[ Anteprima ] Io personalmente poi gli altri utenti facciano come credano non parlero o almeno ci provo dei mondiali di calcio del Qatar
Quest'anno, cari utenti
come feci anche se in maniera non completa quattro anni fa non seguirò sperando di riuscirci, troverete giorno per giorno un diario in cui descrivo cosa ho farò in alternativo Una scelta un po' drastica per me , come credo molti di voi , sia cresciuto con i miti del calcio e con il fanatismo ultra campanilistico poi abbandonato per assumere un passione più sana . Ho fatto le mie prime esperienze in rete in una chat calcistica ( di cui ancora conservo su fb alcuni amici ) l'ex muro dei tifosi sito ufficiale dell'Inter in un periodo in cui lo scontro causa corruzione Moggi tra le due tifoserie Juventini e Interisti era all'ordine del giorno ricordo ancora nonostante affermassi che la Juve avesse corrotto gli arbitri ed i guardalinee ( troppi errori e troppi casi sospetti di decisioni a favore ) gli insulti alcuni anche personali nonostante dessi loro ragione su quel campionato truccato , infatti il campionato vinto dalla Juve fu poi assegnato all'inter , ce lo comprammo come venne fuori da calciopoli . L'essere uscito a festeggiare e a fare bagardi ogni volta che si vinceva soprattutto il ricordo più bello quando l'Italia vinse ( con una botta di culo ) i mondiali nel 2006 . Questa mia scelta può sembrare snob \ radical chic è dovuta al fatto che ormai , come tutto lo sport agonistico , essi sono diventati una sorta di carrozzone mediatico ed economico che serve soprattutto questi ultimi a sbiancare la reputazione di chi li organizza e a coprire con un macigno la morte di migliaia di persone. A confermare questa mia scelta è quest articolo del
Il Fatto Quotidiano16 Nov 2022
LA FIFA PUNTA A 5,5 MILIARDI COI MONDIALI DELLA MORTE Questi campionati sono un orrore umano, un’aberrazione ecologica QATAR 2022 Winter Cup La Coppa della vergogna: 6.500 le vittime causate dalla costruzione degli Stadi
Eric Cantona
Domenica 20 novembre, inizia Qatar ’22. Il primo Mondiale in un Paese arabo, il primo (e si spera l’ultimo) Mondiale d’inverno. Per cui sono stati calpestati calendari e campionati – poco male –, ma soprattutto i diritti dei lavoratori, quelli delle donne e della comunità lgbt+, l’ambiente e persino il buon senso. L’edizione più controversa della storia. E come per un incantesimo, il fischio d’inizio ci ha risvegliato dalla trance in cui abbiamo vissuto nell’ultimo decennio. Tutti a chiedersi ora – allenatori e calciatori, ministri e intellettuali – come è stato possibile affidare i Mondiali, il più grande evento sportivo del pianeta, a un piccolo emirato tutto fuorché democratico, cosa potrà dare mai al calcio il Qatar. La domanda, pertinente quanto ingenua, ha una risposta semplice: soldi. Hanno pagato per vederselo assegnare, e conquistarsi una vetrina senza eguali. Poi hanno continuato a pagare per farci dimenticare a chi avevamo consegnato la coppa. E a ha funzionato.
PER LA MANIFESTAZIONE la Fifa conta di incassare circa 5,5 miliardi di dollari, battendo il record di quattro anni fa in Russia, altra sede piuttosto discutibile. Questo dice molto del perché nel dicembre 2010 una ventina di boiardi del pallone furono tanto pazzi o in malafede da scegliere il Qatar per un torneo che secondo i piani dell’epoca avrebbe dovuto svolgersi in pieno deserto in estate (poi fu spostato in inverno). Il resto lo racconta il Report Garcia, 350 pagine sulla più sconvolgente inchiesta interna alla Fifa, pietra miliare della letteratura degli scandali sportivi, che raccoglie una serie esilarante di aneddoti su quell’assegnazione: viaggi premio, cene di gala, sponsorizzazioni bizzarre. L’indagine non ha potuto (o voluto) dimostrare la corruzione. Ma in una email l’ex segretario della Fifa, Jerome
Quindi se proprio devo parlarne lo farò come ho fatto come le olimpiadi del 2020 poi disputate nel 2021 . Ma allo stesso tempo come una sfida con me stesso terrò giorno per giorno un diario su come sto affrontando tale boicottaggio .
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