29.5.12

Pd e Pdl sulle orme di Tafazzi L'incapacità totale di fronte a Grillo Carlo Panella

"...si los perros ladran, es que estamos vivos!"
                        Miguel de Cervantes


Pd e Pdl sulle orme di Tafazzi
L'incapacità totale di fronte a Grillo
Carlo Panella
L'esplosione dei grillini e la loro conquista di Parma ha fatto passare in secondo piano un responso interessantissimo delle elezioni. Oltre alla débâcle del Pdl e della Lega c'è un'altra, sconvolgente novità: sono scomparse le “ali estreme”. Sia Sel di Vendola, che la Idv di Di Pietro, hanno infatti subito lo stesso, drastico, ridimensionamento che ha punito la Lega. Neppure i sindaci Doria (Sel) a Genova e Orlando (Idv) a Palermo, hanno trainato le liste dei loro partiti. Se questo risultato segnala una tendenza reale - ed è credibile che così sia - questo significherebbe che nel 2013, per la prima volta dal 1994, i due schieramenti si troveranno liberi dal condizionamento pesante delle loro ali estreme e potranno così sviluppare una politica di governo molto spostata verso il centro. Novità non da poco, perché elimina quel condizionamento delle ali estreme che ha portato alle ingloriose sconfitte dei governi di Prodi e D'Alema, così come di Berlusconi.
Il probabile ingresso di 40 parlamentari di Grillo a Montecitorio (grazie a un realistico 7-8 per cento alle politiche) segnala sì un grande allarme per i partiti, ma avrà una conseguenza non da poco: quei voti non saranno “spendibili” né per l'una, né per l'altra coalizione, e quei parlamentari saranno, appunto, essenzialmente sottratti (grazie al meccanismo elettorale) alle truppe della Lega, di Sel e dell'Idv. La caratteristica del movimento di Grillo - demenziale in buona parte del suo programma - lo rende per principio refrattario ad assumere una responsabilità di governo, se non in uno schema monocratico (come è appunto quello di Pizzarotti a Parma), senza alcuna possibilità di alleanze. In realtà, dunque, si potrebbe dire che non tutto il male viene per nuocere. Salvo il fatto che è evidente che né il Pd (arroccato alla foto di Vasto e alla “politica delle alleanze” stile Novecento), né il Pdl in palese stato cunfusional-ipermotorio, danno il minimo segno di saper capitalizzare queste novità e paiono decisamente votati a giocare alla Tafazzi.

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