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leggendo la storia che trovate sotto mi chiudo ma i .... di movimenti provita e pro famiglia invece di occuparsi solo di gender , utero in affitto \ maternità surrogata si occupassero di cose del genere farebbero meglio
da Maturità 2023, Lea fa gli esami con il figlio di 10 mesi: dopo andrà all'estero (skuola.net)
Un'altra bella storia che arriva dalla Maturità 2023. La giovane, tra mille difficoltà, è riuscita a prendere il diploma anche grazie al supporto dei suoi insegnanti.
di Federico Bianchetti
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12 Luglio 2023
”Essere una mamma dà molta forza. Da mamma single quella forza è immensa e bisogna solo riuscire a incanalarla per raggiungere i nostri obiettivi e sogni” parole di Lea Cattaneo, 19enne neomamma che si è diplomata quest'anno.
Intervistata da 'la Repubblica', la neodiplomata ha raccontato com'è essere una giovane mamma alle prese con l'esame di Stato. Ma grazie al supporto dei docenti della sua scuola – il liceo musicale 'Cavour' di Torino - anche Lea, come tante altre mamme neodiplomate, è riuscita a concludere il percorso di studi nel migliore dei modi.
”Elogio della scuola inclusiva”: un'altra studentessa neomamma “salvata” dai profL'ultimo anno scolastico è stato decisamente turbolento per Lea che fino a maggio ha frequentato una scuola di Trieste. Poi alcuni problemi di natura personale l'hanno spinta a tornare a Torino, da sua madre e nella sua vecchia scuola: ”I primi tre mesi sono stati tosti, l’organizzazione con me stessa e con il bimbo, non è stata una passeggiata. All’inizio lo studio non era il primo pensiero ma dovevo concludere questo ciclo. Sono tornata al liceo 'Cavour' dove avevo frequentato il triennio, e ho trovato dei professori disponibili che mi hanno accompagnato nel sostenere l’esame da privatista, la soluzione migliore visto che ho allattato il bambino fino a pochi mesi fa e non potevo frequentare” spiega Lea.
Il suo tema sull'“Elogio dell'attesa nell'era di WhatsApp” nella prima prova della Maturità 2023 ha avuto per oggetto la sua esperienza: ”Dopo aver atteso nove mesi chi meglio di me poteva capirlo. Mesi in cui sono stata spesso da sola e ho scritto molto, a volte i pensieri è più facile scriverli che dirli ad alta voce, e con quel tema ho avuto l’opportunità di dire la mai anche all’esame. Questo mi ha reso felice, non solo per il voto: al tema infatti ho preso venti su venti”.
Adesso la neomamma sogna un futuro nel campo della fotografia e cercherà lavoro, però lontano dall'Italia: ”Non tanto per il welfare, anche se in effetti ci sono più aiuti, ma per non vivere di giudizi e pregiudizi” spiega Lea che sogna per sé e il suo bambino un ambiente in cui le persone siano di mentalità più aperta.
incuriosito da quest' articolo ho letto sempre in rete ci insegna una lezione preziosa sulla resilienza e la forza interiore. Nonostante le difficoltà, Lea, che compirà 20 anni ad agosto, è riuscita a conseguire il diploma al liceo classico musicale Cavour di Torino, diventando un modello di ispirazione per molti.
La decisione di diplomarsi è stata una scelta determinata e consapevole: “Sapevo che era un percorso necessario per il mio futuro”, racconta a La Repubblica. Durante il suo quinto anno di liceo a Trieste, una situazione personale complessa l’ha costretta a tornare a Torino da sua madre. Nonostante le sfide, Lea ha mantenuto la sua determinazione, compiendo ogni sforzo per il bene del suo bambino.
La strada non è stata facile. “I primi tre mesi sono stati tosti, l’organizzazione con me stessa e con il bimbo, non è stata una passeggiata“, ammette Lea. Grazie però al supporto dei docenti del liceo Cavour, Lea ha potuto sostenere l’esame da privatista, una soluzione indispensabile per lei, che allattava il suo bambino.
Nonostante sia stata criticata per essere madre a così giovane età, Lea rimane ferma nel suo percorso e ha grandi aspirazioni per il futuro. Desidera continuare a lavorare nel campo artistico, specialmente la fotografia, e cerca un ambiente più aperto per il suo bambino: “Non vorrei che mio figlio cresca in un contesto di giudizi e pregiudizi”.
Infine, nel suo esame di maturità, Lea ha scelto di affrontare il tema dell’attesa ai tempi di Whatsapp, un argomento che le è particolarmente caro dopo aver atteso nove mesi per il suo bambino. “Mesi in cui sono stata spesso da sola e ho scritto molto”, racconta. Sempre altri siti internet mi pare il corriere della sera «Ho voluto concludere un ciclo, l’ho fatto per me e soprattutto per dare a mio figlio la miglior vita che possa desiderare». Nel suo futuro non ci sarà più la musica, ma qualcos’altro di artistico come la fotografia. «Spero di riuscire a continuare a studiare, ma per farlo credo che lascerò l’Italia perché qui l’aiuto alle mamme single non è il massimo. Dovrei iscrivere il bambino all’asilo nido, ma ci sono quasi tre anni di lista d’attesa. Un posto poi magari si trova, ma è molto più difficile che in altri paesi».