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23.9.25

shantaram di Gregory David Roberts libro sopravalutato ?

Lo che  mi  mancano  ancora  300  pagine  e  qualcosa  .  per  finire   Shantaram  romanzo autobiografico avvincente scritto dall’autore australiano Gregory David Roberts, pubblicato per la prima volta nel 2003. È una storia intensa, filosofica e piena d’azione, basata sulle esperienze reali dell’autore ,  ma  avendone letto    abbastanza  credo  che si  possa  fare  una recensione   anche se   secondo alcuni  dovrei aspettare ad  arrivare  alla fine . Ma sapendo dove  l'autore  ti vuole  portare    è  una  recensione fattibile   .Dalle pagine lette     fin ora   confermo    quanto  dice  « Un capolavoro… un romanzo che tocca la mente e il cuore, che appassiona e fa pensare.» il  Daily Telegraph.
 Infatti l'autore    <<  [...] fa di  Bombay   quello  che  Loren Durrel  ha  fatto per  Alessandria  o Melville  per  il mari  del   Sud  ( Pat  conroy  ) . Un Uno di quei rari romanzi in cui l'ostinata ricerca del
bene tocca realmente la mente e il cuore. un autobiografia  romanzata  della  vita   già di per se  avventurosa  dell'autore . Scritta  talmente  bene  da  non riuscire a  distinguere  , se  on a  fatica ,  cosa c'è  di  vero e  cosa c'è  'inventato   cioè  di letterario  . Un libro   che ti va  viaggiare   senza  muoverti   da casa .  Infatti  nelle sue  descrizioni della città    ,  dei locali  , delle strade ,    delle  baraccopoli, anche detti anche   slum o  bidonville   per  chi  ama  i  termini  stranieri  , sembra    di essere  li    e  vivere  le  storie   che racconta   insieme  alla sua   e  alle persone  che diventeranno suoi amici   e suoi nemici  . e  di mangiare  i piatti  e  le  pietanze  di cui   parla  .  Leggendo le  descrizioni   della  gente  e   delle strade mi sembra   d'ascoltare un  disco di De andrè  .  Infatti las vita di Gregory David Roberts, avventuriero dannato e redento, è talmente travagliata da sembrare un romanzo d'appendice, una storia coinvolgente che sembra nata per il cinema peccato   che   non sia  andato  a  buon fine  . Infatti   I diritti per lo sfruttamento cinematografico dell'opera letteraria sono stati acquistati dall'attore Johnny Depp e la Warner Bros. produrrà per il cinema Shantaram, con lo stesso Depp nei panni del protagonista. L'inizio delle riprese era stato annunciato per settembre 2008 ma in seguito il progetto venne abbandonato a causa di insormontabili difficoltà economiche legate alla produzione. Tuttavia Apple tv ne acquisì i diritti per farne una serie tv uscita sulla specifica piattaforma nell'ottobre 2022; la serie è stata però abbandonata dopo la prima stagione di dodici episodi  . Poca  pazienza  o   poco coraggio  ?  visto che    ci  sono  state  serie   iniziative  male  e  poi evolutesi  benissimo   come  esempio   la serie   Ray Donovan è una serie televisiva creata da Ann Biderman per Showtime,   o  lo  spin off   spin-off  Better Call Saul.   della serie   Breaking Bad, conosciuto anche col titolo Breaking Bad - Reazioni collaterali in Italia  solo per    fare    quelli che  mi vengono  in mente  . Forse perchè  non si è ancora  completamente  pronti      alle  tematiche  chje il  romanzo  affronta: Spiritualità e Islam: Attraverso il suo mentore Abdel Khader Khan, Lin riflette su Dio e sull’esistenza. ., Ambiguità morale: Lin è costantemente tormentato dal senso di colpa, dalla ricerca di redenzione e dalle conseguenze delle sue scelte. Secondo   alcuni   utenti di     https://www.reddit.com/r/literature/  in particolare     Biggiegreen   ( qui  l'intero articolo )Shantaram è il libro più sopravvalutato.

Ho letto 850/940 pagine del libro, e non continuerò perché non voglio far parte del gruppo di persone che ha letto questo libro dalla prima all'ultima pagina. Nel testo che segue, massacrerò il libro, e non voglio che nessuno dica "ma allora perché hai letto tutto il libro?", perché non l'ho fatto!I bravi scrittori possono rendere intrigante una trama banale; finisci il libro, ed è il miglior libro che tu abbia mai letto, ma fai fatica a descrivere qual era la trama perché era così insignificante, e non riesci a capire cosa ti sia piaciuto esattamente del libro. Gli scrittori scadenti, d'altra parte, riescono nell'impresa impressionante di rendere una storia straordinaria noiosa e lenta.Avevo davvero grandi speranze per il libro; un rapinatore di banca/eroinomane australiano fugge da un carcere di massima sicurezza e vola a Bombay con un passaporto rubato e viene trascinato nella mafia di Bombay negli anni '80. Voglio dire, cosa c'è che non può piacere della premessa? [...] 


  Ora   è  vero  che  il  libro    , come  tutti   chi non  ne  ha    dei   difetti   ma  la  trama  avvincente    ti  trascina  fino alla  fine   .  C'è  Bella rappresentazione dell'India. Ti fa venire voglia di bere qualcosa al Café Leopold e passeggiare per Colaba. O fare un viaggio in treno in campagna. Mi è piaciuta la  descrizione    della città    e  degli slum  ,  il passaggio in cui Lin è andato al villaggio di Prabaker e hanno dovuto prendere un treno e assumere un tipo grosso per trasportare i loro bagagli e scortare Lin attraverso la folla. Mi  piace  , anche  se  a  volte  è un po' pensate  ,  le  parti  in cui  si auto analizza    e   descrive  i  suoi     tormenti e sensi  di colpa   .  E' vero       che  i certi   tratti     c'è   pesantezza    come afferma   l'articolo     di reddit   precedentemente   citato   :  <<  La parte peggiore del libro è la prospettiva META, ovvero che il libro è presumibilmente una biografia della vita dello scrittore, eppure si ritrae come il più grande essere umano che abbia mai calpestato la terra. Non è solo coraggioso e saggio, è santo. Risparmia Madam Zhou e Ranjan per una profonda nobiltà morale, trasforma il padre di Prabaker in modo che tratti gli animali con gentilezza e sopporta orribili pestaggi in prigione senza battere ciglio, ovviamente, pur mantenendo la sua umiltà. Ogni situazione diventa un'occasione per mostrare la sua virtù, l'abnegazione o la perspicacia filosofica. Il libro è pieno di Lin che pratica un gergo quasi filosofico. Gran parte di ciò che dice suona filosofico, ma in realtà è solo un ragionamento circolare come "Amiamo perché non possiamo non amare", o banalità mascherate ("Il dolore ci rende forti - ma ci spezza anche"). Come se non bastassero le sole sessioni filosofiche di Lin, Khaderbais è raffigurato come un guru della filosofia che sa tutto, ma le sue idee sono solo le idee a metà dello scrittore che in realtà non hanno alcun senso. E poi ci sono Lin e Khaderbhai, seduti lì a guardarsi con aria compiaciuta e a convalidare l'intelletto e le filosofie reciproche (l'intelletto degli scrittori).Ogni descrizione è paragoni assolutamente snervanti come "Le sue labbra erano morbide come le dune del deserto al tramonto cazzate cazzate cazzate". Secondo me, è al suo peggio quando cerca di descrivere la sua stessa felicità (o una sorta di "illuminazione"). Anche le scene di sesso sono... piuttosto fottutamente imbarazzanti. Ti fa chiedere se il tizio abbia mai fatto sesso? >> . Non    concordo     quando la definisce   lla  parte peggiore  ,  però allo  stesso non lo biasimo troppo , perché c'è del  vero    . Infatti     è come  se  in ogni capitolo seguisse uno schema quasi maniacale: introduzione, 5-10 pagine in cui Lin riflette su qualcosa di "profondo": la vita, l'amore, la sofferenza, l'India, l'anima, il fuoco, le nuvole, gli occhi. Sempre con metafore sovraccariche e spesso completamente scollegate o quasi dalla trama reale. Sempre  secondo  la  fonte  citata   precedentemente  : << Una fase del libro in cui Lin e i suoi ragazzi della mafia vanno in Afghanistan per partecipare a una guerra/fornire armi/medicine ai talebani. Questa parte può sembrare   noiosa, strana e non aggiunge nulla alla storia,  per  chi  non  è abituato  alle storie  lente  (   aggiunta  mia  )  ,  eppure arriva nel momento più cruciale del libro, dove la tensione dovrebbe culminare., solo alla fine succede qualcosa: una fuga, un tradimento, una lotta, una conversazione. È spesso solo allora che, come lettore, ti senti come se ti stessi effettivamente muovendo in avanti. >>  .  Ma   tutto    sommato   non  è male   ed  molto avvincente   in quanto    c'è  un equilibrio    tra    pregi e  difetti   . credo  che  m'incuriosisce     sapere  come  va  a finire la  sua  vicenda    continuo ella  lettura  e   mi prenderò    il  secondo  The Mountain Shadow è il seguito di Shantaram, scritto sempre da Gregory David Roberts e pubblicato nel 2015.  e   Il terzo libro della saga di Shantaram di Gregory David Roberts è atteso da tempo, ma al momento non è stato pubblicato ufficialmente. Roberts aveva annunciato l’intenzione di scrivere una trilogia, con Shantaram. concludo  consigliandolo a  coloro  che vogliono  o   hanno il  piacere   il  coraggio di mettersi in discussione  e filosofare  sul mondo e  su  stessi    ed  i  propri  fantasmi e  sensi di  colpa  .

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