la nuova sardegna 05 febbraio 2016
Sorso, un “camion vela” sotto casa per dirle «Ti amo»
Un uomo misterioso corteggia la consigliera Daniela Ruiu. Messaggio romantico che cita Odi et amo del poeta Catullodi Salvatore Santoni
SORSO. Un’anima in pena si aggira per le strade della Romangia cercando di conquistare il cuore della sua amata a colpi di citazioni latine. L’amore tormentato di un misterioso innamorato è finito nero su bianco in un manifesto affisso a bordo di un camion vela, parcheggiato davanti all’ingresso di casa di una consigliera comunale del Pd di Sorso, Daniela Ruiu. Ora è caccia all’uomo misterioso.
Il blitz. L’operazione corteggiamento è partita mercoledì mattina dopo che la donna è uscita di casa per andare a lavoro. È arrivato un camion vela – quelli utilizzati per diffondere messaggi pubblicitari in movimento – l’operatore è sceso e l’ha lasciato parcheggiato in via don Minzoni, a un palmo dall’ingresso di casa della consigliera. Così, giusto per non creare dubbi su chi fosse la destinataria del romantico messaggio.
La sorpresa. Quando è rientrata a casa, dopo il lavoro, Daniela Ruiu si è ritrovata davanti un camion tappezzato da un manifesto di sei metri per tre, con un lungo messaggio destinato solo e soltanto a lei. «Di primo acchito – racconta la donna – ho pensato che qualcuno dei vicini di casa stesse preparando un trasloco. C’era un furgone altissimo parcheggiato proprio davanti alla mia abitazione. E infatti non ero molto contenta perché occupava gran parte dei parcheggi disponibili». Poi però, si è accorta che in realtà si trattava di un camion vela che portava un messaggio speciale. E la destinataria era proprio lei.
Il messaggio. Il testo impresso nella maxi affissione è un misto di italiano e latino. Inizia con la dedica: «A te Daniela che sempre sei nei miei pensieri», e continua con «Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior». Per poi concludere nuovamente in italiano: «Resta con me...Tuo per sempre...». Odi et amo non è altro che è il nome e il primo verso del carme 85, un opera del poeta latino Catullo, che in quanto a tormenti d’amore ne sa qualcosa. E la parte latina del messaggio tradotta diventa più o meno: «Odio e amo. Per quale motivo io lo faccia, forse ti chiederai. Non lo so, ma sento che accade, e mi tormento». «Non ho idea di chi possa essere l’autore del messaggio – commenta Daniela Ruiu – però posso dire che mi sono sentita lusingata. È senza dubbio un bel gesto ricevere attenzioni».
Le reazioni. La notizia del gesto galante ha fatto rapidamente il giro del quartiere dove vive la consigliera: una zona residenziale di Sorso densamente abitata, e dove è difficile che un manifesto di sei metri per tre possa passare inosservato. La curiosità tra i vicini di casa è stata tanta. Qualcuno ha addirittura atteso il rientro a casa della consigliera per carpirne la reazione e farle i complimenti. Il camion vela è rimasto parcheggiato per alcune ore, ed è stato portato via non appena avuta conferma che la dichiarazione d’amore aveva raggiunto la destinataria. Ora è caccia al misterioso innamorato sperando che esca allo scoperto. D’altronde, San Valentino è alle porte.
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CASTELLAMONTE, LA SCUOLA INVITA LA...IL CASO
Castellamonte, la scuola invita la prof scomparsa a rientrare al lavoro
Burocrazia assurda. La scuola media diffida Gloria Rosboch a riprendere servizio pena la decadenza dall'incarico: "Purtroppo è la procedura"
Le ricerche di Gloria Rosboch
IVREA La macchina della burocrazia scolastica nel caso della scomparsa di Gloria Rosboch, la professoressa di sostegno scomparsa il 13 gennaio. Non c'entra nulla con il giallo su dove sia finita, ma aggiunge dolore alla sua famiglia, già provata da questa terribile vicenda. La scuola secondaria di primo grado Cresto di Castellamonte ha infatti avviato un procedimento disciplinare per l'assenza dal posto di lavoro. La diffida della scuola intima alla professoressa Rosboch di rientrare in servizio, pena la perdita del contratto - precario - fino al 30 giugno.L'avvocato Stefano Caniglia, che rappresenta la famiglia Rosboch, ha già incontrato il dirigente scolastico Ennio Rugitliano sottolineando che non si può considerare in questo modo una donna scomparsa. Allarga le braccia il preside, rammaricato, ma che, a sua volta, ha spiegato che la procedura, purtroppo, è questa.
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Sassari: leva per i nati nel 1999? Su WhatsApp scatta il panico
Il Comune pubblica l’avviso di iscrizione previsto da una legge del 2010. Centinaia di messaggi tra i giovani che temono, a torto, un ritorno della naja di Giovanni Bua
05 febbraio 2016
SASSARI. Il panico corre su WhatsApp, e serpeggia da giorni in un paio di “leve” cittadine, quella dei nati nel 1999 e i quasi coetanei del 2000. Ad agitare i pensieri dei futuri diciottenni un incubo comune tra zii e genitori ma per loro assolutamente sconosciuto: la naja. L’ultima leggenda metropolitana vuole infatti che il servizio di leva obbligatorio sia stato reintrodotto dal governo. E che i nati nel ’99 saranno i primi a dover fare i temutissimi 12 mesi di naja.
Una bufala come in internet ne girano a decine, che ha però un pelo di verità mischiata a tanta (per certi versi comprensibile) disinformazione.
Come ogni anno dal 2010 i Comuni, e dunque anche Sassari, sono impegnati in questi giorni nell’aggiornamento e la formazione delle liste di leva. Quest’anno tocca ai giovani nati nel 1999 che hanno (o meglio avevano, visto che la scadenza era il 31 gennaio) l’obbligo di iscriversi alle liste del proprio Comune di residenza. Il che naturalmente non significa assolutamente che nel 2016 verrà ripristinata la leva obbligatoria, e men che mai che questo sia stato deciso dalla Ministro Pinotti lo scorso anno, come alcune testate nazionali (linkate dagli un po' ingenui ma ipertecnologici 17enni) avevano con una certa leggerezza scritto qualche mese fa.
Molto semplicemente i comuni stanno facendo quello che prevede il decreto legislativo 66 del 15 marzo 2010 sul «Codice dell’ordinamento militare» che, nell’articolo 1931, stabilisce le modalità di formazione gestione e consultazione delle liste di leva demandando ai comuni il compito di continuare a svolgere – nonostante l’abolizione della leva obbligatoria – l’attività di formazione delle liste. Il sindaco e il Comune provvederanno poi a compilare la lista con i nominativi iscritti in ordine cronologico di nascita, a inviarla al Ministero della Difesa e a tenerla aggiornata fino al 31 dicembre. Dopodiché la procedura inizierà nuovamente per la successiva classe di leva. Un lavoro effettivamente un po’ barocco, e una procedura decisamente
poco nota, passata in sordina per anni. Che quest’anno ha però, apparso online l’avviso del Comune e complice la non facile situazione internazionale, scatenato il panico. Immotivato. Per chi invece resterà deluso: www.esercito.difesa.it, sito nel quale, uomini e donne, si possono arruolare.
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