere il suo io negativo o le brutture del mondo non sa che c'è la fantasia \ immaginazione

Ovviamente  senza  giudicare  chi ne  fa  uso  o ne  ha  fatto uso  


Dopo  questa premessa    vieniamo   al post  d'oggi  .


come fare a viaggiare e creare senza uso di droghe legali ed illegali ? 

Caspar David Friedrich,
 
Viandante sul mare di nebbia (1818), Amburgo

e  poi   viagggiare  aiuta 
La risposta può sembrare ovvia e scontata , con la fantasia e l'immaginazione , e con la musica , osservando foto ed immagini rillassanti o fantastiche di paesssaggi , ecc . Ma esiste un altra strada \ via accettare il fatto che che le meraviglie non sempre provengono da fuori di noi . Infatti ogniuno di noi , quando ( sempre che voglia farlo perchè a volte è un percorso doloroso e si tratta di rimettersi indiscussione e decidere cosa lasciare e cosa gettare , esperienza personale ) riesce a guiardarsi dentro di sè+ e scoprire o rioscoprire i propri vasti spazi interiori che se esplorati ( o riesplorati in quanto l'esplorazione , almeno per me , è continua ) , conducono alla scoperta di uan miriade di significati .. oìciascuno dei quali ci rende unici . 
Ora qualcuno di voi    si  chiederà  ma cosa intendo dire ? Intendo dire che questa più di ogni altra è la magia che ogni individuò possiede una forz che può cambkiare il mondo .


  colomnna  sonora 

Immagine - J-Lennon
SABOR A CHOCOLATE -- ELEFANTE
Dejenme Llorar - Carla Morrison
Linger -The Cranberries
Don't Let Me Down- The beatlsStreet Of Dreams - Guns N' Roses
Someone Like You - Adele
Get Me - Chili Vanilla
Lontano _  Modena  city ramblers
Smells Like Teen Spirit Nirvana cover - David Garrett


17.1.16

Prova dal cellulare adesso posso pubblicare anche dal celulare .

Cosi sarà  più  aggiornato  e  cosi   rispondo  alle domande   e alle obbiezioni   (  o almeno  ad  alcune d''esse  in particolare   questa  :   come mai  il tuo   facebook  ed a volte twitter   sono diversi da     questa pagina   di blog    ) che mi vengono inviate  continuamente all'email  che  ho messo    qui  sul  blog    per  chi volesse   contattarmi     redbeppe@gmail.com  o   su Facebook  quando  pubblico    alcuni post  del blog  .

27.7.12

imparare a memoria si o no ?



chi lo ha detto che i giornali gratuiti , specie quelli delle catene di supermercati (acqua & sapone , siano spazzatura o giornalacci da quattro soldi come li definisce il mio vecchio .... ehm ... mio padre ? ecco un articolo interessante , dal  n di luglio 2012  di io acqua e sapone  ( che spero crei commenti e discussioni non solo sulla mia bacheca di facebook ) mensile ha anche un sito online www.ioacquaesapone.it







“Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l'incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato”. Il maestro Eugenio Montale da lassù mi scuserà se non rispetto la punteggiatura e gli a capo, se tronco una parte del suo “Male di vivere”. Ma con le poesie imparate a memoria è così: la memoria è solo tua, quel che ci metti dentro lo rubi e, come in certe antiche tradizioni legali, l’uso di anni lo fa diventar tuo. Confesso, questo del poeta delle Cinque Terre è una dei pochi stralci di poesia che mi sia rimasto incollato alla mente, uno dei pochi ricordi scolastici non sovrascritto da altri ricordi. Ripescarlo in uno scaffale dei ricordi, che riesce a restare miracolosamente al riparo dalle ingiurie del tempo, è un piacere vago ma deciso, come quando assaggi una pietanza che da anni non ti ricapitava sul palato e immediatamente ti senti riportare indietro a un passato indefinito, perché spesso è difficile associare un sapore a un momento preciso della vita. Certi gusti hanno un generico sapore di infanzia e tanto basta a spiegare perché siano così piacevoli.

è per questo che ho sempre pensato che i miei figli dovrebbero imparare poesie, filastrocche e canzoni a scuola. è una pratica che ha avuto una fortuna ondivaga nella nostra didattica. Per i nostri genitori era assolutamente normale mandare a memoria intere pagine. Già per la mia generazione era meno comune. Poi ci sono stati varie fasi di revival e altre di rifiuto. Nelle scorse settimane un politico inglese, il segretario all’istruzione Michael Gove, ha risollevato il tema, annunciando che la pratica di imparare poesie sarebbe stata rilanciata nella scuola pubblica elementare. Lo ha riportato il sito di un quotidiano inglese, il Guardian, e l’articolo ha registrato centinaia di commenti, con qualche entusiasta e centinaia di contrari, alcuni dei quali hanno “postato” commenti vicini all’ingiuria. Il sondaggio lanciato dal sito ha riportato una netta maggioranza di contrari: 58% a 42 contro l’imparare a memoria.
Perché tante reazioni violente? Sono figlie della visione iperprotettiva che nutriamo verso i nostri figli. “Costringerli” a imparare a memoria ci appare come una violenza inaccettabile, come se le teste dei nostri figli potessero essere “violate”, ficcandoci dentro a forza delle parole. “E se non ci riescono?”, ci chiediamo noi mamme terrorizzate dal fatto che i nostri pargoli possano sperimentare un qualunque fallimento o addirittura una difficoltà che possa turbarli.
C’è da dire che negli ultimi anni lo spazio della didattica è stato molto influenzato dalle neuroscienze, per cui una parte dei metodi di insegnamento sono figli di studi scientifici tesi a ottimizzare l’apprendimento, come se fosse una ginnastica per tonificare al meglio i muscoli in vista della prova costume: bisogna pompare e lucidare i neuroni, prepararli alla competizione e, siccome è una cosa faticosa, bisogna farlo con metodi efficaci e veloci. Un tipo di studio che mi ricorda il fiorire di diete che promettono di dimagrire senza sforzo.
Francamente penso che una filastrocca, una canzone o una poesia non possano essere paragonati ai chili di troppo. Mi ha colpito molto uno dei (pochi) commenti positivi lasciati dai lettori sul sito del Guardian: chi l’ha scritto ha “recitato” sulla tastiera del computer una poesia di William Blake imparata nella notte dei tempi della scuola e poi ha commentato: “L’ho imparata tra i banchi. Ed è rimasta con me tutta la vita”. Davvero bisogna chiedere a uno scienziato se è giusto imparare a memoria il testo di “Yellow submarine” o “Il cielo in una stanza”? Forse, se gli insegnanti riescono a fare in modo che i nostri figli imparino un testo per il piacere di farlo, tutto il dibattito svanirà tra una rima e l’altra. “Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato”. Grazie, maestro Montale.



L’atto dell’imparare a memoria riprende l’antica attività degli aedi o di tutti  quei popoli che  preferivano  l'oralità  alla scrittura  che vivevano recitando a memoria di posto in posto dei versi. La memoria va allenata, costantemente. E’ certo però che quando alle scuole elementari mi dicevano di imparare a memoria una poesia, non lo facevo con molta voglia, soprattutto perchè si trattava di imparare a memoria per poi ripetere come una macchinetta… e  se  l'ho fatto non ricordo più  quello che  fu costretto  ad  imparare  mentre   ricordo ancora  anche se  non  completamente    cose  che  ho scelto io   d'imparare  a memoria  proprio  come   questo commento   alla domanda  posta   da questa discussione  di http://letteraturalatina.wordpress.com/2008/04/07/e-giusto-o-no-imparare-a-memoria/

Maria Grazia scrive:
La risposta non è sicuramente semplice ma, credo, che ci siano cose che ti avvantaggiano se le sai “a memoria” ed altre che risultano una tortura inutile.
Esempi:
1) quando facevo il ginnasio, la mia prof ci fece imparare a memoria un innumerevole numero di pagine di paradigmi di verbi irregolari. La fatica non fu indifferente però questo mi permetteva di comprendere il significato generale di un brano di latino senza vocabolario nonché di intuire il significato di parole italiane che non conoscevo dalla loro radice;
2) sempre nel periodo dell’adolescenza, imparavo (senza che nessuno mi costringesse a farlo :-) ) a memoria delle poesie degli autori che mi piacevano di più perché così potevo “rileggerle” ovunque volessi;
3) all’università (ed è così ancora adesso) ho sempre avuto enormi difficoltà a imparare “a macchinetta” le cose che alcuni prof volevano sentire soprattutto se erano (per me ;-) ) senza significato o, peggio, insulse. Le rare volte in cui ho dovuto subire questa tortura la mia mente si è subito vendicata cancellando tutto nel giro di una settimana!
Il tutto :-) per concludere che, per me, c’è differenza tra imparare a memoria e imparare a macchinetta ;-) . 


voi che ne pensate  , avete esperienza positive o negative  ?.

29.6.12

nessun ismo

Prima di qualunque "ismo " c'è il contesto della vita e il contesto della vita è semplicemente tutto ciò che è richiesto per fare il prossimo respiro . Riguarda l'aria che respiri , l'acqua che bevi , la sicurezza che hai , l'educazione che puoi avere . tutte cose che condividiamo di cui la vita in nessuna cultura può fare a meno . Dobbiamo ripartire dal contesto della vita . il contesto dela vita non è un ismo ma è analisi del valore della vita Zeitgeist: Moving Forward - web film del 2011 diretto da Peter Josephhttp://it.wikipedia.org/wiki/Zeitgeist#Cinema

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...