dylan-dog- n 348-la mano-sbagliata la fase di rinnovamento entra nel vivo ? e si passa dalla demolizione alla ricostruzione su macerie ?


ti potrebero interessare ( ovviamente   da saltae  per  chi odia  lo SPOILER )






erano anni che non leggevo un Dylan Dog cosi vecchia maniera . Per giunta ho seguito il consiglio dell'introduzione di Recchioni l'ho riletto con questa musica in sottofondo



mi sa che stanotte dovrò prendere un pitale di camomilla per dormire . Sarebbe bello far scrivere una storia a due mani fra Barbara Baraldi / Paola Barbato o meglio con Mauro Uzzeo , lo stesso Gigi Simeoni , Werther Dell'Edera, Luca Genovese
Dipinti e realtà: a dividerli, solo il sottile velo della Morte!. Bellissimo, da tempo una storia di DD non mi coinvolgeva così. Le tavole sono stupende, come elegantissime le citazioni architettoniche al cinema di Dario Argento (la facciata in stile liberty del palazzo dove vive Anita, il lucernario all'interno del medesimo edificio); la sceneggiatura è solida ed evocativa, si sente la mano di una scrittrice di razza (il contributo della Baraldi alla serie è paragonabile a quello della giallista scozzese Denise Mina per la testata Hellblazer) e non vedo l'ora di leggere la sua prossima sceneggiatura dylaniata!" Concordo con quanto dice : http://www.badcomics.it/<< Il racconto è avvincente, intrigante e trasmette l’eleganza tipica di una penna femminile, ma grazie al supporto grafico di un superbo Nicola Mari, riversa tutta la sensualità, il raccapriccio e la morbosità della vicenda narrata."(....  continua  qui  ) . 
Questo commento  di     Antonella Annesi
sull pagina fb della Baraldi Mi  ha  tolto le  parole  di  bocca  : << Ho trovato “La mano sbagliata” un meraviglioso racconto introspettivo, sensibile e sensuale, accompagnato dall’ immancabile senso dell’ horror e dalle ambientazioni tipicamente baraldiane.Mi è piaciuto tantissimo.Ti faccio i miei più sinceri complimenti.Non sono una lettrice di Dylan Dog, ma tu sei meravigliosa e credo che la serie regolare abbia acquistato una grande sceneggiatrice.La tua penna è inconfondibile, la riconoscerei ad occhi chiusi ormai.Spero di non attendere troppo per leggere di nuovo un “tuo” numero di Dylan. Tua affezionata lettrice >>
Ha  avuto  miracolo ottime recensioni  ( di solito   sono  tiepide  o i fans  più pignoli ed puristi che alla  fine stancano     tanto sono pedanti e noiosi  ,  ovviamente senza generalizzare  ,   incontentabili  ed   poco inclini al cambiamento   lo fanno a pezzi  ) sulla pagina  fb  ufficiale 


Daniele Ramella Stupendo! Devo rileggerlo altre due-tre volte, ma così sui due piedi Barbara Baraldi arriva di botto in testa alla mia classifica del nuovo corso (e molto in alto nella classifica generale di Dyd dal 1986 ad oggi), battendo "E cenere tornerai" di Paola Barbato, che per il momento era in testa.

Miguel Luisez Un numero molto avvincente ed inquietante! Forse il finale lo avrei costruito un po' meglio, seminando qualche indizio che poteva aiutare ad ipotizzare l'identità dell'assassino. Detto questo, storia di alta qualità, complimenti


Antonio Luelli Finalmente! Dopo gli ultimi noiosi numeri mi sono gustato un albo di Dylan come Dio ( o il Diavolo...) comanda. I riferimenti al periodo d'oro di Dario Argento non potevano che rendere la storia avvincente ed appassionante. Bellissimi anche i disegni. Così mi piacete! 

Ottimi   i disegni  Nicola Mari non ha certo bisogno di presentazioni, quindi   riporto a  sinistra   una sua tavola tratta dalla storia  
Unico neo , ma secondo  stavolta  irrilevante  ai fini della  storia e poco toglie  a al   svolgersi   ( anche se ne sento anch'io ho un po' di nostalgia delle cose non spiegate dei finali aperti ed irrazionali non spiegati . Ma rendere avvincente , quando accade m il come ci s'arriva mi emoziona uguale e lo fa passare come in questa storia in secondo piano ) in questione è  quello segnalato sempre  sulla pagina  fb uffiuciale    da  Simone Efosi  << Allora, a me la storia è piaciuta e i disegni di Mari in questo numero sono davvero perfetti... l'unica critica che mi sento in dovere di fare è che è un po' troppo "palese" l'identità dell'assassino... cioè, l'ho capito a pagina 40... per il resto ottimo lavoro, comunque..>>
Non so che altro dire  di  questa  opera  prima  su  Dylan Dog   della  Baraldi    se  non   che  è riuscita  con  maestria  a  fare  una storia che parla di passione, di amore, di morte, i grandi temi dylaniani, ma anche di diversità: l'amore diverso, l'amore PER il diverso. La disabilità come oggetto di sessualità, di amore carnale, al di là della trita e ritrita compassione sociale e del conformismo. La disabilità come passione che brucia, come desiderio e rabbia, ma anche come creatività... .  E   , scusate    se mi auto  elogio 


Giuseppe Scano
29 agosto alle ore 16:49

ottima la tua storia sull'ultimo n di dylan dog se riuscita a fondere romanticismo e noir senza cadere nel feuilleton . continua cosi
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Piace a Barbara Baraldi.


Barbara Baraldi
Grazie! Ho cercato proprio di scrivere una storia che riprendesse le atmosfere dei vecchi noir: dark lady, storie torbide e il protagonista che rimane invischiato suo malgrado nella vicenda...
Mi piace · Rispondi · 29 agosto alle ore 16:56

Quindi  buona lettura  o rilettura ( specialmente per  i nuovi  lettori\trici ) vista la complessità  psicologica   della vicenda  .  Concludo con un suggerimento perr  tutti i  lettori\  trici , tiepidi e sconsolati come  Elia Munaò : <<  Secondo me non era neanche male gli abbandonati. Un numero non spettacolare ne esaltante ma neanche così scadente come è stato detto. Lo definirei come uno dei tanti classici riempitivi di basso profilo che ci sono sempre stati, da trent'anni a questa parte. >> e  quelli  stroncatori a   cui non va  mai bene  niente  e  trovano il clkassico pelo nell'uovo  vedi queto scambio d'opnioni 

Mirco Bob Non mi è piaciuta perche era scontato il finale, scontato l assassino, di "incubo" c'era ben poco e sinceramente mi pare una storia già letta. Ogni tanto una storia "zombesca" non sarebbe male. Di novità rispetto a prima? A parte Block in pensione, non è che ho visto un granché. Semplice opinione personale s'intende.
Giuseppe Scano devi essere Mirco Bob uno di quelli tutto subito e di querlli che hanno la una concezione classica dell'incubo . . rillegila . anche a me alla prima lettura ha dato una simile impressione . E' verò il finale era ovvio , ma carico d'inquietudine e d'angoscia
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· Rispondi · 8 min


oppure  questa lamentela  una  delle meno pedanti e  noiose  degliscontenti 
 
Valerio Dieni   [----] Qui non pare neanche più questione di mancanza di idee, quanto proprio non saperle mettere in pratica. Numero salvato dal solito grande Mari, che non capisco davvero come si possa non apprezzare. Continuo a comprare per speranza. Mi ripeto sempre: "Il prossimo numero potrebbe essere quello giusto". Ed è parecchio frustrante.
che   bisogna  tenere  conto  : 1) tutti  quelle opere (  comprese  i fumetti)    che tentano  di rinnovare  e svecchiare   (. un opera   trentennale ormai  diverntata   ripetitiva   e  tardano nel bene e nel male  a  trovare  il loro centro di gravità permanente vedere  lo stesso dylan dog  dopo i primi 100 \  200 numeri) .
2) bisogna  tenere  conto che   per  un ottima  scrittice   come la Baraldi   era la sua prima prova  di sceneggiatura ( cosa bene diversa  e più complessa   che  scrivere  romanzi  )  quindi portare pazienza e  siate  comprensivi 
3)  provate , magari amndando suggerimenti  e consigli   e non solo le  solite lamentele  ( ormai diventate cantilene  cioè il solito disco rotto  )  o  alla casa  editrice  tramite  lettera    o post   sui  vostri blog e\o   social  , oppure  nella  loro pagina  fb  ufficiale  . 
 4  ) e  qui  concludo  provare  anche   nn sempre  è possibile come dice   una  veecchia canzone    <<  (... )  non mi aspettavo un vostro errore \uomini e donne di tribunale \ se fossi stato al vostro posto... \ma al vostro posto non ci so stare (.... ) >> a mettervi al posto degli autori  e dei responsabili  della testata  che   hanno un ruolo non semplice  nell'opera  di rinnovamento di Dylan  Dog   .  Ma  soprattutto   tenere presente   che ormai <<.... Il fatto è che    non s'inventa  più nulla  da almeno due milleni  ......  si rimescolano  solo le  carte  : Ogni volta  viene  una mano diversa  , ma il fondo il mazzo  è sempre  lo stesso . ( ...)  l'importante  è non perdere la  voglia  di gioccare  . >>  Infatti  Recchioni  e gli autori  vecchi e  nuovi  di Dylan Dog  non hanno perso la  voglia  di farlo  vedi  la serie Orfani  . Ma  soprattutto  <<  .... Sedersi  >>  sempre  secondo  Martin Mystere  la terza stirpe  n 318  <<  al tavolo   con il  fuoriclasse-... apprezzare  il loro stile  e  soprattutot non barare  >>











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