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Visualizzazione dei post con l'etichetta sono sempre i migliori quelli che se ne vanno

Paolo Poli Il più pagano dei cristiani se n'è andato proprio un venerdì santo.

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IL più pagano dei cristiani se n'è andato proprio un venerdì santo. Atterrava nella mia Milano ogni anno, ed era sempre goduria. Amore ricambiatissimo: teatro Carcano sempre pieno. Amichevolmente, sensualmente, riverentemente pieno. Paolo Poli era il nostro attore più italiano ed europeo, la nostra coscienza sottotraccia, libero e leggiadro, il Machiavelli del palcoscenico. Ma senza cattiveria, semmai con amabilissima perfidia. Perché Paolo, a differenza del suo concittadino Niccolò, buono lo era. Poli s'è incuneato lungo il periglioso Novecento col suo metro e novanta d'irriverenza, femminilità, preziosismi letterari e battuage. È stato l'omosessuale (o l'invertito, ecco) quando non si poteva esserlo ma lui ci riusciva ogni volta, e smaccatamente. È stato il travestito senza mai diventar maschera, c'era lui non dietro, ma in mezzo, oltre quelle piume. Mica gli serviva, l'ambiguità. È stato tradizione quando trionfavano le avanguardie che sapevano di vecc

visto un re [ è morto enzo janacci ]

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Il grande cantautore si è spento oggi dopo una lunga malattia. Era nato a Milano nel 1935. Indimenticabili i suoi successi come "Ho visto un re" e "Vengo anch'io" .  Leggendo    questa  triste   notizia  Mi chiedo, come sempre  quando  muore   qualcuno\a   che  ha  contribuito  alal tua  formazione  culturale  ,  va bene che tutti dobbiamo morire e che le vecchie generazioni devono lasciare spazio alle nuove ,ma perchè rimangono i vecchi cariatridi ( ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale ) e muoiono persone che segnano la tua infanzia e la tua cultura . Elucubrazione  , che    finisce  nel vento  , appena  canticchio  questa   sua  canzone    con la  quale   insieme  a  queste  due   ho capito che  strada  prendere e  a non vivere  passivamente  o  prendere  acriticamente  quelloche mi dicevano  gli altri e  che  pur  nella sua demenziale    sono più atuali che mai  Concludo  con   quanto ho scritto  di getto    sula mia ba

La scomparsa di Romano Battaglia

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Romano Battaglia… Se ne va in una giornata di vento e di mare, due elementi in lui connaturati. Per me era la freschezza, la dolce mestizia, la rassegnazione paziente dell’eternità. Era l’uomo dei pomeriggi, un padre nell’adolescenza. Un uomo tormentato, anche. È triste questa scomparsa, come tutte le cose gentili. Gli dedico questo paesaggio sconfinato, gli piacerebbe.