comentata qui su https://www.paroladivita.org/ Entrai in crisi . Fin quando quando partecipai nel 2009\2010 alla presentazione del libro
2008, TAGLIATO PER L’ESILIO di Karim Metref,
Ed. Mangrovie
Scritto tra l’Algeria e l’Italia, “Tagliato per l’esilio” è una raccolta di racconti. Il filo conduttore che lega questi racconti brevi molto diversi tra di loro è l’esilio. Ma l’esilio non è inteso soltanto come quello di chi prende, se ne va, e lascia la terra natia. L’esilio è raccontato in tutte le sue sfacettature. E’ innanzitutto di chi si sente in esilio a casa propria che si tratta.
La prima parte -autobiografica- comincia con quest parole: “Il 25 novembre 1967 nascevo in esilio sulla terra dei miei avi. …” .
In cui chiesi all'autore , purtroppo il dialogo originale è andato perso nella formattazione del pc e nella perdita della scheda usb della video camera in cui avevo impresso tale risposta , ti senti più seme o radice ? Ricordo che mi disse , motivandole entrambe .
Smisi alllora di farmi la domanda fin quando ieri ho letto su questa intervista ad andrea Pennacchi
in particolatre quando dice : [...] ma attenzione: la purezza delle radici è una balla colossale. Le radici sono sempre storte, al buio, si nutrono di putrefazione. Le hai, non le puoi rinnegare ma sei scemo se pensi che siano pure. Non mi si venga a raccontare la favoletta. Spero non sia questa l’idea di fondo. Oltre a essere falsa, porta a finali pessimi ».[....] .
Ed ecco che rincomincio con un' altra auto analisi . Attraverso la quale ho fatto la scelto , almeno spero quella definitiva perchè non si può andare sempre avanti ed indietro finsce che ti blocchi e in concludi niente , di entrambe . Infatti mi sento SEME in quanto si ha ho qualcosa da dare o lasciare agli altri ( non solo figli e nipoti ) . RADICE .perchè ripensando alla ai miei nonni e ai miei prozii\e ( almebno quelli che ho conoscoiuto in prima persona ) suoi nonni gli considero fulcro dei miei valori : onesta , rispetto , coerenza mi rivolgo come Giuccini nel'omonimo album esponendoli i miei dubbi, poiché : « ha visto nascere e morire gli antenati miei/ lentamente, giorno dopo giorno ».
Ma poi, intuendo che non potro avere una risposta definitiva alle mie domande ( tòpos comune di chi s'auto analizza e si mette indiscussione e fa autocritica ed nel cd di Guggini citato ) capisce che la « casa è come un punto di memoria/le tue radici danno la saggezza/e proprio questa è forse la risposta/e provi un grande senso di dolcezza ». Infatti nella vita o creazione d'opera d'arte non si può sempre stare ad elucubrare o cercare certezze . Ma bisogna avere , anche se non sempre è possibile visto che come ho già detto : << la vita è anche trasfornazione perchè “Nulla si crea,nulla si distrugge,tutto si trasforma” >> avere un centro di gravità permanente per dirla come l'omonima canzone di Battiato ma soprattutto perchè nella vita niente è per sempre come anch'essa amonima canzone di Danilo sacco contenuta nell' album Minoranza Rumorosa
Ma poi, intuendo che non potro avere una risposta definitiva alle mie domande ( tòpos comune di chi s'auto analizza e si mette indiscussione e fa autocritica ed nel cd di Guggini citato ) capisce che la « casa è come un punto di memoria/le tue radici danno la saggezza/e proprio questa è forse la risposta/e provi un grande senso di dolcezza ». Infatti nella vita o creazione d'opera d'arte non si può sempre stare ad elucubrare o cercare certezze . Ma bisogna avere , anche se non sempre è possibile visto che come ho già detto : << la vita è anche trasfornazione perchè “Nulla si crea,nulla si distrugge,tutto si trasforma” >> avere un centro di gravità permanente per dirla come l'omonima canzone di Battiato ma soprattutto perchè nella vita niente è per sempre come anch'essa amonima canzone di Danilo sacco contenuta nell' album Minoranza Rumorosa
che ho usato nella colonna sonora e di cui si sentono nell'aria le prime note .
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