Dalle avventure in Asia agli stazzi galluresi: la storia dello scout tedesco Wolfgang H. Trost con Telti nel cuore

la nuova  sardegna  20\4\205

Wolfgang H. Trost, attivista e uomo d’affari, è scomparso a febbraio. Arrivò in Gallura nel 1967 con undici amici: «Si innamorò del luogo e comprò una casa»

Telti. La prima volta che si è presentato in paese era vestito così: coltello, camicia, borraccia e fazzolettone annodato al collo. Era il 1967 e faceva lo scout. Poi le cose non sono cambiate di molto. Si vedeva lontano un miglio che Wolfgang H. Trost era uno abituato a girare il mondo. Uno che amava infilarsi nelle situazioni più strane, un tipo che la natura l’aveva sì sfidata ma senza mai peccare di presunzione. Tedesco, con case e amicizie sparse in tutto il pianeta, Wolfgang Trost si era però innamorato di Telti. E quindi via con l’acquisto di una

Wolfgang H. Trost (a destra) in un suo viaggio in Birmania
casa: uno stazzo di un certo livello comprato e restaurato in mezzo alle campagne verdi di Taroni. Tre o quattro mesi all’anno da passare nella tranquilla Gallura e poi ancora un biglietto aereo per volare dall’altra parte del mondo, per affari, per compiere qualche impresa in montagna o magari per sostenere la causa di una minoranza etnica nel nord del Myanmar. Wolfgang Trost, classe 1947, era insomma tutto questo: un tipo da romanzo d’avventura, un attivista, un uomo con mille storie racchiuse in una. È scomparso a 77 anni lo scorso febbraio a Hong Kong. E così, nei giorni scorsi, a Telti è stata celebrata una messa in suo ricordo. Perché in paese Wolfgang era pieno di vecchi e nuovi amici. La gente gli voleva bene e lui ne voleva altrettanto a Telti e alla sua cultura.
Il teltese tedesco. Aveva vent’anni quando mise piede per la prima volta a Telti. Faceva parte di un gruppo di dodici scout tedeschi, sbarcati nell’isola per andare alla scoperta della Sardegna più arcaica. «È sempre stato un grande viaggiatore – racconta Matteo Sanna, assessore comunale e suo amico –. Lui quella volta si innamorò di Telti e così continuò a tornare in paese. Verso la fine degli anni Settanta comprò poi un bello stazzo a Taroni, con otto ettari di terra attorno. Si integrò benissimo, aveva amici di tutte le età, era uno di noi». La messa in suo ricordo è stata molto partecipata. Tanti teltesi, ma anche il fratello e diversi amici arrivati per esempio dalla Malesia, da Hong Kong, dalla Toscana e dal centro della Sardegna. Un lungo amore, quello tra lo scout e il paese gallurese, che nel 2009 culminò, durante la sagra del mirto, con la consegna da parte del Comune e della pro loco del riconoscimento Mirto dell’anno. Questa la motivazione: «È un grande e rispettoso conoscitore della nostra cultura e del nostro territorio».In giro per il mondo. Un po’ di mesi all’anno Wolfgang H. Trost li passava dunque a Telti. Poi c’era tutto un mondo da scoprire. Era in qualche modo un uomo d’affari, visto che lavorava per la più importante agenzia di vendita di seta e di abbigliamento in generale con base a Hong Kong. Poi aveva case dappertutto, in Thailandia, in Perù, ovviamente a Hong Kong e anche sulle Alpi. Non proprio uno qualunque, insomma. Era un viaggiatore incallito e un grande amante dell’avventura. Negli anni Ottanta finì sul passo delle Tre Pagode, al confine tra la Thailandia e la Birmania, e anche nello stato Shan. Ed è proprio in Birmania, o Myanmar, che Wolfgang H. Trost si interessò alla causa del popolo Kachin, una minoranza etnica schiacciata con la forza dai governi militari. Divenne un loro sostenitore e finanziò in maniera importante la loro difficile causa. Tanto che, alla morte di Wolfgang, l’Organizzazione per l’indipendenza Kachin ha scritto una lettera di condoglianze per tenere viva la sua memoria: «Ricordiamo soprattutto come ospitò il nostro defunto presidente Maran Brang Seng a Hong Kong nel 1987, quando la causa Kachin era poco conosciuta. Con l’empatia di Wolfgang, si è aperta una porta sul mondo e lui è rimasto un visitatore frequente, dedito a sostenere un futuro migliore in un mondo in difficoltà».



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