ti potrebero interessare ( ovviamente da saltae per chi odia lo SPOILER )
erano anni che non leggevo un Dylan Dog cosi vecchia maniera . Per giunta ho seguito il consiglio dell'introduzione di Recchioni l'ho riletto con questa musica in sottofondo
mi sa che stanotte dovrò prendere un pitale di camomilla per dormire . Sarebbe bello far scrivere una storia a due mani fra Barbara Baraldi / Paola Barbato o meglio con Mauro Uzzeo , lo stesso Gigi Simeoni , Werther Dell'Edera, Luca Genovese
Dipinti e realtà: a dividerli, solo il sottile velo della Morte!. Bellissimo, da tempo una storia di DD non mi coinvolgeva così. Le tavole sono stupende, come elegantissime le citazioni architettoniche al cinema di Dario Argento (la facciata in stile liberty del palazzo dove vive Anita, il lucernario all'interno del medesimo edificio); la sceneggiatura è solida ed evocativa, si sente la mano di una scrittrice di razza (il contributo della Baraldi alla serie è paragonabile a quello della giallista scozzese Denise Mina per la testata Hellblazer) e non vedo l'ora di leggere la sua prossima sceneggiatura dylaniata!" Concordo con quanto dice : http://www.badcomics.it/<< Il racconto è avvincente, intrigante e trasmette l’eleganza tipica di una penna femminile, ma grazie al supporto grafico di un superbo Nicola Mari, riversa tutta la sensualità, il raccapriccio e la morbosità della vicenda narrata."(.... continua qui ) .
Questo commento di Antonella Annesi sull pagina fb della Baraldi Mi ha tolto le parole di bocca : << Ho trovato “La mano sbagliata” un meraviglioso racconto introspettivo, sensibile e sensuale, accompagnato dall’ immancabile senso dell’ horror e dalle ambientazioni tipicamente baraldiane.Mi è piaciuto tantissimo.Ti faccio i miei più sinceri complimenti.Non sono una lettrice di Dylan Dog, ma tu sei meravigliosa e credo che la serie regolare abbia acquistato una grande sceneggiatrice.La tua penna è inconfondibile, la riconoscerei ad occhi chiusi ormai.Spero di non attendere troppo per leggere di nuovo un “tuo” numero di Dylan. Tua affezionata lettrice >>
Questo commento di Antonella Annesi sull pagina fb della Baraldi Mi ha tolto le parole di bocca : << Ho trovato “La mano sbagliata” un meraviglioso racconto introspettivo, sensibile e sensuale, accompagnato dall’ immancabile senso dell’ horror e dalle ambientazioni tipicamente baraldiane.Mi è piaciuto tantissimo.Ti faccio i miei più sinceri complimenti.Non sono una lettrice di Dylan Dog, ma tu sei meravigliosa e credo che la serie regolare abbia acquistato una grande sceneggiatrice.La tua penna è inconfondibile, la riconoscerei ad occhi chiusi ormai.Spero di non attendere troppo per leggere di nuovo un “tuo” numero di Dylan. Tua affezionata lettrice >>
Ha avuto miracolo ottime recensioni ( di solito sono tiepide o i fans più pignoli ed puristi che alla fine stancano tanto sono pedanti e noiosi , ovviamente senza generalizzare , incontentabili ed poco inclini al cambiamento lo fanno a pezzi ) sulla pagina fb ufficiale
Daniele Ramella Stupendo! Devo rileggerlo altre due-tre volte, ma così sui due piedi Barbara Baraldi arriva di botto in testa alla mia classifica del nuovo corso (e molto in alto nella classifica generale di Dyd dal 1986 ad oggi), battendo "E cenere tornerai" di Paola Barbato, che per il momento era in testa.
Miguel Luisez Un numero molto avvincente ed inquietante! Forse il finale lo avrei costruito un po' meglio, seminando qualche indizio che poteva aiutare ad ipotizzare l'identità dell'assassino. Detto questo, storia di alta qualità, complimenti
Antonio Luelli Finalmente! Dopo gli ultimi noiosi numeri mi sono gustato un albo di Dylan come Dio ( o il Diavolo...) comanda. I riferimenti al periodo d'oro di Dario Argento non potevano che rendere la storia avvincente ed appassionante. Bellissimi anche i disegni. Così mi piacete!
Ottimi i disegni Nicola Mari non ha certo bisogno di presentazioni, quindi riporto a sinistra una sua tavola tratta dalla storia
Unico neo , ma secondo stavolta irrilevante ai fini della storia e poco toglie a al svolgersi ( anche se ne sento anch'io ho un po' di nostalgia delle cose non spiegate dei finali aperti ed irrazionali non spiegati . Ma rendere avvincente , quando accade m il come ci s'arriva mi emoziona uguale e lo fa passare come in questa storia in secondo piano ) in questione è quello segnalato sempre sulla pagina fb uffiuciale da Simone Efosi << Allora, a me la storia è piaciuta e i disegni di Mari in questo numero sono davvero perfetti... l'unica critica che mi sento in dovere di fare è che è un po' troppo "palese" l'identità dell'assassino... cioè, l'ho capito a pagina 40... per il resto ottimo lavoro, comunque..>>
Non so che altro dire di questa opera prima su Dylan Dog della Baraldi se non che è riuscita con maestria a fare una storia che parla di passione, di amore, di morte, i grandi temi dylaniani, ma anche di diversità: l'amore diverso, l'amore PER il diverso. La disabilità come oggetto di sessualità, di amore carnale, al di là della trita e ritrita compassione sociale e del conformismo. La disabilità come passione che brucia, come desiderio e rabbia, ma anche come creatività... . E , scusate se mi auto elogio
Quindi buona lettura o rilettura ( specialmente per i nuovi lettori\trici ) vista la complessità psicologica della vicenda . Concludo con un suggerimento perr tutti i lettori\ trici , tiepidi e sconsolati come Elia Munaò : << Secondo me non era neanche male gli abbandonati. Un numero non spettacolare ne esaltante ma neanche così scadente come è stato detto. Lo definirei come uno dei tanti classici riempitivi di basso profilo che ci sono sempre stati, da trent'anni a questa parte. >> e quelli stroncatori a cui non va mai bene niente e trovano il clkassico pelo nell'uovo vedi queto scambio d'opnioni
oppure questa lamentela una delle meno pedanti e noiose degliscontenti
Non so che altro dire di questa opera prima su Dylan Dog della Baraldi se non che è riuscita con maestria a fare una storia che parla di passione, di amore, di morte, i grandi temi dylaniani, ma anche di diversità: l'amore diverso, l'amore PER il diverso. La disabilità come oggetto di sessualità, di amore carnale, al di là della trita e ritrita compassione sociale e del conformismo. La disabilità come passione che brucia, come desiderio e rabbia, ma anche come creatività... . E , scusate se mi auto elogio
Giuseppe Scano
29 agosto alle ore 16:49
ottima la tua storia sull'ultimo n di dylan dog se riuscita a fondere romanticismo e noir senza cadere nel feuilleton . continua cosi
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Piace a Barbara Baraldi.
Barbara Baraldi
Grazie! Ho cercato proprio di scrivere una storia che riprendesse le atmosfere dei vecchi noir: dark lady, storie torbide e il protagonista che rimane invischiato suo malgrado nella vicenda...
Mi piace · Rispondi · 29 agosto alle ore 16:56
Quindi buona lettura o rilettura ( specialmente per i nuovi lettori\trici ) vista la complessità psicologica della vicenda . Concludo con un suggerimento perr tutti i lettori\ trici , tiepidi e sconsolati come Elia Munaò : << Secondo me non era neanche male gli abbandonati. Un numero non spettacolare ne esaltante ma neanche così scadente come è stato detto. Lo definirei come uno dei tanti classici riempitivi di basso profilo che ci sono sempre stati, da trent'anni a questa parte. >> e quelli stroncatori a cui non va mai bene niente e trovano il clkassico pelo nell'uovo vedi queto scambio d'opnioni
Mirco Bob Non mi è piaciuta perche era scontato il finale, scontato l assassino, di "incubo" c'era ben poco e sinceramente mi pare una storia già letta. Ogni tanto una storia "zombesca" non sarebbe male. Di novità rispetto a prima? A parte Block in pensione, non è che ho visto un granché. Semplice opinione personale s'intende.
Giuseppe Scano devi essere Mirco Bob uno di quelli tutto subito e di querlli che hanno la una concezione classica dell'incubo . . rillegila . anche a me alla prima lettura ha dato una simile impressione . E' verò il finale era ovvio , ma carico d'inquietudine e d'angoscia
Mi piace · Rispondi · 8 min
oppure questa lamentela una delle meno pedanti e noiose degliscontenti
Valerio Dieni [----] Qui non pare neanche
più questione di mancanza di idee, quanto proprio non saperle mettere
in pratica. Numero salvato dal solito grande Mari, che non capisco
davvero come si possa non apprezzare. Continuo a comprare per speranza.
Mi ripeto sempre: "Il prossimo numero potrebbe essere quello giusto". Ed
è parecchio frustrante.
che bisogna tenere conto : 1) tutti quelle opere ( comprese i fumetti) che tentano di rinnovare e svecchiare (. un opera trentennale ormai diverntata ripetitiva e tardano nel bene e nel male a trovare il loro centro di gravità permanente ( vedere lo stesso dylan dog dopo i primi 100 \ 200 numeri) .
2) bisogna tenere conto che per un ottima scrittice come la Baraldi era la sua prima prova di sceneggiatura ( cosa bene diversa e più complessa che scrivere romanzi ) quindi portare pazienza e siate comprensivi
3) provate , magari amndando suggerimenti e consigli e non solo le solite lamentele ( ormai diventate cantilene cioè il solito disco rotto ) o alla casa editrice tramite lettera o post sui vostri blog e\o social , oppure nella loro pagina fb ufficiale .
4 ) e qui concludo provare anche nn sempre è possibile come dice una veecchia canzone << (... ) non mi aspettavo un vostro errore \uomini e donne di tribunale \ se fossi stato al vostro posto... \ma al vostro posto non ci so stare (.... ) >> a mettervi al posto degli autori e dei responsabili della testata che hanno un ruolo non semplice nell'opera di rinnovamento di Dylan Dog . Ma soprattutto tenere presente che ormai <<.... Il fatto è che non s'inventa più nulla da almeno due milleni ...... si rimescolano solo le carte : Ogni volta viene una mano diversa , ma il fondo il mazzo è sempre lo stesso . ( ...) l'importante è non perdere la voglia di gioccare . >> Infatti Recchioni e gli autori vecchi e nuovi di Dylan Dog non hanno perso la voglia di farlo vedi la serie Orfani . Ma soprattutto << .... Sedersi >> sempre secondo Martin Mystere la terza stirpe n 318 << al tavolo con il fuoriclasse-... apprezzare il loro stile e soprattutot non barare >>
2) bisogna tenere conto che per un ottima scrittice come la Baraldi era la sua prima prova di sceneggiatura ( cosa bene diversa e più complessa che scrivere romanzi ) quindi portare pazienza e siate comprensivi
3) provate , magari amndando suggerimenti e consigli e non solo le solite lamentele ( ormai diventate cantilene cioè il solito disco rotto ) o alla casa editrice tramite lettera o post sui vostri blog e\o social , oppure nella loro pagina fb ufficiale .
4 ) e qui concludo provare anche nn sempre è possibile come dice una veecchia canzone << (... ) non mi aspettavo un vostro errore \uomini e donne di tribunale \ se fossi stato al vostro posto... \ma al vostro posto non ci so stare (.... ) >> a mettervi al posto degli autori e dei responsabili della testata che hanno un ruolo non semplice nell'opera di rinnovamento di Dylan Dog . Ma soprattutto tenere presente che ormai <<.... Il fatto è che non s'inventa più nulla da almeno due milleni ...... si rimescolano solo le carte : Ogni volta viene una mano diversa , ma il fondo il mazzo è sempre lo stesso . ( ...) l'importante è non perdere la voglia di gioccare . >> Infatti Recchioni e gli autori vecchi e nuovi di Dylan Dog non hanno perso la voglia di farlo vedi la serie Orfani . Ma soprattutto << .... Sedersi >> sempre secondo Martin Mystere la terza stirpe n 318 << al tavolo con il fuoriclasse-... apprezzare il loro stile e soprattutot non barare >>
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