11.2.16

Prospero, l'allenatore cieco, esiste davvero

fra le tante  storie  e fatti curiosi  che trovo  in  rete  e  sui social   facebook  in particolare   e che spesso condivido sulla mia  bacheca  e  a  volte  qui sul  blog questa  mi  ha sorpreso  e  spaizzato . Beh  è logico  quando sei  abituato a  considerare  un film   comico  frutto di fantasia   e poi  scopri  che il personaggio del film  esiste  realmente

da http://sini-sassari.blogautore.repubblica.it/ del  8\2\2016 

Prospero, l'allenatore cieco, esiste davvero

 
L'omologo in carne e ossa di Prospero abita in Brasile e ha una storia che meriterebbe un libro, più che un film, ma solo perché un film l'hanno già fatto.prospero
L'allenatore cieco, inserito da Paolo Zucca nel suo lungometraggio “L'arbitro” e interpretato da Benito Urgu, esiste davvero e si chiama Flavio Aurelio Silva. Dalle parti di Bon Jardim, periferia su occidentale di Fortaleza, questo incredibile personaggio insegna calcio e dispensa pillole di saggezza. 
Niente del grottesco che si respira nelle atmosfere dipinte da Zucca intorno all'Atletico Pabarile, anzi.“Ceguim”, vezzeggiativo di cieco, è una vera leggenda dell'Esporte Clube Juventude. Di cui è stato fondatore, giocatore e ora allenatore. Lui, qui, non è semplicemente un grande allenatore: è una leggenda. 
È stato proprio vestendo la casacca biancoverde della sua amata Juventude che Aurelio Silva ha perso la vista, quando aveva vent'anni. Dopo un duro colpo alla testa subito da un avversario, durante una partita, nel 1989, un occhio smise di funzionare. Alcuni mesi dopo anche l'altro occhio si spense e lui diventò completamente cieco. 
Non ha un assistente, dice, perché tutti lo aiutano. E segue le partite in un modo tutto suo: si posiziona a bordo campo, sul lato della difesa. Ogni voce, ogni passo, ogni rumore servono a “raccontargli” la partita. Flavio tende le orecchie anche a quello che dice il pubblico, che considera importantissimo nella comprensione della gara.
 CeguimBR
Agli allenamenti va solo, con il suo bastone bianco. Per arrivare al campo, deve uscire di casa un'ora e mezzo prima e cambiare tre autobus, ma non rinuncerebbe per niente al mondo alla sua passione più grande.
I miei ragazzi sono i miei occhi, ama dire, e i suoi ragazzi raccontano divertiti anche che il suo rapporto con i direttori di gara non è sempre dei più tranquilli: già, all'allenatore che tutto vede, qualche volta tra il serio e il faceto è scappato un “arbitro, cosa fischi? Ma sei cieco?”. Persino Benito Urgu, alias Prospero, ne resterebbe impressionato.
 
Fonti: http://www.verminososporfutebol.com.br/tag/flavio-aurelio-silva/
Il film di Paolo Zucca: https://it.wikipedia.org/wiki/L'arbitro_(film_2013)

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