12.4.24

I Francesi, quelli della grandeur,e gli italiani si genuflettono davanti all’islam ? come risolvere il problema

 Secondo me   in parte  si .  Perchè  s'è vero che  l'italia  è ormai sempre  di più  sulla  via  dei  paesi   ex  coloniali come  francia ed  Inghilterra    o  come  gli Usa ,  sempre  più multietnica  , debba  per  forza  essere  solo  tu ad  accontentare  gli  altri  passivamente  cioè  tanto per  farlo  .   
Ciò non significa      che    sono  contro    sia  contro l'islam o  sia   tutto  a  un tratto      diventato    un  nazionalista  \  sovranista  . Ma è  perchè preferisco    la  convivenza   anzichè la  rinuncia .
 Ora  lo so che con questo post perderò degli amici e dei contatti ma  le  persone      che  non  tengono veramente  a me   da  non accettare  che  qualcuno  la  pensi  diversamente    da loro   se  ne   andranno  come  è  avvenuto in passato   da  sole . Non si  può piacere   a  tutti \ e  . D'altronde questo è il prezzo d'essere libero e non scendere ( o farlo il meno possibile ) a compromessi. Infatti va bene che ciascuno di noi debba ( tesi che non condivido perché preferisco la coesistenza tra di culture che una cultura che uccide le differenze ele diversità ) rinunciare alla propria cultura per  rispetto degli altri  . ma

                                 tacitus unione sarda 11.4.2024

 I Francesi, quelli della grandeur, si genuflettono davanti all’islam. In uno dei manifesti iconici delle prossime Olimpiadi, che si terranno a Parigi, fra gli altri luoghi simbolici della capitale c’è anche la cupola della cattedrale des Invalides. Che però, nella riproduzione [  VEDERE  FOTO SOPRA   A SINISTRA  ] , è stata privata della croce svettante sulla cupola. Al suo posto s’innalza una lancia: non è un messaggio di laicità bensì una dichiarazione di asservimento. Hanno detto, i difensori del secolarismo, figli tardivi della Rivoluzione e dei sanculotti, che i manifesti olimpici non devono avere simboli cristiani perché «gli islamici di prima, seconda e terza generazione che vivono in Francia vanno rispettati nei loro sentimenti religiosi». Come se esibire la carta d’identità della cultura d’appartenenza sia un’offesa. Quel manifesto è una dichiarazione di resa e di paura. L’islamica è religione di conquista e da sempre persegue il suo obiettivo. Ora ha trovato complici all’interno del fortilizio occidentale, fiancheggiatori che ne agevolano l’assalto: studenti e docenti di licei e università in Europa e in America, i cacasenno dell’Onu, gli strateghi da videogame dell’Unione europea, che come piano demografico propongono di farci invadere da torme di migranti. I quali, come sappiamo, sono prevalentemente islamici. Che mirano non a integrarsi ma a sopraffarci. Inshallah.


 almeno nella prima parte ha ragione .  Infatti  tale decisione è solo il classico ed ipocrita politicamente corretto o falsa laicità.  Infatti  definizione di laicità La legge sulla laicità in Francia, nota come "laïcité", è un principio fondamentale dell'ordinamento francese che separa le istituzioni statali dalla religione e garantisce la neutralità dello stato rispetto alle questioni religiose. La proposta di legge "Confortant le respect des principes de la République" (Legge che conferma il rispetto dei principi della Repubblica), spesso chiamata "loi sur le séparatisme", ha suscitato dibattiti e polemiche 
La legge è composta da 51 articoli e mira a prevenire la formazione di comunità religiose autonome e separate dal resto della società¹. Include misure per promuovere la neutralità e la laicità nel servizio pubblico, combattere i cosiddetti "certificati di verginità", la poligamia, i matrimoni forzati, i crimini d'odio online, e rafforzare il controllo delle associazioni religiose.
Le critiche alla legge riguardano principalmente la sua interpretazione e applicazione, che alcuni ritengono troppo rigida e potenzialmente limitante per le minoranze religiose². La legge è vista come una risposta legislativa agli atti terroristici di matrice islamica avvenuti in Francia negli ultimi anni, ma è importante notare che la maggioranza dei cittadini di religione islamica in Francia non sono associati al radicalismo.


per approfondire 

  1.  Laïcité. Le origini della proposta di legge che spacca in due la Francia. https://confronti.net/2021/02/laicite-le-origini-della-proposta-di-legge-che-spacca-in-due-la-francia/.
  2.  Il dibattito sul principio di laicità in Francia. https://www.inpressmagazine.com/il-dibattito-sul-principio-di-laicita-in-francia/.
  3. La laicità in Francia: un principio giuridico operativo.. http://www.europeanrights.eu/public/commenti/Commento_Guazzarotti.pdf.
  4.  Francia e Italia, due modelli di laicità alla prova dei fatti. https://vulcanostatale.it/2021/07/francia-e-italia-due-modelli-di-laicita-alla-prova-dei-fatti/.
  5. (PDF) Oltre la laicità. Letture critiche della legge contro i segni .... https://www.academia.edu/6115102/Oltre_la_laicit%C3%A0_Letture_critiche_della_legge_contro_i_segni_religiosi_nella_scuola_pubblica_in_Francia.

 per  quanto   riguarda  i  fatti delle   tre    tre sedi produttive venete 
dell'azienda toscana Tre Zeta Group a Fossò nel Veneziano e a Vigonza ed Arzergrande nel Padovano. e la scuola di Piotello nel milanese . E' vero che come " l'integrazione "inizia a scuola   ( o nelle fabbriche) luogo  dove   si crea una consolidazione tra di loro, per loro non esistono distinzioni, si sentono tutti uguali, tutti cittadini – ha detto il presidente dell'associazione famiglie islamiche, Mohamed Pietro Danova - è meglio cercare occasioni per unirci e rafforzare il nostro rapporto, per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese".Ma  ciò puo' essere  fatto in altro modo   da  evitare polemiche e tensioni  .  Come  ?   creando  una  giornata   dove i bambini  o  i genitori  islamici     spieghino  ai noi occidentali    il significato ed il rito  del  ramadam  .Questa  può essere  come     richiestoi  da  molti    esponenti di  destra   come esempio Silvia Sardone. L’eurodeputata leghista ha commentato così la chiusura dell’istituto: “Quello che contesto è una scelta asseritamene per ragioni didattiche, quando in realtà sono legate a una festività islamica senza nessun tipo di accordo con lo Stato. Deve esserci una comunità islamica che si siede a un tavolo, e fare un accordo con lo Stato che prevederebbero anche una trasparenza sui fondi per le costruzioni delle moschee. Anni fa sia Regione Lombardia che il Governo avevano tentato di mettere dei paletti, come l'albo degli Iman, o che le prediche fossero fatte in italiano quindi io auspico un accordo tra lo Stato e la comunità islamica. Fino ad oggi si sono succeduti governi di centrodestra e centrosinistra e nessuno è mai riuscito a farlo >> Seguendo questa logica, per correttezza nei confronti di tutte le altre religioni, bisognerà chiudere gli istituti scolastici anche in occasione dello Yom kippur, della Pasqua Ebraica e Ortodossa, dell'Induismo e della festa di inizio anno cinese. In questo modo, si andrebbe incontro a una situazione nella quale gli studenti rimarrebbero a casa, durante l'anno scolastico, un numero di giorni superiore a quello delle lezioni previste. E  quindi   come  fare  ?   fare    come  il compendio (   qui la  notizia  ) dedicato ai comportamenti adeguati da tenere nei confronti degli studenti musulmani dell'istituto "G. Bertesi" durante il Ramadan.Poi  per opportunismo  e  paura  di ritorsioni   ed  insulti  come    quelle di cui sono state  vittime  gli insegnanti  e il preside  di Piotello o paura    d'essere  accusata     dai più estremisti  di islamizzazione  







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