12.7.07

Senza titolo 1935

Speriamo che la nascita di nuove forme sindacali  all'interno delle forze dell'ordine porti un vera democratizzazione  dele nostre  forze dell'ordine . Inffatti in questi giorni  sono sorti  : 1)  www.mgfo.altervista.org ; 2)  www.grnet.it il "nuovo blog per le Forze Armate e di Polizia" nato con l'obiettivo di far sentire lavoce della base e rappresentare al tempo stesso un nuovo mezzo di denuncia sulle tematiche relative al settore della Sicurezza e Difesa.Il periodico telematico, ieato da Francesco Palese in collaborazione con Giuseppe Paradiso, si avvale dei contributi di numerosi delegati del Cocer (Consiglio centrale di rappresentanza) di Esercito, Carabinieri, Marina,Aeronautica e Guardia di Finanza, dei sindacati della Polizia di Stato e soprattutto dei singoli operatori in divisa .
Speriamo inoltre ( voglio  provare ad  avere fiducia  dopo i fatti di Napoli  e il g8 di genova  e lere repressioni dele altre manifestazioni ) che realmente rispetto,non generalizzazione,legalità,e cambiamento di metalità ( l'obbedir tacendo ) ,e l'insegnamento di  quella che  un tempo  si  chiamava ( e  che anelle scuoole  e nelle istituzioni  non esiste più )  educazione civica  .
Visto che  come dimostra il  file qui sotto preso  da questo sito qui

 www.twango.com/m/140b2fa1ac

audio hosting by Twangouno stralcio  di quele  telefonate  fra  agenti  e 113  durante  il  g8   di genova  201  e di cui parla l'articolo sotto riportato  del network  tg24
del 6  lugliio 2007 (  www.skylife.it/html/skylife/tg24/ )


G8 Genova, 2001 – “Speriamo che muoiano tutti”. E ancora: “Uno a zero per noi”. Sono stralci di conversazioni telefoniche, queste. Comunicazioni tra gli agenti e il 113scuola Diaz di Genova durante il G8 2001. 26 registrazioni, che gli avvocati delle parti lese depositano oggi nell’ultima udienza, prima della pausa estiva, del processo per l’incursione nella scuola, che vede 29 imputati tra agenti e funzionari di polizia. Le accuse per loro sono di lesioni, falso e calunnia.
La notte del 21 luglio, notte dell’irruzione – Le 26 registrazioni contengono le conversazioni degli agenti di polizia. Sullo sfondo la manifestazione, gli scontri, la morte di Carlo Giuliani, l’irruzione nella scuola Diaz. C’è chi ironizza sulla morte del ragazzo, chi parla di “balordi” e “zecconi” (i manifestanti) che mettevano i cassonetti dei rifiuti in mezzo alla strada. C’è chi chiede se sia vero che “c’è una valanga di feriti” e chi risponde “sì no, guarda io non te lo so dire”. Si parla di manganellate e teste aperte. E c’è Spartaco Mortola, allora dirigente Digos di Genova che agli agenti nel suo ufficio raccomanda di portar via le molotov. Quelle molotov che l’accusa sostiene siano state introdotte dai poliziotti all’interno della scuola Diaz per giustificare l’irruzione. Molotov, custodite in Questura e poi sparite. (.... ) qui l'articolo integrale


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