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17.9.25

Ritrova la tomba del padre mai tornato dalla guerra Rina, 80 anni, aveva di lui solo delle foto ingiallite: «Ora voglio che lo riportino qua a Quartrucciu »

 unione sarda  17\9\2025

Ritrova  a Piacenza  la tomba del padre mai tornato dalla guerra



Le foto risalgono ai primi anni Quaranta. Hanno i segni del tempo, passato inesorabile. Rina Fanunza conosce suo padre solo tramite quegli scatti in bianco e nero. Aveva appena dieci giorni quando Onofrio Fanunza, nato a Quartucciu nel 1922, morì a soli 23 anni, nel 1945.
Era un soldato di stanza a Piacenza, nella Quinta Compagnia di controllo del traffico aereo, e stava svolgendo il suo lavoro quando, il 10 giugno, mentre andava a prendere delle lanterne su ordine dei suoi capi, scese dal rimorchio guidato da un suo commilitone e, per una manovra errata, venne travolto dal mezzo. Fu soccorso subito, ma morì quattro ore dopo all’ospedale civile piacentino. Commozione cerebrale e frattura del bacino: questo il referto post-mortem redatto dal direttore del nosocomio a gennaio 1946. Troppo grave per sperare nel miracolo.
La ricerca
Sua figlia Rina, che oggi ha 80 anni e vive nel borgo di San Gaetano, frazione di Quartucciu, negli anni ha coltivato due grandi desideri: «Ho sempre voluto sapere dove era sepolto mio papà e, una volta venuta a conoscenza di questo, vorrei essere seppellita accanto a lui. Mia madre, che quando mio padre morì aveva 19 anni, si risposò e non mi parlava mai di lui. Inizialmente frequentavo i miei zii paterni, che però non mi dissero mai la storia di papà nei dettagli. Poi mia mamma non volle più che li frequentassi, perché per una donna che si risposava era un tabù parlare del primo marito. Capii la motivazione ma non la accettavo».
Sete di verità
La volontà di conoscere il padre morto nel fiore della giovinezza si è rafforzata dopo la morte di sua madre, nei primi anni Ottanta. «Ero rimasta figlia unica, mia sorella più grande morì a 5 anni. Avevo bisogno di sapere la verità su mio padre». Così Luciana Sanna, figlia di Rina e nipote di Onofrio, nella primavera di quest'anno si è messa alla ricerca del nonno. Prima ha chiesto all'Archivio di Stato di Cagliari, il quale non ha saputo fornire risposta, poi al Ministero della Difesa, che le ha comunicato il luogo di morte: Piacenza, per l’appunto.
La tomba ritrovata
«Quindi mi sono rivolta al cimitero monumentale piacentino», dice Sanna, «la comunicazione con il camposanto non è stata facile a causa di lavori in corso, ma poco dopo mi hanno comunicato che nonno è sepolto lì. Sono partita e gli ho portato una fiore anche e soprattutto a nome di mia madre». I dettagli sulla morte di Onofrio Fanunza, la nipote li ha scoperti grazie a una ricerca nei dati del Ministero della Difesa e a una foto trovata tra i documenti della nonna materna. «Abbiamo scoperto che i suoi resti erano stati dissepolti nel 1968 (sempre nel camposanto piacentino, nda) e traslati nell’ossario». Quando Rina ha saputo la bella notizia non stava più nella pelle.
La felicità
«Il mio cuore si è riempito di una gioia immensa», dice non riuscendo a trattenere le lacrime, «finalmente ora so dove riposa papà e soprattutto, conosco i dettagli della sua tragica fine». Il primo desiderio si è quindi avverato. Ora rimane l'altro: poter riposare accanto a lui. Per questo lancia un appello accorato al Comune, in primis al sindaco Pietro Pisu: «Faccia di tutto per riportare qui le spoglie di mio padre e dargli degna sepoltura in quello che è il suo paese natale». Luciana si accoda alla richiesta: «Nonno merita di riposare a Quartucciu. Voglio esaudire anche questo desiderio di mia madre, glielo devo. Spero, e sono convinta, che il sindaco saprà esaudirlo».

31.5.24

La foto ritrovata del soldato Usa. "Quella sono io 79 anni fa"Ermina Zappoli aveva 14 anni quando nel 1945 fu ritratta da Hans George. "Con me c’erano mia sorella e mia zia. Ora l’immagine finirà in un museo"

 


La foto ritrovata del soldato Usa. "Quella sono io 79 anni fa"Ermina Zappoli aveva 14 anni quando nel 1945 fu ritratta da Hans George. "Con me c’erano mia sorella e mia zia. Ora l’immagine finirà in un museo"

Ermina Zappoli (a destra) mostra la vecchia foto (a sinistra) scattata da Hans George

Ermina Zappoli (a destra) mostra la vecchia foto (a sinistra) scattata da Hans George

Modena, 31 maggio 2024 – Una fotografia scattata 79 anni fa quando la Seconda guerra mondiale era ormai finita, è arrivata in Italia dagli Usa e, con grande sorpresa, sono state individuate le tre persone ritratte. Si deve al ricercatore Andrea Sabattini, di San Cesario, e ai colleghi dell’associazione Green Line II, se si è giunti a questo risultato. La foto la scattò, dopo il 20 aprile 1945, il soldato statunitense Hans George, medico della compagnia B della 10ª divisione da montagna, morto nel ’65. Faceva parte di un album di quando, arruolatosi volontario, venne in Italia a combattere. L’ha trovata per caso la signora Dana Miller nella soffitta dei nonni materni, amici di Hans.“Toh, quella sono io, era appena finita la guerra”, ha esclamato quando ha visto l’immagine Ermina Zappoli, ora residente a Porretta Terme. Aveva 14 anni allora e abitava con la famiglia alla Costa di Affrico di Gaggio Montano. “Ho subito riconosciuto mia sorella Anna e la zia Imelde Verardi – dice –. La foto fu fatta a casa di zia Imelde a Labante di Castel d’Aiano. Eravamo appena ritornati dallo sfollamento. In casa nostra trovammo i soldati brasiliani, mentre dalla zia c’erano gli americani. “Andate a vedere se sono ancora tutti vivi“, ci disse nostra madre. Non avevamo più notizie da mesi. Per fortuna non mancava nessuno”. Ermina, che abbiamo incontrato a Porretta, ha espresso un desiderio: “Chiedo al Signore almeno un altro anno di vita per poter vedere il museo che stanno allestendo a Castel d’Aiano i ragazzi di Green Line II. Vi sarà anche la foto ritrovata. Ma merito proprio così tanto?”.

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