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incominciamo bene . anno nuovo problemi vecchi . i femminicidi e laviolenza sulle done continua

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da   lorenzo tosa L’ha prima strattonata, poi afferrata e trascinata per i capelli, lanciata a terra e, una volta lì, colpita con un pugno in faccia, Un’aggressione di questa violenza è gravissima per qualsiasi donna, ma lo è ancora di più se si pensa che Anna Procida è un’infermiera, al pronto soccorso del San Leonardo di Castellammare, e la sua unica “colpa” è quella di aver invitato i parenti di un paziente ad accomodarsi in sala d’attesa. È stato sufficiente quel semplice invito a scatenare la furia di uno di loro, che le ha lasciato naso e labbra spaccati e un dente rotto. In un solo episodio ci sono due delle violenze più intollerabili e diffuse: quelle nei confronti del personale medico-sanitario, costretto spesso a lavorare in trincea, sottoposto ad aggressioni verbali e fisiche quotidiane, spesso senza la minima protezione. Ma anche, come ha ricordato la stessa Procida, nei confronti delle donne. “Non solo non si è fermato davanti a una donna” ha detto al Corriere del Mezzogio